Il Milan ha ripreso gli allenamenti a Milanello questo pomeriggio in vista della trasferta di lunedì sera contro il Genoa. Una sfida tutt’altro che semplice, da affrontare allo Stadio Luigi Ferraris, con un occhio puntato alla condizione fisica della rosa e alla gestione dei carichi in vista della finale di Coppa Italia. Tra i nodi principali da sciogliere per Sergio Conceição c’è quello legato a Luka Jovic.
Le condizioni di Jovic: cautela e speranza

L’attaccante serbo, protagonista con una doppietta nella semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, sta ancora recuperando da una lombalgia acuta che gli ha impedito di scendere in campo contro il Venezia. Prima del problema fisico, Jovic era apparso in grande forma sia atletica che mentale, rappresentando una risorsa fondamentale nel nuovo sistema di Conceição.
L’ultimo aggiornamento dal centro sportivo rossonero parla di un allenamento personalizzato svolto giovedì: un segnale positivo ma che obbliga lo staff medico a monitorare con attenzione le sue condizioni nelle prossime ore. La sua presenza contro il Genoa resta in dubbio, ma non è da escludere un suo impiego a gara in corso, in un’ottica di minutaggio graduale.
L’abbondanza in attacco e il piano per la Coppa Italia
Nel frattempo, Santiago Gimenez è tornato al gol nella vittoria contro il Venezia, riaccendendo la concorrenza nel reparto offensivo. Con anche Tammy Abraham in cerca di riscatto, Conceição può contare su tre attaccanti in condizione decente per affrontare il tour de force finale, che culminerà con la finale di Coppa Italia contro il Bologna.
Il calendario gioca un ruolo fondamentale nella strategia del tecnico portoghese: tra pochi giorni, infatti, i rossoneri affronteranno proprio il Bologna anche in campionato. Un’occasione utile per gestire le energie e distribuire i minuti tra i giocatori chiave, senza perdere competitività. Un piano intelligente, che punta a tenere la squadra mentalmente e fisicamente pronta per l’unico trofeo ancora conquistabile.
Conceição e la rinascita rossonera: i quattro pilastri
Arrivato a dicembre tra lo scetticismo generale, Conceição sembrava destinato a un rapido avvicendamento, complice una stagione complicata. Ma qualcosa è cambiato. Secondo Sky, sono quattro gli interventi chiave che hanno permesso al Milan di trovare una nuova identità.
Il primo è il cambio di modulo: il passaggio alla difesa a tre ha dato maggiore stabilità, limitando i gol subiti (solo uno nelle ultime quattro uscite). Il secondo è stato l’inserimento di elementi poco utilizzati: Tomori e Jimenez sono diventati titolari affidabili, insieme a Pavlovic e Gabbia.
La terza svolta è stata l’audacia nel puntare su Jovic come centravanti titolare, nonostante i milioni spesi per Gimenez e le prestazioni altalenanti di Abraham. Il serbo ha risposto con 4 gol in 5 gare, dimostrando il suo valore. Infine, Conceição ha contribuito a ricreare un clima di serenità intorno a Milanello, nonostante le voci di un possibile ribaltone dirigenziale in estate.
Un finale tutto da scrivere
La stagione 2024-25, pur segnata da delusioni (nono posto in campionato e uscita dalla Champions per mano del Feyenoord), può ancora regalare soddisfazioni. A gennaio il Milan ha alzato la Supercoppa Italiana, 50° trofeo della propria storia. Ora resta la Coppa Italia: un’altra occasione per salvare l’annata e dare un senso al lavoro iniziato da Conceição.
Contro il Genoa ci sarà bisogno di una prova matura e concreta. I tre punti non sono negoziabili se il Milan vuole arrivare in finale con lo spirito giusto. In palio, più di una semplice vittoria: c’è il riscatto di un’intera stagione.