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Il maggio rossonero: il Milan di Conceição all’assalto della Coppa Italia

Il destino della stagione rossonera è tutto in una data: 14 maggio, finale di Coppa Italia contro il Bologna. Sergio Conceição lo sa bene. Il tecnico portoghese ha ormai centrato l’attenzione del suo Milan su un solo, grande obiettivo: alzare al cielo il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa Italiana conquistata a gennaio nel derby contro l’Inter. Tutto il resto, in questa volata di primavera, passa in secondo piano.

La seconda stella di Conceição

Il primo trofeo rossonero è arrivato in rimonta, come da specialità della casa, e ha rilanciato un Milan che ora sogna il bis. Non accadeva dalla stagione 2007-08 che il club riuscisse a portare due trofei in bacheca. All’epoca c’era Ancelotti in panchina, e le coppe erano la Supercoppa Europea e il Mondiale per Club. Conceição sogna di iscriversi nello stesso club d’élite di allenatori capaci di regalare una doppietta alla storia milanista, pur venendo da un percorso molto diverso.

La ricerca del numero 13

Per Conceição, la Coppa Italia significherebbe anche un traguardo personale: il 13° trofeo in carriera. Dopo undici titoli con il Porto e la recente Supercoppa, la finale dell’Olimpico rappresenta un’occasione unica per allungare la striscia vincente. E come dimostrato in campionato, l’ex centrocampista non ha mai mollato: i suoi ragazzi hanno già raccolto 13 punti da situazioni di svantaggio, l’ultimo dei quali nel 2-2 in rimonta contro la Fiorentina.

Lo spogliatoio lo segue

A colpire non sono solo i risultati, ma il carisma silenzioso dell’allenatore. Sergio non è un tecnico da palcoscenico: dopo l’ultimo derby vinto ha lasciato che fosse il gruppo a prendersi gli applausi. Eppure, la squadra lo segue con convinzione. La festa sfrenata in Arabia Saudita, con sigaro e coppa in mano, non è stata un’esibizione, ma un rito celebrato dallo spogliatoio. Un segnale: il Milan è con il suo allenatore.

Il gruppo verso Roma

Conceição può contare su una rosa che si sta ricompattando nel momento più delicato. Kyle Walker è rientrato al posto di un affaticato Alex Jimenez, che è già tornato in gruppo. In attacco, Santiago Gimenez ha ritrovato il gol e beneficerà del problema alla schiena di Luka Jovic, che continuerà a essere gestito. Il tecnico si affida ai suoi uomini chiave: Theo Hernández e Rafael Leao, protagonisti attesi nel gran finale.

Joao Felix, ultimo appello

Tra le storie in bilico, quella di Joao Felix merita una menzione speciale. Il portoghese, arrivato in prestito secco dal Chelsea a gennaio, ha brillato all’esordio con un pallonetto alla Roma ma ha poi faticato a trovare spazio, complice il passaggio al 3-4-3. Ora, però, è pronto a dare tutto nella finale. “Sarebbe bello vincere un trofeo anche in Italia”, ha detto a La Gazzetta dello Sport, esprimendo tutta la sua voglia di riscatto.

“Prima che arrivasse l’offerta – ha affermato Joao Felix – guardavo le partite del Milan e pensavo che mi sarebbe piaciuto giocare con quella maglia. Quando è arrivata l’offerta, tutto è diventato molto facile: ho detto al mio agente [Jorge Mendes] di fare tutto il possibile per chiudere l’affare e è andato tutto bene”.

La Coppa che vale l’Europa

Il Milan ha abbandonato la corsa al quarto posto, ma il pass per l’Europa League passa proprio da Roma. Vincere la Coppa Italia significherebbe salvare una stagione altalenante e porre solide basi per il futuro. Un futuro che, per Conceição, resta ancora tutto da scrivere: il contratto è valido fino al 2026, ma esiste una clausola d’uscita. “A fine anno dirò quello che voglio”, ha detto il tecnico. Prima, però, c’è solo un desiderio: sollevare la Coppa Italia.

In attesa del verdetto

Le prossime tappe prima della finale — lunedì a Genova e venerdì contro il Bologna in campionato — saranno utili per oliare i meccanismi e dosare le forze. Poi, il 14 maggio, l’Olimpico sarà il palcoscenico per capire se Sergio Conceição potrà davvero incidere il suo nome accanto a quelli dei grandi allenatori della storia milanista. I tifosi sognano, il gruppo crede. E il Milan, ancora una volta, si affida alla sua tradizione: quando conta davvero, sa farsi trovare pronto.

Tags AC Milan
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