Mentre il Milan si prepara alla volata finale della stagione, il futuro di Mike Maignan resta un nodo da sciogliere. Il portiere francese ha ancora tanto da dimostrare, ma le riflessioni della dirigenza e i movimenti sul mercato raccontano di uno scenario in continua evoluzione.
Maignan, anima e destino del Milan
Mike Maignan ha le idee chiare: vuole restare al Milan e diventare una colonna del progetto rossonero. Nelle ultime cinque partite della stagione, l’estremo difensore cercherà di convincere la dirigenza a puntare su di lui, partendo dalla più importante: la finale di Coppa Italia, in programma tra meno di due settimane. Un trofeo che potrebbe non solo arricchire la bacheca del club, ma garantire anche l’accesso all’Europa League, obiettivo cruciale in chiave economica e tecnica.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Maignan è tra i più motivati in rosa. Non solo per una questione di orgoglio personale, ma anche per dare un segnale forte alla dirigenza: lui vuole esserci nel Milan che verrà. Tuttavia, il rinnovo tarda ad arrivare.
Rinnovo in standby, Maignan in attesa
L’ultimo colloquio tra le parti risale a qualche mese fa e, sebbene si fosse raggiunto un accordo verbale, la situazione si è raffreddata. Il rendimento altalenante del francese ha sollevato dubbi tra i vertici di via Aldo Rossi, che oggi riflettono con più cautela rispetto al passato.
Con un contratto in scadenza nel 2026, il Milan ha poco margine di manovra: o si rinnova entro fine stagione, oppure si valuta una cessione per evitare l’incubo del parametro zero. L’ipotesi di prolungamento resta comunque concreta: Maignan potrebbe percepire poco meno di 5 milioni di euro netti a stagione, cifra che lo renderebbe uno dei giocatori più pagati della rosa.
Moncada detta la linea: “Nessuno a zero”
Geoffrey Moncada, in una recente intervista, ha ribadito con decisione la strategia del club: non perdere giocatori a parametro zero. La filosofia è chiara: o rinnovi o cessioni mirate. E il discorso non vale solo per Maignan, ma anche per Theo Hernandez, anch’egli in scadenza nel 2026. “Abbiamo fatto tutto il possibile per prolungare i contratti. L’importante è avere il controllo sui giocatori”, ha dichiarato Moncada, lasciando intendere che la questione Maignan sarà risolta presto, in un modo o nell’altro.
Difesa da rifondare: Okoli in pole, ma non solo

Nel frattempo, il Milan guarda al futuro anche sul mercato. In attesa dell’arrivo di un nuovo direttore sportivo, i rossoneri stanno valutando diversi profili per rinforzare il reparto difensivo. In cima alla lista c’è Caleb Okoli, reduce dalla retrocessione con il Leicester e pronto a rientrare in Italia. Su di lui c’è anche il Bologna, ma il Milan sembra in vantaggio.
L’agente del giocatore, Alessandro Barison, ha alimentato le voci: “Se si parla tanto di Milan e Bologna, significa che qualcosa c’è”. Non sarebbe la prima volta che il club rossonero mette gli occhi su Okoli: già ai tempi di Paolo Maldini il nome del centrale era sul taccuino.
Occhi su Coppola e Mosquera: Tomori e Thiaw non sono intoccabili
Oltre a Okoli, il Milan segue anche Diego Coppola dell’Hellas Verona e Cristhian Mosquera del Valencia. Uno tra questi potrebbe approdare a Milanello in estate per rimpiazzare uno tra Thiaw e Tomori, entrambi monitorati con attenzione da club esteri. Il tedesco piace in Bundesliga, dove Bayer Leverkusen e Bayern Monaco seguono i suoi progressi, mentre l’inglese ha estimatori in Premier League, Tottenham su tutti.
Un finale di stagione decisivo
Tra la rincorsa alla Coppa Italia, la corsa europea e un mercato estivo tutto da scrivere, il Milan si trova a un bivio. Il futuro di Mike Maignan rappresenta uno dei dossier più delicati, ma le prossime settimane potrebbero essere determinanti. Intanto, in via Aldo Rossi si lavora per costruire una difesa nuova, giovane e all’altezza delle ambizioni rossonere.