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Rebus Milan: chi parte e chi resta. In tanti hanno perso di valore

Mentre il Milan si avvicina alla conclusione di una delle stagioni più deludenti dell’era recente, il club di Via Aldo Rossi ha già iniziato a pianificare la rivoluzione che prenderà forma a partire dall’estate. In attesa dell’annuncio ufficiale del nuovo direttore sportivo e del nuovo allenatore, la dirigenza rossonera ha avviato un’attenta valutazione della rosa attuale per comprendere chi sarà parte del progetto 2025-26 e chi, invece, saluterà Milanello.

Un finale con il fiato sospeso

Nonostante l’attenzione sia in parte rivolta al futuro, il Milan ha ancora molto da giocarsi in questo finale di stagione. L’obiettivo minimo è un posto in Europa – che sia Europa League o Conference – e resta viva la speranza di alzare la Coppa Italia, unico trofeo rimasto nel mirino. Ma i riflettori sono puntati anche su chi, nelle prossime sette (o otto) partite, potrà guadagnarsi la conferma per la prossima stagione.

I pilastri da cui ripartire

Nonostante l’attuale nono posto in classifica, la base su cui costruire non manca. Christian Pulisic (15 gol stagionali) e Tijjani Reijnders (14 reti) sono considerati incedibili: entrambi hanno già rinnovato, o stanno per farlo, e rappresentano certezze nel nuovo corso rossonero.

Anche Rafael Leao ha ritrovato brillantezza e continuità: in doppia cifra per gol e assist, il portoghese è cresciuto mentalmente e ha ribadito la volontà di restare, magari da capitano. Il Milan non lo lascerà partire se non di fronte a un’offerta monstre, comunque superiore ai 100 milioni di euro.

Tra i volti nuovi che hanno convinto ci sono Youssouf Fofana – ottimi numeri in interdizione e otto assist – e Strahinja Pavlovic, solido innesto difensivo. Matteo Gabbia sarà parte del “blocco italiano” su cui la dirigenza punta molto. Si cercherà di trattenere Alex Jimenez, mentre Warren Bondo e Kyle Walker sono destinati alla conferma.

I casi da risolvere

Molte situazioni rimangono in bilico. Il caso più delicato è quello di Mike Maignan: rendimento altalenante e contratto in scadenza non ancora rinnovato. Se non arriverà l’accordo entro l’estate, la cessione sarà più di un’ipotesi.

Tammy Abraham ha segnato 10 gol, ma solo tre in campionato: decisivo sarà il finale di stagione e l’esito del dialogo con la Roma, che coinvolge anche Saelemaekers. Santiago Gimenez, costato 28,5 milioni, è ancora un oggetto misterioso e dovrà dimostrare il proprio valore. In dubbio anche le permanenze di Thiaw, autore di prestazioni contrastanti, e Luka Jovic, in ripresa ma con troppo ritardo.

La lista delle partenze

Alcuni verdetti, invece, sono già stati emessi. João Felix non sarà riscattato dopo un prestito deludente. Theo Hernandez potrebbe essere sacrificato nonostante la volontà di restare, anche se servirà un’offerta importante.

Valigia pronta per Fikayo Tomori, Yunus Musah ed Emerson Royal: non saranno svenduti, ma la loro permanenza appare improbabile. Anche Ruben Loftus-Cheek e Samuel Chukwueze potrebbero lasciare Milanello. Riccardo Sottil difficilmente sarà acquistato, mentre Alessandro Florenzi (in scadenza) e Filippo Terracciano sono tra i candidati all’addio.

Il conto salato del fallimento

Il Milan ha speso 354,4 milioni di euro per costruire questa rosa – la seconda più costosa della Serie A – e oggi si trova al nono posto. Un rendimento che rappresenta la peggior differenza tra investimento e classifica in Italia, e la settima peggiore nei top cinque campionati europei.

Solo club come Girona, Rennes, Siviglia, West Ham, Tottenham e Manchester United hanno fatto peggio in proporzione. Un dato che pesa e spiega la volontà di ripartire da zero.

Il nuovo ciclo è alle porte

Con l’imminente arrivo di una nuova guida tecnica e dirigenziale, il Milan è pronto a riscrivere il proprio futuro. La stagione 2024-25 ha mostrato tutti i limiti di una gestione incoerente, culminata con il doppio cambio in panchina (Fonseca prima, Conceição poi) e con una classifica che riflette più i problemi che il potenziale.

Ora serve lucidità, programmazione e una visione chiara. Il Milan vuole tornare a essere protagonista, ma per farlo serviranno scelte forti. E, forse, anche qualche addio doloroso.

Tags AC Milan
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