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Udinese-Milan 0-4: i rossoneri dilagano con il nuovo 3-4-3 di Conceicao

UDINE, ITALY - APRIL 11: Theo Hernández of AC Milan celebrates after scoring his team's third goal during the Serie A match between Udinese and AC Milan at Stadio Friuli on April 11, 2025 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Milan ritrova gioco, intensità e concretezza e lo fa nel miglior modo possibile: rifilando un secco 0-4 all’Udinese nella 32ª giornata di Serie A. Una vittoria netta, meritata, che rilancia i rossoneri almeno sul piano dell’orgoglio, ma che lascia anche un’ombra pesante con il grave infortunio occorso a Mike Maignan, uscito in barella dopo un duro scontro con Jimenez.

Avvio sprint e primo tempo da manuale

La squadra guidata da Sergio Conceição, che ha scelto un inedito 3-4-3 come modulo di partenza, è scesa in campo con un atteggiamento autoritario, sfiorando il gol dopo appena 21 secondi con Reijnders. Le trame offensive sono sembrate più fluide rispetto alle ultime uscite, con esterni propositivi e un pressing alto ed efficace.

Dopo varie occasioni non sfruttate e un possesso palla favorevole (54% al termine della prima frazione), il Milan ha colpito due volte in rapida successione: al 42’ è stato Rafael Leao a sbloccare il match con un destro a giro al limite dell’area, perfetto per precisione e potenza. Tre minuti dopo, in pieno recupero, Strahinja Pavlovic ha raddoppiato di testa su calcio d’angolo battuto da Pulisic, siglando il suo secondo gol stagionale.

Crisi Udinese e Maignan ko

L’Udinese è apparsa troppo timida, incapace di creare veri pericoli, con una sola grande occasione al 33’, disinnescata da Maignan. La situazione si è aggravata nel secondo tempo, quando al 52’ un violento scontro tra Maignan e Jimenez ha messo ko il portiere rossonero. Un trauma cranico, secondo le prime comunicazioni ufficiali del club, ha costretto il francese al trasporto in ospedale. Sportiello ha preso il suo posto tra i pali. Da Sky si apprende che Maignan era cosciente, ma la dinamica dell’incidente ha suscitato apprensione.

Reijnders e Theo, show rossonero

Nonostante l’episodio, il Milan ha mantenuto il controllo del match, imponendo ritmo e superiorità tecnica. Dopo aver sfiorato il gol con una perla personale al 68’, Tijjani Reijnders si è iscritto nel tabellino all’81’, premiando una prestazione sontuosa con una rete d’autore.

Poco prima, al 74’, il terzo sigillo era arrivato grazie a Theo Hernandez, autore di una delle sue classiche discese: un’azione corale da applausi con tacco illuminante di Leao, sponda intelligente di Abraham e sinistro chirurgico del francese, al suo quarto centro stagionale.

Tensione sugli spalti, applausi in campo

Mentre in campo si celebrava una delle migliori versioni del Milan stagionale, dagli spalti è arrivata l’ennesima testimonianza del malcontento di una parte della tifoseria. Cori contro Gerry Cardinale e Paolo Scaroni, striscioni polemici (“Solo per la maglia”) e fischi all’indirizzo di Maignan prima dell’infortunio hanno raccontato un ambiente ancora diviso.

Eppure, in serate come questa, è lecito chiedersi se non sia proprio questo il Milan che i tifosi vorrebbero vedere sempre: compatto, aggressivo, creativo e cinico.

Considerazioni finali

La risposta del Milan sul campo è stata forte, netta, inequivocabile. Un segnale positivo dopo settimane di incertezza. L’infortunio di Maignan resta però una variabile pesante in vista del finale di stagione.

Conceição può sorridere per la prestazione, ma dovrà ora trovare continuità e gestire un gruppo che ha dimostrato di saper reagire. Il 3-4-3 funziona, Leao e Reijnders sono in forma, e la difesa guidata da Pavlovic offre garanzie. Il calendario riserva sfide cruciali e la corsa alla Coppa Italia rimane l’obiettivo concreto.

Il Milan, forse, ha finalmente ritrovato se stesso.

Tags AC Milan

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