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Milan, Rafael Leao rischia di partire a prescindere dalla Champions League

Il Milan fa i conti in vista del prossimo mercato con il rischio di non poter contare sui proventi della Champions League: Rafael Leao può essere sacrificato?

Il Milan si avvia verso un finale di stagione cruciale, con la qualificazione alla prossima Champions League ancora in bilico e il rischio concreto di dover ripensare il proprio progetto sportivo. La squadra rossonera ha davanti a sé nove partite di campionato e una semifinale di Coppa Italia per ribaltare i pronostici e raggiungere l’obiettivo minimo stagionale: restare tra le grandi d’Europa. Ma se la missione dovesse fallire, le conseguenze sarebbero pesanti, sia sul piano sportivo che economico.

L’impatto economico dell’assenza dalla Champions

Da quattro anni il Milan partecipa alla Champions League, un torneo che garantisce entrate fondamentali per la stabilità finanziaria del club. L’assenza dalla massima competizione europea significherebbe un mancato introito di almeno 45-50 milioni di euro, senza contare i ricavi da botteghino e premi per i risultati. Sebbene il club abbia registrato due bilanci in utile e possa assorbire economicamente un anno fuori dalla Champions, la dirigenza potrebbe dover prendere decisioni drastiche sul mercato per mantenere i conti in ordine.

Le possibili cessioni: Rafael Leao il principale indiziato

In caso di mancata qualificazione, il Milan potrebbe sacrificare uno dei suoi big per finanziare la ricostruzione. Il nome più discusso è quello di Rafael Leao. Il portoghese, pur essendo legato al club fino al 2028, non ha vissuto la sua miglior stagione e il suo rapporto con i tifosi si è incrinato in più di un’occasione. Il suo alto ingaggio e il valore di mercato lo rendono il primo candidato a una cessione importante, con diversi top club europei pronti a farsi avanti.

Theo e Maignan: futuro incerto per i francesi

Oltre a Leao, anche Theo Hernandez e Mike Maignan potrebbero essere coinvolti nella rivoluzione estiva. Entrambi hanno contratti in scadenza nel 2026 e non hanno ancora rinnovato. Il portiere sembra vicino a un prolungamento da 5 milioni netti all’anno, ma gli ultimi errori e l’attesa del nuovo direttore sportivo stanno ritardando la firma. Più complicata la situazione di Theo, il cui valore di mercato è in calo rispetto ai 60-70 milioni di qualche mese fa, ma che potrebbe comunque garantire una plusvalenza importante in caso di cessione.

Non solo Rafael Leao, gli altri possibili partenti

Il Milan dovrà valutare anche altre situazioni spinose. Malick Thiaw è nel mirino del Bayer Leverkusen, mentre Fikayo Tomori potrebbe essere ceduto dopo essere stato utilizzato con parsimonia negli ultimi mesi. Anche Ruben Loftus-Cheek e Samu Chukwueze, complici infortuni e prestazioni altalenanti, potrebbero lasciare Milano se arrivassero offerte adeguate. Infine, Alessandro Florenzi difficilmente rinnoverà il suo contratto senza la qualificazione alle coppe europee.

La rivoluzione in panchina: Paratici e Conte in pole

Oltre al mercato, un’altra grande incognita riguarda la panchina. Fabio Paratici è il favorito per il ruolo di nuovo DS. Se la scelta dovesse ricadere sull’ex Tottenham, il nome più caldo per la guida tecnica sarebbe Antonio Conte. L’ex allenatore di Juventus e Inter ha già lavorato con Paratici a Torino e al Tottenham, ma per approdare al Milan dovrebbe prima risolvere la sua situazione contrattuale con il Napoli.

Se Conte dovesse risultare irraggiungibile, il piano B sarebbe Massimiliano Allegri, altro ex Juve con cui Paratici ha lavorato a lungo. Tuttavia, la scelta del nuovo ds potrebbe cambiare completamente le strategie per la panchina, aprendo scenari alternativi.

Un finale di stagione decisivo

I prossimi mesi diranno se il Milan riuscirà a centrare almeno uno degli obiettivi stagionali e a evitare una rivoluzione forzata. Senza la Champions, la dirigenza dovrà fare scelte dolorose sul mercato, mentre il cambio in panchina sembra ormai inevitabile. Il futuro del club rossonero passa da queste ultime partite: vincerle significherebbe mantenere stabilità e ambizioni, perderle potrebbe portare a un’estate di grandi cambiamenti.

Tags AC Milan
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