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Milan, prove di finale: Conceição si affida al 3-4-2-1 e a Leao

La sfida di campionato tra Milan e Bologna, giocata venerdì a San Siro, è servita da antipasto – e da banco di prova – per la finale di Coppa Italia. Il tecnico portoghese Sergio Conceição ha sfruttato l’occasione per mettere a punto gli ultimi dettagli in vista di una delle partite più importanti della stagione rossonera.

La prestazione contro i rossoblù ha fornito indicazioni preziose, confermando che l’assetto tattico scelto oltre un mese fa sta dando i suoi frutti. La fiducia nel gruppo e nel progetto è alta, come dimostrano i risultati e le parole dell’allenatore.

La svolta tattica dall’11 aprile: la difesa a tre

Dal successo per 4-0 contro l’Udinese dell’11 aprile, Conceição ha trovato una nuova identità tattica per il suo Milan, passando alla difesa a tre. Quel sistema di gioco – implementato allo stadio Bluenergy – ha prodotto cinque vittorie nelle ultime sei uscite e appena tre gol subiti.

Nonostante la squadra non sia nata per giocare con questo modulo, l’allenatore portoghese ha registrato una crescita evidente. Come ha dichiarato nel postpartita:

“I giocatori credono in quello che stiamo facendo”.

Contro il Bologna, per più di un’ora, il Milan ha sofferto il pressing alto uomo su uomo. La reazione è arrivata con il ritorno al 4-2-3-1, ma Conceição sembra intenzionato a confermare il 3-4-2-1 anche in finale, magari con qualche piccolo aggiustamento.

Leao dal 1’: dribbling e profondità

Una delle certezze per la finale sarà il ritorno da titolare di Rafael Leao, che con la sua velocità e capacità di attaccare lo spazio obbligherà la difesa bolognese ad abbassarsi e raddoppiare sulla sua corsia.

Questo dovrebbe aprire spazi importanti per Tijjani Reijnders e per le sovrapposizioni di Theo Hernandez, in duello con Strahinja Pavlovic. Una dinamica che potrebbe mettere in crisi l’equilibrio difensivo del Bologna.

A centrocampo, il rientro di Youssouf Fofana, assente venerdì, darà maggiore equilibrio e fisicità. Il francese – autore di otto assist stagionali – sarà fondamentale nel contenere le ripartenze avversarie, in particolare quelle condotte da Odgaard.

La linea difensiva: fiducia nel blocco Tomori-Gabbia-Pavlovic

Con il recupero di Fikayo Tomori, uscito acciaccato venerdì, il terzetto difensivo sarà completato da Matteo Gabbia e Strahinja Pavlovic. Conceição chiederà grande reattività, soprattutto per limitare i movimenti interni delle ali del Bologna, come Orsolini, che proprio su una disattenzione ha trovato il gol nell’ultimo confronto.

Il supporto dovrà arrivare anche dai quinti: Alex Jimenez e Theo Hernandez. Il primo si è conquistato il posto con prestazioni convincenti, mentre l’esperienza del secondo sarà determinante. Kyle Walker, arma tattica d’esperienza, potrebbe entrare a gara in corso.

Pulisic certo del posto, Jovic o Gimenez al centro dell’attacco

Con Christian Pulisic confermatissimo sulla trequarti, il vero dubbio riguarda il ruolo di centravanti. Santi Gimenez, in forma smagliante con tre gol e un assist nelle ultime tre partite, parte leggermente favorito. Ma Luka Jovic, più bravo a proteggere il pallone e a gestire i momenti di difficoltà, resta un’opzione solida, specie se il Milan dovesse trovarsi schiacciato.

La scelta dipenderà anche dal tipo di gara che Conceição immagina per la finale: più verticale e aggressiva con Gimenez, più di gestione con Jovic.

Conceição punta al secondo trofeo: dal Porto al Milan

Arrivato al Milan a dicembre, Sergio Conceição ha rapidamente messo la sua impronta sulla squadra. Dopo la vittoria in Supercoppa, sogna ora di chiudere la stagione con un secondo trofeo: sarebbe il primo tecnico a riuscirci dai tempi di Carlo Ancelotti, nella stagione 2007-08.

La finale di Coppa Italia rappresenta il crocevia perfetto per confermare la rinascita rossonera e il valore del lavoro fatto negli ultimi mesi. Conceição ci arriva con idee chiare, gruppo unito e un piano tattico pronto a essere testato un’ultima volta.

Tags AC Milan
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