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Fabregas conferma l’interesse del Milan e apre all’addio: “Nulla è deciso”

Dalla giustizia sportiva alle panchine bollenti: tutte le novità del caso che scuote il mondo del calcio italiano

La svolta dell’inchiesta “Doppia Curva”

La Procura di Milano ha dato una nuova e importante svolta all’inchiesta Doppia Curva, che dal 30 settembre ha acceso i riflettori su un inquietante intreccio tra ultras e tesserati del calcio professionistico. A seguito dei blitz e degli interrogatori che hanno coinvolto diversi leader delle tifoserie organizzate, è arrivato ora il primo responso della Giustizia Sportiva, guidata dal Procuratore Federale Giuseppe Chiné.

Milan: sanzioni e responsabilità oggettiva

Tra i club coinvolti, il Milan ha deciso di patteggiare, accettando una multa di 30.000 euro per responsabilità oggettiva. A farne le spese anche Fabio Pansa, Supporter Liaison Officer del club, colpito da una squalifica di 30 giorni e un’ammenda di 13.000 euro. La posizione dei rossoneri appare chiara: massima collaborazione con la giustizia sportiva, con l’intento di chiudere quanto prima questa delicata pagina.

Calabria rompe con il fronte del patteggiamento

Decisamente diversa la linea scelta da Davide Calabria. L’ex capitano del Milan, ora al Bologna, ha rifiutato l’accordo con la Procura FIGC e ha deciso di affrontare il processo sportivo. La sua posizione si complica: mentre Hakan Calhanoglu e Simone Inzaghi hanno optato per un patteggiamento – con conseguente squalifica ridotta a una giornata, da scontare in Verona-Inter – Calabria rischia ora un deferimento e una squalifica più lunga. Sarà ascoltato nei prossimi giorni dal Procuratore Chiné.

Fabregas, il “sogno” della panchina rossonera

Nel frattempo, sul fronte tecnico, il Milan guarda al futuro e lo fa con un nome di prestigio: Cesc Fabregas. L’ex regista spagnolo, oggi allenatore del Como, ha guidato il club lariano verso una salvezza serena in Serie A, conquistando l’attenzione dei dirigenti rossoneri. Secondo Il Corriere dello Sport, è lui il “sogno” della società per il dopo-Conceição.

Intervistato da il Corriere Fabregas ha confermato di essere stato contattato da almeno un club, ma ha ribadito che la priorità resta il Como: “È normale che alcuni club si siano fatti avanti. Ci sono squadre che cercano l’allenatore o il giocatore. Chiamano e va bene. È così, non bisogna mentire. Succede ovunque. Non è deciso nulla. A fine stagione voglio respirare, poi mi siederò al tavolo con la società”. Parole che lasciano spazio a tutte le ipotesi, ma che confermano anche la solidità del suo attuale progetto.

Retroscena e sliding doors

Fabregas ha svelato un interessante retroscena della sua carriera: prima di approdare al Como, avrebbe potuto vestire la maglia del Milan ai tempi di Ivan Gazidis. “Quando ero al Chelsea e le cose non andavano bene, parlai sia con Monchi per la Roma che con Gazidis per il Milan. Entrambi mi volevano”, ha raccontato.

Un incontro mancato che oggi potrebbe trovare la sua seconda occasione, questa volta con Fabregas non in campo ma in panchina. Con il Milan in cerca di una nuova identità, il profilo internazionale e carismatico dello spagnolo potrebbe rappresentare una svolta importante.

Mentre l’inchiesta “Doppia Curva” continua a produrre effetti concreti sul campo e nelle stanze della giustizia sportiva, il calcio italiano si trova ancora una volta a fare i conti con le proprie fragilità strutturali. Nel frattempo, le panchine si muovono e i nomi si incrociano: tra squalifiche, multe e possibili rivoluzioni tecniche, la stagione entra nella sua fase più incandescente.

Tags AC Milan
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