[wpseo_breadcrumb]

Società imbarazzante: questi dati ricordano un Milan del passato…

MILAN, ITALY - APRIL 05: Theo Hernandez of AC Milan looks dejected during the Serie A match between AC Milan and Fiorentina at Stadio Giuseppe Meazza on April 05, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Domenica sera, sotto i riflettori spenti di un San Siro ammutolito, il Milan ha forse messo il sigillo finale su una delle stagioni più deludenti degli ultimi anni. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha espugnato lo stadio milanese con un secco 0-1 firmato da Ederson, lasciando i rossoneri in nona posizione e fuori, al momento, da qualsiasi competizione europea. È un verdetto che pesa, e che racconta di un’annata storta sotto ogni punto di vista, sportivo e gestionale.

Conceição, sei mesi da dimenticare

A fine partita, ai microfoni di DAZN, Sergio Conceição non ha nascosto il suo malumore. Il tecnico portoghese, subentrato a stagione in corso per dare una svolta, ha invece collezionato malumori e risultati deludenti. Ha parlato ancora una volta del clima ostile che avrebbe trovato a Milano, con frequenti voci su un suo possibile sostituto e un rispetto, secondo lui, mai guadagnato del tutto. Conceição lascerà Milanello a fine stagione, e i sei mesi alla guida della squadra non verranno ricordati con particolare entusiasmo.

Numeri impietosi

I numeri del Milan sono durissimi: dieci sconfitte in campionato, un dato che non si registrava dalla stagione 2019-2020, quando in panchina si alternarono Marco Giampaolo e Stefano Pioli. All’epoca, però, il Milan riuscì almeno a chiudere al sesto posto e a garantirsi la qualificazione all’Europa League. Quest’anno, invece, i rossoneri rischiano seriamente di terminare noni, come nel tragico campionato 2013/2014, quello in cui collezionarono addirittura 13 sconfitte sotto la gestione Seedorf. Le similitudini con la tanto odiata “Banter Era” tornano a spaventare i tifosi.

Fuori dalla Champions, obiettivo Coppa Italia

Il percorso europeo del Milan è stato altrettanto deludente. Dopo essere stati eliminati dai gironi di Champions dal Feyenoord, la squadra ha perso qualsiasi credibilità internazionale. Rimane un’ultima chance per dare un senso alla stagione: la Coppa Italia. Ma anche qui, la montagna da scalare è altissima. I rossoneri dovranno prima vincere il derby di domani sera contro l’Inter e poi battere un Bologna in grande forma in finale. Missione difficile, ma non impossibile.

Alla luce di tutto questo, è chiaro che al Milan servirà un cambiamento radicale in estate. Serve una guida tecnica stabile e credibile, servono rinforzi sul mercato e, soprattutto, serve una nuova mentalità. La società dovrà riflettere attentamente sulle scelte dirigenziali e sportive.

Tags AC Milan
Seguici