Il Milan punta Ricci per l’estate ma al suo fianco c’è anche quello di Nicolussi Caviglia attualmente al Venezia.
Il Milan guarda alla stagione 2025-26 con una nuova visione strategica: riportare una maggiore italianità all’interno della rosa, puntando su giocatori che conoscano bene la Serie A e comprendano il significato di indossare la maglia rossonera. La direzione tecnica — in attesa di definire il futuro del direttore sportivo — ha già identificato il centrocampo come reparto chiave su cui intervenire, puntando a un mix di qualità, personalità e identità calcistica.
Samuele Ricci, il regista perfetto per il nuovo corso
Il nome più caldo per il centrocampo è quello di Samuele Ricci, talento del Torino e della Nazionale italiana. Il Milan lo segue da mesi e già a gennaio aveva provato ad avvicinarsi concretamente, senza però trovare l’accordo economico. Il profilo piace molto per caratteristiche tecniche e mentalità: Ricci stesso ha dichiarato di preferire il ruolo di regista basso, ispirandosi a un gigante come Rodri, regista del Manchester City. Una visione di gioco matura e un’impostazione moderna lo rendono perfetto per il nuovo Milan, soprattutto in caso di arrivo in panchina di Maurizio Sarri, profilo gradito alla società per raccogliere l’eredità di Sergio Conceição.
Il nodo principale resta il prezzo: il Milan non vuole andare oltre i 25-30 milioni di euro, ma il presidente del Torino Urbano Cairo spera in un’asta al rialzo, sognando i 40 milioni. Una cifra che i rossoneri considerano eccessiva ma non impossibile, specie in caso di cessioni remunerative.
Piano B di Ricci è Nicolussi Caviglia, il jolly del Venezia
Se Ricci dovesse sfumare, il Milan ha già pronta una seconda opzione: Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista classe 2000, di proprietà del Venezia. Arrivato in laguna in prestito con obbligo di riscatto dalla Juventus, Nicolussi è stato acquisito a titolo definitivo a febbraio per 3,5 milioni di euro.
Nonostante le difficoltà del Venezia, il centrocampista ha messo in mostra buone doti di inserimento e continuità, collezionando quattro gol e tre assist. Il suo futuro dipenderà in gran parte dall’esito delle ultime quattro giornate di campionato: in caso di retrocessione in Serie B, sarà quasi certo l’addio. E il Milan è pronto a inserirsi, fiutando l’affare a basso costo.
Maignan, nodo rinnovo: si cerca l’intesa prima dell’estate

Non solo centrocampo: in casa Milan tiene banco anche il futuro di Mike Maignan. Il portiere francese è legato ai rossoneri fino al 30 giugno 2026, ma la dirigenza sa bene che senza rinnovo in estate dovrà prendere una decisione drastica. Il precedente accordo sull’ingaggio (circa 5 milioni di euro con bonus) è stato congelato dopo un periodo negativo del giocatore, ma l’entourage del numero uno attende segnali da Casa Milan.
Maignan vuole restare, anche senza Champions, ma se non arriverà l’intesa, la cessione sarà inevitabile per evitare un addio a parametro zero. Intanto, secondo Calciomercato.com, la società ha già messo gli occhi su Marco Carnesecchi, portiere dell’Atalanta, anche se per ora non ci sono stati contatti ufficiali.
Conclusione: identità e programmazione per ripartire
Il Milan si muove su più fronti, cercando di costruire una squadra più italiana, più coesa e più rappresentativa della propria storia. La ricerca di un regista come Ricci, l’alternativa Nicolussi e l’attenzione al caso Maignan dimostrano una strategia chiara: tornare competitivi puntando su qualità, identità e sostenibilità economica. L’estate rossonera si preannuncia calda, e la nuova stagione potrebbe segnare un vero punto di svolta.