Il Milan ha preso una decisione chiara: evitare che Theo Hernandez lasci il club a parametro zero. L’offerta per il rinnovo è sul tavolo, ma la novità – e forse il segnale più eloquente della stagione vissuta – è che il nuovo contratto prevede una riduzione dello stipendio, nonostante si parli di una possibile estensione della durata. Una proposta che suona più come un test di fedeltà che come un premio.
Una proposta al ribasso per un rendimento altalenante per Theo Hernandez
Theo, arrivato in rossonero nel luglio 2019 e autentico trascinatore dello Scudetto 2021-22, si era guadagnato un primo maxi-rinnovo da 4,5 milioni annui dopo che il suo stipendio iniziale era di appena 1,5 milioni. Con il tempo, e grazie anche alle ottime prestazioni con la Nazionale francese, aveva iniziato a guardare in alto, chiedendo un adeguamento ai livelli di Rafael Leão (7 milioni). Ma la stagione in corso ha congelato ogni ambizione.
Troppi gli episodi controversi: il rigore fallito contro la Fiorentina, il gesto plateale nel cooling break contro la Lazio, le panchine punitive, ma soprattutto i cartellini rossi. Il secondo giallo per simulazione contro il Feyenoord ha significato addio Champions League. Anche la fascia da capitano, prima affidatagli e poi ritirata, racconta un rapporto complicato con l’ambiente. Eppure, Hernandez continua a esprimere il desiderio di restare a Milano: ci vive con la sua famiglia, ha superato il record di gol di Maldini in campionato e ha i suoi figli nati sotto la Madonnina.
La scadenza del 2026 e il rischio dell’addio a zero
Il contratto attuale scade nell’estate 2026. Una data che, letta dalla prospettiva del club, è pericolosamente vicina. Tra poco più di un anno, Theo potrebbe iniziare a negoziare liberamente con altri club, attirando offerte sia tecniche che economiche di livello, soprattutto in assenza di un costo di trasferimento.
È questo lo scenario che il Milan vuole evitare. Non solo per una questione economica, ma anche per mantenere un certo equilibrio interno: perdere un titolare senza incassare nulla sarebbe un ulteriore passo falso in una stagione già abbondantemente deludente.
Theo Hernandez e il Milan: avanti insieme, ma a quali condizioni?
In questo contesto, il rinnovo di Theo Hernandez si intreccia con il futuro del club. Resta un giocatore di livello internazionale, capace di accendere le partite con le sue accelerazioni, ma anche protagonista di troppe ombre. Il Milan, dal canto suo, ha scelto la via della prudenza: più anni di contratto, ma meno stipendio. Un segnale forte, che potrebbe far storcere il naso al giocatore, oppure confermare il suo attaccamento alla maglia.
Tutto dipenderà dalla risposta di Theo. Se accetterà la proposta, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 milioni e mezzo, dimostrerà di voler far parte del progetto di rifondazione che attende il club a partire da giugno. In caso contrario, il Milan potrebbe trovarsi costretto a cederlo già in estate, pur di non perdere uno dei suoi asset più preziosi a costo zero.
Conceição, come cambierà il sui futuro dopo la Finale

Nel frattempo, Sergio Conceição è concentrato sulla possibilità di portare a casa il secondo trofeo stagionale. Dopo la vittoria nella Supercoppa Italiana, il tecnico portoghese ha condotto il Milan in finale di Coppa Italia – appuntamento fissato per il 14 maggio contro il Bologna – e punta a chiudere con un successo prima dell’addio annunciato.
Già, perché qualunque sia l’esito della finale, il destino sembra segnato: se perde, sarà esonerato. Se vince, sarà lui a lasciare, probabilmente accompagnato da una conferenza stampa infuocata. Una chiusura che sembra inevitabile per una squadra che, nonostante i picchi, ha fallito clamorosamente in Serie A: nono posto, fuori dall’Europa, e appena otto punti ottenuti su 42 negli scontri diretti.
Non so quanto fondamento possano avere certe notizie ma offrire una riduzione dello stipendio mi sembra assurdo. Spero che non sia vero