Lunedì sera al Luigi Ferraris di Genova, il Milan ha centrato la terza vittoria consecutiva in Serie A battendo in rimonta un Genoa combattivo e organizzato. Sotto 1-0 a metà secondo tempo per effetto di un gran gol di Vitinha, i rossoneri hanno ribaltato il punteggio in due minuti grazie a Leão e a un autogol di Frendrup. Un successo fondamentale per il morale e per le prospettive future della squadra di Sergio Conceição, il quale sembra aver finalmente trasmesso il suo spirito combattivo a un gruppo che, almeno fino a poche settimane fa, sembrava spento.
Conceição e l’effetto rimonta: 19 punti da svantaggio
Quella contro il Genoa è stata la quarta vittoria nelle ultime cinque gare in tutte le competizioni, la quinta nelle ultime otto di campionato, ma soprattutto la terza consecutiva in Serie A — un risultato mai raggiunto sotto la guida di Conceição. Il Milan ha recuperato ben 19 punti da situazioni di svantaggio, segnale evidente che l’atteggiamento della squadra è cambiato. L’allenatore portoghese, subentrato in corsa, sta lentamente ma con decisione rimodellando il carattere del gruppo, traendo il massimo da una rosa che finora aveva dato molto meno del suo potenziale.
👉 Sergio Conceição su Wikipedia
I cambi che cambiano: Joao Felix e Gimenez decisivi
Se il primo tempo è rimasto inchiodato sullo 0-0 grazie alle parate dei due portieri — un Maignan strepitoso e un Leali in versione saracinesca —, è nel secondo tempo che la gara si è accesa. Vieira ha azzeccato la mossa Vitinha, autore dell’1-0 con una volée perfetta, ma Conceição ha risposto da grande allenatore. Dentro Joao Felix e Santiago Gimenez, due dei più criticati negli ultimi tempi: il primo ha servito l’assist del pareggio, il secondo ha confezionato il cross da cui è nato l’autogol decisivo.
Tatticamente, il Milan ha abbandonato il 3-5-2 iniziale per tornare a un più fluido 4-2-3-1, con Loftus-Cheek arretrato al fianco di Reijnders e Leao tornato al suo posto naturale. In pochi minuti, il Genoa è crollato sotto i colpi della qualità, dopo aver sfiorato il colpaccio davanti a uno stadio caldissimo.
Maignan MVP e una difesa ancora da registrare

Il migliore in campo è stato ancora una volta Mike Maignan, con parate decisive su Norton-Cuffy e Messias, oltre alla doppia prodezza sulla linea che ha evitato l’1-0 già nel primo tempo. In difesa, invece, le cose non sono andate altrettanto bene: Pavlovic ha commesso l’errore più grave sul gol del Genoa, lasciando solo Vitinha, mentre Tomori e Gabbia hanno retto con ordine, ma senza brillare.
Anche Theo Hernandez ha vissuto una serata in chiaroscuro: tanta corsa, ma poca incisività e alcune disattenzioni che hanno costretto Maignan agli straordinari. In attacco, deludente Jovic, ancora una volta poco coinvolto, e sottotono Pulisic, che ha sprecato la più grande occasione del primo tempo.
Sguardo alla Coppa Italia e al futuro di Conceição
Con tre partite al termine del campionato e sei punti di distacco dalla zona Champions, il Milan sembra troppo lontano per sperare in un posto tra le prime quattro. Tuttavia, la finale di Coppa Italia del 14 maggio contro il Bologna potrebbe cambiare tutto: darebbe un trofeo alla stagione, un accesso europeo e soprattutto blinderebbe la panchina di Conceição per il futuro.
Il tecnico portoghese, protagonista di questa rimonta contro il Genoa insieme ai suoi connazionali Leao, Joao Felix e Vitinha (l’unico dalla parte avversaria), ha riportato grinta, identità e determinazione. Basteranno per costruire un progetto duraturo?