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Casting per il nuovo Direttore Sportivo: c’è un nuovo nome per il Milan

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - APRIL 14: Giorgio Furlani, CEO of AC Milan, looks on prior to the Serie A TIM match between US Sassuolo and AC Milan at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on April 14, 2024 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Milan è pronto a rivoluzionare la propria area tecnica. Dopo mesi di incertezze e valutazioni interne, la dirigenza rossonera accelera per scegliere il nuovo direttore sportivo, figura chiave per rilanciare un progetto che ha bisogno di idee chiare, sostenibilità e ambizione. La scelta, finora oggetto di un lungo casting, sembra ormai arrivata a una fase decisiva: Fabio Paratici è stato definitivamente escluso, mentre Tony D’Amico appare oggi come il grande favorito.

Paratici si defila: l’idea non convince più

Per settimane, il nome di Fabio Paratici ha campeggiato in cima alla lista dei desideri di molti tifosi e addetti ai lavori. La sua esperienza vincente con la Juventus, unita al bagaglio internazionale maturato al Tottenham, sembravano renderlo il candidato ideale per un Milan ambizioso. Tuttavia la candidatura si è raffreddata fino a spegnersi del tutto.

Le ragioni sono molteplici. In primis, le difficoltà legate al suo recente passato, segnato dalla squalifica nel caso plusvalenze, che ha lasciato qualche strascico in termini di immagine e compatibilità con i valori societari. Inoltre, il carattere forte di Paratici e la sua visione gestionale autonoma mal si sposerebbero con la struttura dirigenziale imposta da RedBird, dove le decisioni sono sempre condivise tra proprietà, dirigenza finanziaria e area tecnica. LEGGI QUI: Milan e Retegui sono stati vicinissimi ma poi…

Tony D’Amico convince Furlani: è lui il favorito

Con Paratici fuori dai giochi, il nome di Tony D’Amico ha preso quota in maniera sempre più netta. Attuale direttore sportivo dell’Atalanta, D’Amico ha saputo costruirsi una solida reputazione grazie ai risultati ottenuti prima con l’Hellas Verona, poi con la Dea. Un dirigente giovane ma esperto, capace di coniugare competenza sul mercato, capacità di dialogo con gli allenatori e occhio per i giovani talenti.

Giorgio Furlani lo stima molto, e negli ultimi giorni i contatti si sono intensificati. Il suo profilo risponde perfettamente alla linea strategica voluta da RedBird: conoscenza del calcio italiano, capacità di operare in un contesto di sostenibilità economica e gestione moderna del gruppo di lavoro. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Moncada

Tare resta sullo sfondo

Igli Tare, per anni direttore sportivo della Lazio, resta un nome ancora in corsa ma staccato. Il dirigente albanese ha grande esperienza e un buon network, ma al momento non sembra rappresentare la prima scelta della società. La sua metodologia, più accentratrice e tradizionale, potrebbe non integrarsi con il nuovo modello gestionale milanista, più orizzontale e orientato alla condivisione delle scelte.

Il nuovo direttore sportivo sarà chiamato subito a prendere decisioni cruciali. I rinnovi di Maignan e Theo Hernandez, il futuro di Leao, la scelta del nuovo allenatore e un mercato estivo da affrontare con lucidità ed efficacia. La nuova figura dovrà anche coordinarsi con l’area scouting e con una proprietà che chiede risultati, ma senza sforare il tetto dei costi.

Tags AC Milan
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