In una stagione piena di alti e bassi per il Milan, c’è una certezza che continua a brillare con costanza: Christian Pulisic. Mentre i rossoneri navigano in acque agitate, attualmente relegati al nono posto in classifica e lontani dalla zona Champions, l’americano sta vivendo la sua migliore stagione in carriera. La vittoria per 4-0 sull’Udinese non solo ha rappresentato un’iniezione di fiducia per la squadra, ma ha anche messo in evidenza, ancora una volta, il ruolo centrale di Pulisic nel nuovo corso tattico firmato Sergio Conceicao.
Una vittoria rigenerante
Il trionfo al Friuli ha interrotto una striscia negativa di tre gare senza vittorie e ha rilanciato le ambizioni rossonere, quanto meno in ottica europea. La squadra è apparsa trasformata: più fluida, più aggressiva e soprattutto più convinta. L’adozione del 3-4-3 da parte di Conceicao ha prodotto risultati immediati, dando nuova linfa al reparto offensivo e mettendo in risalto i giocatori chiave. Tra questi, spicca senza dubbio Christian Pulisic, autore di una prestazione completa, forse la più incisiva da quando veste la maglia del Diavolo.
Pulisic: un assist che vale doppio
Il secondo gol del Milan contro l’Udinese porta la sua firma, anzi il suo piede, con un corner telecomandato per la testa di Strahinja Pavlovic. Un gesto tecnico raffinato che ha contribuito a incanalare la partita e che, soprattutto, ha permesso a Pulisic di toccare quota 10 assist stagionali in Serie A secondo Transfermarkt (8 per la Lega Serie A), numeri che lo proiettano al vertice della classifica degli assistman insieme a nomi come Nuno Tavares, Romelu Lukaku e Rafael Leao. Con sei partite di campionato ancora da giocare e almeno una in Coppa Italia, l’ex Chelsea è pronto a riscrivere il proprio record personale di 11 assist in una stagione.
Numeri da leader creativo
Ma non è solo l’assist a definire la grandezza del momento che sta vivendo Pulisic. Le sue statistiche nelle ultime cinque partite sono impressionanti: tre gol, 11 tiri (di cui cinque nello specchio), 13 passaggi chiave e 17 cross, di cui quattro precisi. Contro l’Udinese, oltre all’assist, ha creato quattro occasioni, battuto sei calci d’angolo e messo a referto quattro cross, contribuendo a ogni fase del gioco offensivo. È diventato, silenziosamente ma inesorabilmente, il cuore creativo di questa squadra.
Dalla critica alla consacrazione
Dopo gli alti e bassi vissuti al Chelsea, dove spesso è stato criticato per la mancanza di continuità, Pulisic sembra aver trovato a Milano il contesto ideale per esplodere. La fiducia di Conceicao (ma anche prima di Fonseca) e un sistema di gioco che valorizza la sua capacità di interpretare più ruoli offensivi hanno permesso all’americano di diventare uno degli attaccanti più completi e produttivi del campionato italiano: nove gol e 10 assist in Serie A non sono numeri che si vedono tutti i giorni.
Il Milan ha ancora molto da dimostrare. Con 51 punti, la zona Europa è a portata di mano, ma serviranno risultati importanti nelle prossime sfide, a partire dai delicatissimi confronti contro Atalanta e Inter. La speranza – ormai remota – di tornare a respirare l’aria della Champions League passa inevitabilmente dai piedi di Christian Pulisic.