A meno di un mese dalla fine di una stagione deludente, in casa Milan si pianifica il futuro. La ricerca del nuovo direttore sportivo continua a tenere banco a Milanello, e tra i tanti nomi circolati, quello di Tony D’Amico resta in cima alla lista. Nonostante le parole dell’amministratore delegato dell’Atalanta, che ha ribadito la centralità del dirigente per il progetto nerazzurro, Giorgio Furlani è determinato a fare un tentativo concreto per portarlo a Milano.
Tanti nomi, ma D’Amico resta il favorito di Furlani
Negli ultimi mesi sono stati accostati al Milan diversi profili di spessore, tra cui Andrea Berta (attualmente all’Atlético Madrid), Igli Tare (ex Lazio), Fabio Paratici (ex Juventus e Tottenham) e Giovanni Manna (Juventus). Tuttavia, il nome che ha convinto di più la dirigenza rossonera, in particolare Furlani, è quello di Tony D’Amico. Il dirigente dell’Atalanta ha impressionato per il lavoro svolto a Bergamo, contribuendo a costruire una squadra competitiva in Italia e in Europa.
L’ostacolo Atalanta: le parole di Percassi e il contratto fino al 2027
Il grande ostacolo alla trattativa è rappresentato dal contratto che lega D’Amico all’Atalanta fino al 2027. In un recente evento organizzato al Gewiss Stadium per presentare il nuovo sponsor tecnico New Balance, l’AD nerazzurro Luca Percassi ha chiarito le intenzioni del club: “È un dirigente fondamentale per noi e avrà il compito di costruire un’Atalanta ancora più competitiva. Ho grande fiducia in lui, è contento di rimanere.” Una dichiarazione forte, ma che non chiude completamente la porta a un’eventuale trattativa.
Furlani pronto al tentativo decisivo: la volontà di D’Amico sarà decisiva
Nonostante le rassicurazioni di Percassi, il Milan non ha intenzione di mollare. Secondo quanto riportato da MilanNews, Furlani è pronto ad avviare i contatti con l’Atalanta per provare a liberare D’Amico. Il dirigente bergamasco è attualmente focalizzato sul finale di stagione, con l’obiettivo di centrare la qualificazione alla Champions League. Tuttavia, la decisione finale potrebbe dipendere proprio dalla volontà personale di D’Amico, che potrebbe scegliere di intraprendere una nuova sfida professionale in rossonero.
La panchina del Milan tra presente e futuro: il caso Terzic

Nel frattempo, sul fronte allenatore si continua a parlare del possibile ritorno di Edin Terzic nei radar del Milan. Lo scorso settembre, Zlatan Ibrahimovic aveva incontrato l’ex tecnico del Borussia Dortmund, reduce da una finale di Champions persa e poi esonerato. Terzic, tuttavia, aveva rifiutato l’offerta del Milan, preferendo prendersi una pausa. Oggi il suo nome è accostato soprattutto a club di Premier League come Tottenham e Manchester United, ma non è da escludere che i rossoneri possano ripensare a lui, soprattutto in caso di addio di Sergio Conceicao, arrivato dopo l’esonero-lampo di Paulo Fonseca.
Conclusioni: un’estate calda per il Milan tra dirigenza e panchina
Con la stagione agli sgoccioli e la pressione dei tifosi in aumento, il Milan si prepara a vivere settimane decisive. La priorità resta trovare un direttore sportivo all’altezza delle ambizioni del club: Tony D’Amico è il prescelto, ma servirà una trattativa complessa per strapparlo all’Atalanta. Allo stesso tempo, resta da sciogliere il nodo allenatore, con Sergio Conceicao in bilico e il nome di Terzic che potrebbe tornare d’attualità. Una cosa è certa: i prossimi giorni saranno fondamentali per delineare il nuovo corso rossonero.