La stagione del Milan non ha rispettato le aspettative. Dopo le speranze di lottare per il titolo, la squadra rossonera si trova al nono posto in classifica, lontana dalla zona Champions League e con il rischio concreto di non partecipare alle competizioni europee nella stagione 2025-26. Una situazione che ha spinto l’amministratore delegato Giorgio Furlani a intervenire direttamente, cercando di infondere fiducia a squadra e allenatore, mentre si delinea già il futuro del club.
Il messaggio di Furlani: unità e orgoglio
Nella giornata di mercoledì, Furlani ha presenziato all’allenamento del Milan a Milanello, un gesto simbolico ma significativo per ribadire la vicinanza della dirigenza alla squadra in un momento critico. L’amministratore delegato ha avuto un colloquio con l’allenatore Sergio Conceiçao, trasmettendo un messaggio chiaro: il Milan deve lottare fino all’ultimo per garantirsi un posto in Europa. La qualificazione è fondamentale non solo per motivi sportivi, ma anche per visibilità e sostenibilità economica.
I numeri attuali sono impietosi: -17 dall’Inter capolista, -6 dal quarto posto, -5 dalla zona Europa League. La strada è in salita, ma ci sono ancora margini di manovra. Il Milan riparte dalla trasferta contro il Napoli e ha in programma un doppio derby di Coppa Italia contro l’Inter, che potrebbe garantire ai rossoneri un posto in Europa League in caso di vittoria del trofeo.
Una stagione di alti e bassi, ma al Milan chi comanda?
Il percorso del Milan è stato turbolento sin dall’inizio. Paulo Fonseca, scelto la scorsa estate per guidare il nuovo corso rossonero, è stato esonerato dopo appena 24 partite, con la squadra fuori dalla lotta per lo scudetto e dalla Champions League. Il suo sostituto, Conceiçao, ha subito vinto un trofeo, ma i risultati incostanti hanno mantenuto il Milan lontano dalle posizioni di vertice.
Anche Fabio Capello ha evidenziato le difficoltà del club, sottolineando la confusione interna e la mancanza di una chiara catena di comando. “Se l’allenatore scelto a inizio stagione non convince, se le strategie di mercato falliscono, dovrebbe esserci una figura dirigenziale responsabile delle scelte. Ma in casa rossonera non è ancora chiaro chi fa cosa”, ha dichiarato l’ex allenatore del Milan.
Le scelte di Furlani tra direttore sportivo e allenatore

Mentre la squadra cerca di concludere la stagione nel miglior modo possibile, la dirigenza sta già lavorando al futuro. La nomina del nuovo direttore sportivo sarà cruciale e, salvo sorprese, Fabio Paratici sembra essere il prescelto dopo un lungo colloquio con Furlani. La sua nomina avverrà probabilmente nella seconda metà di aprile e con essa si definirà anche il profilo del prossimo allenatore.
Attualmente, le candidature più accreditate sono quelle di Antonio Conte e Massimiliano Allegri. L’ex tecnico della Juventus è legato al Napoli fino al 2027, ma con Paratici al comando un tentativo potrebbe essere fatto. Allegri, invece, è il candidato preferito da Furlani, che lo vede come l’uomo giusto per riportare stabilità e risultati al Milan. Roberto De Zerbi è un’opzione affascinante, ma al momento resta un outsider.
Nonostante il difficile momento, Conceiçao spera ancora di essere confermato, soprattutto se riuscirà a raggiungere la zona Champions League. Tuttavia, la sua permanenza appare improbabile.
La partita a scacchi con Ibrahimovic
Un altro tema caldo riguarda il potere decisionale all’interno del club. Secondo le ultime indiscrezioni, c’è un braccio di ferro in corso tra Furlani e Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor di RedBird Capital. Lo svedese avrebbe voluto avere più voce in capitolo nella scelta del direttore sportivo, ma alla fine il controllo è rimasto saldamente nelle mani dell’amministratore delegato. Questo segnala una chiara volontà di Furlani di assumere il pieno comando delle operazioni strategiche del club.
Il Milan si trova a un bivio: da un lato c’è la necessità di concludere al meglio la stagione per garantirsi un posto nelle competizioni europee; dall’altro, si stanno già gettando le basi per il futuro, con una nuova struttura dirigenziale e un possibile cambio di guida tecnica. Furlani è l’uomo al centro di questa rivoluzione, e le sue scelte nelle prossime settimane saranno decisive per riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo.