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Palazzo Marino San Siro

San Siro, la Procura apre un fascicolo sulla vendita

Il futuro di San Siro e delle aree circostanti è finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Milano. È stato avviato un fascicolo conoscitivo per verificare se la vendita di San Siro possa aver comportato danni economici alle finanze pubbliche.

Occhi su San Siro

L’indagine, condotta dal pool che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione e coordinata dall’aggiunta Tiziana Siciliano, mira a fare luce sul processo di cessione e sulla valutazione del valore dell’area da parte delle istituzioni.

La proposta di vendita dello stadio, avanzata da Inter e Milan, era stata consegnata al Comune di Milano lo scorso 11 marzo in un dossier di circa 300 pagine. La transazione riguarda lo stadio Meazza e le aree circostanti, per un valore complessivo di 197 milioni di euro, cifra stabilita dall’Agenzia delle Entrate su richiesta del Comune. L’intento delle due società è quello di acquistare l’area per realizzare un nuovo impianto sportivo, mentre l’attuale stadio verrebbe ristrutturato per nuovi usi, prevalentemente culturali e sportivi.

Il progetto del nuovo stadio

Il piano che Inter e Milan hanno presentato prevede una spesa considerevole, circa un miliardo di euro, destinata alla costruzione di un nuovo stadio da 70.000 posti. Questo impianto sorgerà nel Parco dei Capitani e nell’area del parcheggio del Meazza. Non si tratterà solo di uno stadio, ma di un vero e proprio centro polifunzionale, che avrà un impatto significativo sulla zona circostante, migliorandone la vivibilità e incrementando le attività economiche e culturali.

In parallelo, lo stadio Meazza sopravvivverà, parzialmente ristrutturato per ospitare diverse attività, cercando di conciliare la modernità con la storicità dell’impianto. La proposta mira a creare una struttura moderna, capace di generare entrate e di valorizzare l’area di San Siro, già di per sé simbolo di Milano. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Le prossime tappe

Il progetto è ora in fase di valutazione da parte del Comune, che ha dato il via alla creazione di un Gruppo di Lavoro interdirezionale per esaminare i vari aspetti del piano. È stata anche indetta una Conferenza dei Servizi per una valutazione tecnica, mentre un avviso pubblico permetterà ad altri eventuali interessati di manifestare il proprio interesse per la riqualificazione dell’area.

Palazzo Marino ha fissato una chiara scadenza per il completamento di questa fase. La dichiarazione di interesse pubblico dovrà essere confermata entro il 30 giugno 2025. La stipula dell’atto di acquisto del Meazza e delle aree circostanti è entro il 31 luglio dello stesso anno. Questo percorso offrirà certezza sia alle due società che al Comune sulla futura destinazione dell’impianto.

L’indagine aperta dalla Procura di Milano potrebbe rallentare l’intero iter burocratico, sollevando nuove incertezze sul futuro di San Siro. Sebbene al momento non ci siano ipotesi di reato, la verifica su eventuali danni all’erario potrebbe portare a rallentamenti o modifiche al progetto iniziale.

La situazione potrebbe evolversi nei prossimi mesi, ma ciò che appare certo è che l’attuale stadio Meazza ha ormai i giorni contati, destinato a essere sostituito da una nuova e moderna infrastruttura sportiva. Il progetto, che rappresenta una sfida importante per la città di Milano, potrebbe riscrivere la storia del calcio in Lombardia, ma anche avere un impatto duraturo sul quartiere di San Siro.

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