La ricerca del nuovo direttore sportivo del Milan entra nella sua fase decisiva. Fabio Paratici sembra essere il favorito per ricoprire il ruolo chiave all’interno dell’organigramma rossonero, con Igli Tare e Giovanni D’Amico come principali alternative. Mentre il club si prepara a una svolta, gli equilibri interni e la pressione della tifoseria rendono la scelta ancora più delicata.
Paratici in Vantaggio
Secondo quanto riportato da La Repubblica, il Milan sembra aver ristretto il campo dei candidati per la direzione sportiva e, al momento, Fabio Paratici appare il più quotato. L’ex dirigente di Juventus e Tottenham, nonostante la squalifica per il caso plusvalenze fino al 20 luglio, potrebbe iniziare con un ruolo da consulente esterno prima di assumere ufficialmente l’incarico. La sua esperienza tra Sampdoria, Juventus e Tottenham, unita alla capacità di individuare talenti di prospettiva e campioni affermati, lo rende una figura ideale per il Milan del futuro.
Paratici è stato avvistato recentemente a Milano, dove ha avuto un primo colloquio con l’amministratore delegato Giorgio Furlani. Quest’ultimo, impegnato in un viaggio a Dubai per incontrare gli sponsor del club come Puma, MSC e Konami – accordi che garantiscono al Milan oltre 70 milioni di euro a stagione – al suo ritorno in Italia si dedicherà a chiudere la partita per il nuovo ds.
Il ruolo di Ibrahimovic e le alternative
La decisione su chi guiderà il mercato rossonero ha visto anche l’influenza di Zlatan Ibrahimovic, da qualche tempo consulente della proprietà. Inizialmente, l’ex attaccante sembrava orientato su Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, ma nelle ultime settimane il suo ruolo nel casting sembra essersi ridimensionato. Questo ha portato Paratici in prima fila, con D’Amico, attuale ds dell’Atalanta, ancora in corsa ma meno accreditato.
Il Clima in Casa Milan
Mentre si discute del futuro assetto dirigenziale, il clima attorno al club resta teso. La curva Sud ha lasciato vuoti i seggiolini per i primi quindici minuti dell’ultima gara, ribadendo con cori il proprio dissenso nei confronti del proprietario Gerry Cardinale, sollecitandolo a vendere il club. Inoltre, l’influenza del fondo Elliott, che attraverso il maxiprestito del 2022 continua a esercitare una forte pressione finanziaria e di mercato, resta un fattore chiave nella gestione rossonera.
Le Prossime Mosse
Con il rientro di Furlani dall’estero, il Milan entrerà nel vivo della scelta per il nuovo ds. Se Paratici sarà confermato, inizierà a operare da Londra fino alla scadenza della sua squalifica, per poi prendere ufficialmente le redini del mercato rossonero. Il club si prepara a una svolta cruciale che determinerà il suo futuro sia a livello sportivo che gestionale.