Massimiliano Allegri resta uno dei nomi più caldi per la panchina del Milan. Dopo l’addio alla Juventus in seguito alla vittoria della Coppa Italia 2024, il tecnico livornese è attualmente senza squadra. Nei giorni scorsi, era stato accostato sia ai rossoneri che alla Roma come possibile erede di Claudio Ranieri, ma il quadro si è chiarito.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, Allegri era stato preso in considerazione da entrambe le società. Tuttavia, Gianluca Di Marzio ha smentito categoricamente un reale interesse della Roma: il nome dell’ex juventino non compare nella lista dei candidati, né ci sono mai stati contatti in corso con lui.
I candidati della Roma: da Farioli a Fabregas, non Allegri
La panchina della Roma sarà dunque affidata a uno tra Francesco Farioli, Patrick Vieira, Gian Piero Gasperini, Xavi o Cesc Fabregas. Quest’ultimo è tentato anche dal Bayer Leverkusen, che dovrà sostituire Xabi Alonso.
Xavi, tra l’altro, è stato avvistato a Roma con la famiglia per motivi privati, ma non ci sono ancora stati approcci ufficiali. L’ex tecnico del Barcellona è stimato da Claudio Ranieri, che dalla prossima stagione assumerà un ruolo più dirigenziale all’interno del club.
Con la Roma fuori dalla corsa, per il Milan si apre una strada più agevole verso Allegri, già sulla panchina rossonera tra il 2010 e il 2014.
Il sogno sfumato: Marotta e il retroscena rossonero
Non solo allenatori: in casa Milan si continua a parlare anche di struttura dirigenziale. Durante il podcast Aria Fritta, i giornalisti Giuseppe Cruciani e Fabrizio Biasin hanno raccontato un interessante retroscena su Giuseppe Marotta, attuale amministratore delegato dell’Inter.
Secondo i due, prima di approdare ai nerazzurri nel 2018, Marotta fu contattato anche dal Milan. All’epoca era ancora sotto contratto con la Juventus e rifiutò l’offerta rossonera per rispetto del vincolo professionale. Pochi mesi dopo fu allontanato dalla Juve e accolto dalla famiglia Zhang all’Inter.
Marotta modello vincente: Inter da Champions con bilanci in attivo
L’approdo di Marotta all’Inter ha segnato una svolta epocale: due finali di Champions League in tre anni e un modello economico virtuoso. Dal 2020/21, l’Inter ha chiuso il saldo di mercato con un attivo di 69,84 milioni di euro, segno di una gestione attenta e lungimirante.
Giocatori chiave come Nicolò Barella, Henrikh Mkhitaryan, Yann Sommer e Lautaro Martinez sono arrivati sotto la sua regia. Anche gli acquisti a parametro zero — come Hakan Calhanoglu, Marcus Thuram e Stefan De Vrij — hanno portato risultati importanti sul campo.
Il Milan, oggi, guarda con ammirazione alla struttura interista: sostenibilità, risultati sportivi e una dirigenza solida sono gli ingredienti di un successo che fa scuola.
