Dopo settimane difficili, Santiago Gimenez è tornato a far parlare di sé in casa Milan. L’attaccante messicano, arrivato a febbraio dal Feyenoord per 28,5 milioni di euro, ha interrotto un digiuno che durava da 68 giorni con un gol pesante contro il Venezia. Un sigillo che ha chiuso il match e, forse, riaperto le porte della titolarità.
Subentrato anche contro il Genoa, ha firmato l’assist per il gol di Rafael Leao, alimentando la rimonta rossonera. Due lampi in due apparizioni che hanno mandato un messaggio chiaro a Sergio Conceiçao: “El Bebote” è pronto a riprendersi la scena.
Un impatto difficile… ma non deludente
L’approdo in Serie A per Gimenez non è stato semplice. Nonostante l’impatto iniziale positivo – assist alla Roma in Coppa Italia, gol all’esordio in campionato contro l’Empoli, e reti contro Verona e Feyenoord – l’uscita prematura dall’Europa ha influito sul morale della squadra e del giocatore stesso.
Qualche acciacco fisico ha fatto il resto. Così, complice anche la concorrenza di Jovic e il ritorno di Tammy Abraham, Santiago è finito in panchina, alimentando qualche dubbio tra i tifosi sulla bontà dell’investimento.
Professionalità e lavoro extra per il riscatto
Gimenez, però, non si è mai nascosto. In una recente intervista a Sports Illustrated, ha raccontato di avere un analista video personale e di seguire un corso di statistica per migliorare le sue performance. “Se i numeri calano, resto in campo a lavorare dopo l’allenamento”, ha detto.
Questo approccio riflette la mentalità di un giocatore che conosce le proprie qualità e sa come affrontare i momenti difficili. Le sue caratteristiche non sono mai state messe in discussione né da Conceiçao né dalla società. Ora che i primi segnali di ripresa fisica e mentale sono visibili, il Milan vuole dargli fiducia.
Bologna, test doppio per la rinascita

Domani a San Siro contro il Bologna potrebbe arrivare una nuova chance dal primo minuto. Una partita importante non solo per la classifica, ma anche per il futuro prossimo: Milan e Bologna si affronteranno due volte in sette giorni, considerando anche la finale di Coppa Italia del 14 maggio.
Secondo La Gazzetta dello Sport, saranno ben otto i cambi previsti tra le due sfide. Il tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano, ha già in mente una rotazione massiccia, anche per via dei rientri da infortunio (Odgaard, Castro, Ndoye, Holm). Solo tre giocatori – Beukema, Freuler e Riccardo Orsolini – dovrebbero giocare entrambe le gare.
Per il Milan e per Gimenez, questo è il momento ideale per colpire. Una grande prestazione domani potrebbe valere una maglia da titolare anche nella finalissima dell’Olimpico.
Santiago Gimenez ha lavorato in silenzio, si è messo in discussione e ora intravede la ricompensa. Il campo parla, e lui ha ricominciato a parlare la lingua dei gol e degli assist. Contro il Bologna può essere la partita della svolta definitiva, quella che trasforma un investimento discusso in un protagonista ritrovato.