L’aria di rivoluzione soffia forte a Milanello. Dopo una stagione di alti e bassi e un finale ancora tutto da scrivere, il Milan si prepara a voltare pagina. Il primo tassello di un futuro tutto da costruire potrebbe essere l’arrivo di Igli Tare come nuovo direttore sportivo. Un nome che, stando alle indiscrezioni delle ultime ore, sta diventando sempre più caldo.
L’incontro a Roma: quattro ore per il futuro
Secondo quanto riportato da Sky, Gianluca Di Marzio e La Gazzetta dello Sport, ieri a Roma si è tenuto un lungo summit tra l’amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani e Igli Tare. Quattro ore di confronto intenso, descritte come positive ma ancora non decisive. Il nome dell’ex dirigente della Lazio, però, sembra ora in cima alla lista per ricoprire la casella lasciata vuota da mesi a Casa Milan. Al centro del colloquio ci sarebbe stata una visione condivisa del progetto tecnico, ma anche una presa di coscienza della mole di lavoro che aspetta il prossimo DS.
Allegri in pole: il ritorno del sergente
La prima, e più delicata, missione per Tare sarà la scelta del nuovo allenatore. Massimiliano Allegri, secondo il Corriere della Sera, è il profilo preferito e il favorito per tornare sulla panchina rossonera. Un ritorno che sa di déjà vu, ma anche di pragmatismo: in un momento di transizione, puntare su un tecnico esperto e conoscitore dell’ambiente potrebbe rivelarsi la mossa più sicura. Allegri è noto per la sua solidità tattica e la gestione dello spogliatoio, due qualità che al Milan attuale sembrano mancare.
Il Milan del futuro: proiezioni e suggestioni
TeleLombardia ha provato a immaginare come potrebbe apparire il “Milan di Tare e Allegri” nella stagione 2025-26. L’ipotesi è quella di un 3-4-3, già visto nell’ultima vittoria contro l’Udinese. Nella proiezione figurano alcuni punti fermi della rosa: Mike Maignan tra i pali, Tomori in difesa, Reijnders e Pulisic a centrocampo, con Leao e Gimenez in attacco.

Accanto a questi, emergono anche le prime suggestioni di mercato: Pietro Comuzzo (Fiorentina) per la retroguardia, Samuele Ricci per dare qualità al centrocampo, e un possibile ritorno di Alexis Saelemaekers dalla Roma, o in alternativa Dodo. Sulla corsia mancina si fa il nome di Maxim De Cuyper, mentre in attacco spuntano Riccardo Orsolini come esterno destro e Lorenzo Lucca come vice-Gimenez.
Le sfide del nuovo DS: rinnovi, cessioni e ricostruzione

Igli Tare, se sarà lui a sedersi dietro la scrivania, troverà un’agenda piena. Oltre alla scelta dell’allenatore, ci saranno da risolvere alcuni rinnovi importanti. In cima alla lista ci sono Theo Hernandez e Mike Maignan, entrambi in scadenza nel 2026 e con molti estimatori in Europa. La mancata qualificazione alla prossima Champions League potrebbe costringere il club a un sacrificio sul mercato, e i nomi dei due big non possono essere esclusi dalle valutazioni.
Non meno importante sarà la questione del centravanti. Santiago Gimenez, acquistato per oltre 30 milioni di euro, sta vivendo un momento complicato e non dà ancora garanzie da titolare fisso. La dirigenza dovrà decidere se confermare la fiducia al messicano o affiancargli un altro profilo d’esperienza.
Infine, la difesa: troppi i gol subiti in questa stagione. La ricostruzione del reparto arretrato sarà una delle priorità per restituire solidità a una squadra che, nel suo DNA, ha sempre fatto della compattezza un punto di forza.
Il tempo stringe: il Milan non può più aspettare
Il Milan è davanti a un bivio: proseguire con l’attuale gestione tecnica o dare il via a un nuovo corso. L’eventuale tandem Tare-Allegri rappresenterebbe un segnale chiaro di discontinuità e di ambizione. I nomi ci sono, le idee anche. Ora servono decisioni. In fretta. Perché la stagione 2025-26, in fondo, è già cominciata.
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