Il Milan esce sconfitto dalla trasferta di Napoli e lo fa nel modo peggiore possibile, mostrando ancora una volta tutti i suoi limiti. La squadra di Sergio Conceiçao è apparsa disorganizzata e mentalmente fragile, subendo fin da subito la pressione degli avversari e riuscendo a rialzarsi solo parzialmente nella ripresa. A fare notizia, però, non è solo la prestazione sottotono dei rossoneri, ma anche le scelte del tecnico portoghese e le innumerevoli problematiche che hanno preceduto il match.
Scelte forzate e decisioni discutibili
Al termine della partita, Conceiçao ha provato a spiegare ai microfoni di DAZN le motivazioni dietro la formazione iniziale, che ha destato più di qualche perplessità tra i tifosi. La presenza dal primo minuto di Joao Felix al posto di Rafael Leao è stata la più discussa, soprattutto considerando che il portoghese, finora, ha inciso ben poco con la maglia del Milan. Conceiçao ha rivelato che Leao non era nelle condizioni di partire titolare a causa di un fastidio alla coscia, problema emerso poche ore prima della gara. A complicare ulteriormente le cose ci si sono messi i guai fisici di Loftus-Cheek, finito in ospedale per un intervento chirurgico, e di Malick Thiaw, colpito da un virus intestinale.
“Non voglio trovare scuse, ma oggi è andato tutto storto”, ha ammesso l’allenatore rossonero. “Non abbiamo giocato i primi 20 minuti come ci eravamo preparati, ma nel secondo tempo la squadra ha reagito molto bene e avremmo meritato il pareggio”.
Joao Felix, il grande equivoco rossonero

Al di là dei problemi fisici della squadra, è la scelta di puntare su Joao Felix che ha fatto storcere il naso ai tifosi. L’ex Atletico Madrid, arrivato in prestito dal Chelsea, ha mostrato ancora una volta una prestazione deludente, confermando la sua discontinuità in campo. A parte un paio di fiammate contro Roma e Lecce, il talento portoghese non è mai riuscito a imporsi in rossonero. L’ennesima prova opaca contro il Napoli ha riacceso i dubbi sul valore effettivo del portoghese.
A peggiorare la situazione c’è il fatto che il futuro di Joao Felix sembra ormai lontano da Milano: secondo Jorge Mendes, il giocatore potrebbe trasferirsi al Galatasaray nella prossima stagione. Perché, allora, insistere su di lui anziché dare spazio a chi potrebbe rappresentare il futuro del Milan?
Il problema dei rigori e la fragilità mentale del Milan
Un altro tema caldo riguarda i calci di rigore: il Milan continua a sbagliarne troppi. Conceiçao ha dichiarato che i rigoristi designati sono tre, ma spesso la scelta è affidata al momento e alla fiducia tra i giocatori. “Pulisic ha voluto dare fiducia a un compagno in difficoltà, ma questo è un buon segnale di unità del gruppo”, ha spiegato il tecnico.
La fragilità mentale della squadra, evidente nei primi 20 minuti di gioco, è uno degli aspetti più critici. Il Milan ha reagito bene nel secondo tempo, creando diverse occasioni e dimostrando finalmente un po’ di grinta, ma i blackout iniziali continuano a compromettere l’andamento delle partite.
Quale futuro per il Milan di Conceiçao?
Dopo l’ennesimo passo falso in campionato, il Milan deve ora puntare tutto sulla Coppa Italia per sperare di mantenere l’accesso al calcio europeo. Il treno della Champions League sembra ormai un miraggio e la pressione sui giocatori rischia di aumentare ulteriormente.
Conceiçao è consapevole delle difficoltà e della necessità di trovare un equilibrio tra qualità tecnica e atteggiamento mentale: “Serve più coraggio, più voglia di lottare su ogni pallone. La squadra ha potenziale, ma dobbiamo lavorare ancora molto per esprimerlo al meglio”, ha concluso il tecnico.
La stagione del Milan, finora, è stata un’altalena di emozioni e risultati, e il prossimo futuro sembra incerto. Riuscirà Conceiçao a trovare la quadratura del cerchio o l’ennesima sconfitta al Maradona rappresenta il punto di non ritorno?