Con la fine della stagione ormai vicina, il Milan è già proiettato al futuro. La decisione di Sergio Conceiçao di lasciare la panchina milanista dopo solo sei mesi ha messo in moto il processo di ricerca per il suo successore. Allegri pronto a subentrare
E, secondo quanto riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport, il nome che più di tutti sta circolando per il Diavolo è quello di Massimiliano Allegri. Un ritorno che risponde a una storia di successi e stabilità, ma che porta con sé anche sfide e aspettative elevate.
Allegri, un ritorno carico di speranze
Massimiliano Allegri non è un nome nuovo per il Milan. L’allenatore livornese ha già guidato i rossoneri dal 2010 al 2014, collezionando uno scudetto e garantendo la qualificazione alla Champions League ogni anno. Una delle caratteristiche principali del tecnico è infatti la sua capacità di garantire risultati e di mantenere la squadra sempre tra le prime posizioni in campionato, obiettivo principale anche per il Milan di oggi. La ricerca di un allenatore capace di consolidare la qualificazione in Champions League, competizione fondamentale per la crescita del club, sembra dunque indirizzata verso Allegri, uno che ha dimostrato di saper raggiungere costantemente questo traguardo, sia al Milan che alla Juventus.
Uno degli aspetti che più si apprezzano di Allegri è la sua abilità nel gestire spogliatoi con personalità forti. Durante la sua carriera, ha avuto a che fare con calciatori del calibro di Ibrahimovic, Nesta, Gattuso, Seedorf, Buffon, Chiellini, Bonucci e Cristiano Ronaldo, creando sempre un buon rapporto e riuscendo a tirar fuori il meglio da ognuno. Questo è stato uno dei punti deboli di Conceiçao, la cui esperienza milanista non è riuscita a costruire quella sinergia tra allenatore e leader che avrebbe potuto portare a risultati migliori. Allegri, con la sua esperienza e il suo approccio equilibrato, potrebbe rappresentare la figura giusta per riportare serenità.
Motivazione e solidità: le chiavi per Allegri
La voglia di tornare in panchina di Allegri è un altro elemento importante che potrebbe influire positivamente sulla sua nuova avventura al Milan. Dopo un anno di stop, il tecnico livornese sembra pronto a trasmettere la sua grinta e determinazione ai giocatori rossoneri, a partire da quelli più giovani come Leao, che deve ancora trovare una costanza nelle sue prestazioni. Allegri, inoltre, punta molto sulla solidità difensiva, e su questo aspetto si basa la sua filosofia di gioco. Giocatori come Malick Thiaw, Strahinja Pavlovic e Youssouf Fofana potrebbero essere profili ideali per il nuovo corso, mentre per il centrocampo e l’attacco, Reijnders e Pulisic rappresentano i nuovi leader su cui Allegri dovrà costruire il suo Milan.
Il silenzio di Ibrahimovic: una nuova fase
Nel frattempo, un altro protagonista del Milan, Zlatan Ibrahimovic, è stato al centro di numerosi interrogativi. L’attaccante svedese non era presente contro il Como e, secondo la versione ufficiale, ha contratto una brutta influenza. Tuttavia, il suo silenzio, sia sui social che nei colloqui prepartita, ha sollevato più di una curiosità tra i tifosi rossoneri. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
La sua ultima intervista risale al febbraio scorso, e da allora il suo nome è sparito dalle cronache. Seppur lontano dai riflettori, Ibra ha continuato a influenzare la squadra, come dimostrano i suoi incontri con Conceiçao e il suo impegno nella ricerca di un nuovo direttore sportivo. Tuttavia, dopo il coinvolgimento diretto di Giorgio Furlani nella questione, la sua presenza si è notevolmente affievolita.
La scelta di Allegri come futuro allenatore del Milan rappresenterebbe una rottura con il recente passato, ma anche un ritorno a quella stabilità e quella mentalità vincente che i tifosi rossoneri desiderano.