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Jimenez

Jimenez: un derby da protagonista, ma il futuro è ancora un rebus

MILAN, ITALY - APRIL 20: Alex Jimenez of AC Milan warms up prior to the Serie A match between AC Milan and Atalanta at Stadio Giuseppe Meazza on April 20, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Contro l’Inter una prestazione da mezza consacrazione per Alex Jimenez, ma il suo futuro è ancora un rebus: il talento spagnolo è sempre più centrale per il Milan… e sotto osservazione a Madrid.

Nella notte in cui il Milan ha dominato l’Inter con un netto 3-0 in Coppa Italia, a prendersi la scena non è stato solo il risultato, ma anche la prestazione di alcuni singoli. Tra questi anche Alex Jimenez. Il giovane terzino spagnolo, classe 2005, ha disputato una partita impeccabile, culminata con l’assist per il primo gol di Luka Jovic. Intervistato da TeleLombardia nel post-partita, Jimenez ha mostrato maturità e consapevolezza del momento: “Era troppo importante per noi. In campionato non stiamo facendo tanto bene, ma questa vittoria può portarci in Europa. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare”.

Nel nuovo 3-4-3 disegnato da Sergio Conceicao, Jimenez ha trovato il suo habitat naturale sulla fascia destra, un ruolo che interpreta con qualità e disciplina tattica. Alla sua terza gara consecutiva da titolare, ha ricevuto un 7,5 in pagella, risultando uno dei migliori in campo e confermandosi pedina preziosa per il finale di stagione.

Un talento che cresce, un futuro in bilico

Cresciuto nel settore giovanile del Milan, dopo essere arrivato dal Real Madrid, Jimenez è stato uno dei punti fermi del progetto Milan Futuro e ha saputo ritagliarsi spazio anche in prima squadra, dimostrando doti da jolly grazie alla sua duttilità. Esterno, mezzala, quinto di centrocampo: il suo spirito camaleontico e la costanza nelle prestazioni ne fanno uno dei prospetti più promettenti in casa rossonera.

La sua parabola ascendente però rischia di complicarsi. Il contratto con il Milan scade nel 2028, ma il Real Madrid – club da cui è arrivato – vanta un diritto di recompra: 9 milioni di euro nel 2025, 12 nel 2026. Un retaggio che, come nel caso Brahim Diaz, potrebbe trasformarsi in un incubo per i tifosi milanisti.

Il Real osserva, il Milan riflette

Il Milan vuole blindarlo, renderlo il simbolo di un nuovo corso basato sui giovani. Ma a Madrid nessuno sembra disposto a lasciarlo andare definitivamente. Secondo calciomercato.com, in estate si aprirà un dialogo serrato tra le due società: da una parte la volontà rossonera di modificare le condizioni della recompra, magari posticipando le scadenze o aumentando le cifre; dall’altra, l’interesse del Real nel tenere il controllo su un talento che sta esplodendo con sorprendente rapidità.

Non va dimenticato però l’elemento umano: la volontà del giocatore. Jimenez, nelle dichiarazioni post-derby, ha mostrato profonda riconoscenza nei confronti dell’allenatore: “Tutto è grazie al mister che mi dà fiducia. Io voglio solo lavorare e fare quello che mi dice”. Un segnale che il Milan può ancora essere la sua casa, almeno se il progetto tecnico continuerà a valorizzarlo.

Milan e Real, una partita a scacchi

Perdere Jimenez rappresenterebbe un dispiacere per il Diavolo, non solo in termini sportivi ma anche simbolici. La sua esplosione è uno dei pochi raggi di luce in una stagione fin qui al di sotto delle aspettative. La sfida ora si gioca fuori dal campo, tra trattative e strategie. Il Milan dovrà muoversi con intelligenza e rapidità, cercando di evitare che il gioiello spagnolo diventi presto un rimpianto. Per ora, il campo parla chiaro: Jimenez è pronto per il grande calcio.

 

 

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