Il tecnico dell’Atalanta entra nel casting per il dopo-Conceição, mentre Tony D’Amico emerge come favorito per la direzione sportiva
Il Milan si prepara a un’estate di rivoluzione. Sullo sfondo di una stagione ancora in bilico tra obiettivi da raggiungere e traguardi sfumati, la dirigenza rossonera sta già lavorando per costruire il futuro. Al centro della scena due figure chiave: l’allenatore e il direttore sportivo. Sergio Conceição, approdato a Milanello con grandi aspettative, sembra destinato a salutare a fine stagione. Gian Piero Gasperini, invece, potrebbe essere il nome giusto per raccoglierne l’eredità. E il puzzle si completa con Tony D’Amico, primo candidato per la scrivania dirigenziale.
Addio Conceição, addio Milan
Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, la separazione tra Sergio Conceição e il Milan è ormai data per certa. Il tecnico portoghese porterà a termine la stagione con l’obiettivo di chiudere dignitosamente in Serie A e, se possibile, mettere in bacheca la Coppa Italia. Ma al termine della corsa, le strade si divideranno. Le motivazioni sono molteplici, dal feeling mai davvero decollato con l’ambiente alla necessità, da parte del club, di trovare un nuovo leader per il progetto tecnico.
Il profilo ideale: italiano e vincente
La ricerca del nuovo allenatore parte da un’identità ben precisa: italiano, esperto e possibilmente con un passato vincente. Il nome di Massimiliano Allegri è una suggestione concreta per Giorgio Furlani, ma non l’unica. In queste ore si sta facendo largo anche la candidatura di Gian Piero Gasperini, pronto a chiudere il suo lungo e fruttuoso ciclo con l’Atalanta.
Non è una novità che il profilo di Gasperini piaccia a molti in ambienti dirigenziali: in passato, Igli Tare ha cercato di portarlo alla Lazio, e ora, con la sua candidatura alla direzione sportiva del Milan riemersa dopo settimane di silenzio, il tecnico orobico potrebbe diventare più di una semplice idea.
Il ruolo chiave di Tony D’Amico

Ma il nome più caldo per il ruolo di direttore sportivo è quello di Tony D’Amico, fortemente voluto da Furlani per almeno quattro motivi: i risultati ottenuti all’Hellas Verona e all’Atalanta, la rapidità nelle trattative, la capacità di scovare talenti e una solida rete di contatti nel calcio italiano. D’Amico è anche un professionista che sa lavorare in team e mantiene un basso profilo mediatico, qualità molto apprezzate dalla proprietà RedBird.
Il rapporto tra D’Amico e Gasperini è un ulteriore elemento da tenere in considerazione. I due hanno condiviso due stagioni vincenti a Bergamo, culminate con la storica vittoria dell’Europa League nel 2023-24. Un’intesa che potrebbe ripetersi anche a Milano, se le trattative andranno a buon fine.
Gli altri scenari: Tare, Paratici e Manna
Nonostante D’Amico sia il preferito di Furlani, le alternative non mancano. Fabio Paratici era in pole nei mesi scorsi, ma la sua situazione disciplinare e il coinvolgimento nel processo Prisma hanno fatto raffreddare l’interesse del Milan. Giovanni Manna, ora al Napoli, è legato da un contratto fino al 2029 e rappresenta un’opzione complessa da concretizzare.
Zlatan Ibrahimovic, nel frattempo, ha rilanciato il nome di Igli Tare. L’ex dirigente della Lazio, libero da vincoli contrattuali, ha avuto un colloquio con Gerry Cardinale a Londra un mese fa. Poi il silenzio. Ora, la sua candidatura è tornata d’attualità, in attesa del verdetto finale che spetterà comunque all’amministratore delegato.
Un triangolo strategico per il futuro
In attesa di ufficialità, il Milan si trova davanti a un crocevia cruciale. La scelta del nuovo direttore sportivo influenzerà direttamente quella dell’allenatore. Se D’Amico dovesse approdare a Milano, la pista che porta a Gasperini si farebbe calda. Due figure che condividono visione calcistica, metodo e una comprovata compatibilità lavorativa.
Il mese di maggio sarà decisivo: solo allora, con una direzione più chiara a livello dirigenziale, il club potrà affondare il colpo sull’allenatore. Ma se il presente è fatto di speculazioni, il futuro del Milan sembra già aver tracciato la sua direzione. E il nome di Gian Piero Gasperini risuona forte tra i corridoi di Casa Milan.
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