Il futuro dello stadio San Siro e delle squadre di Milano sta prendendo forma. La Giunta del Comune ha approvato una delibera che avvia ufficialmente l’iter per valutare la proposta di acquisto dell’impianto presentata da Inter e Milan. Un passaggio fondamentale per il destino del Meazza e delle aree circostanti, con un valore stimato di 197 milioni di euro, secondo l’Agenzia delle Entrate.
L’iter amministrativo e le prossime tappe
Con l’approvazione della delibera, il Comune ha dato il via alla creazione di un Gruppo di Lavoro interdirezionale e all’apertura della Conferenza dei Servizi per valutare gli aspetti tecnici del progetto. Inoltre, è stato annunciato un avviso pubblico di almeno 30 giorni per raccogliere eventuali altre manifestazioni di interesse da parte di soggetti privati, interessati alla rigenerazione dell’area di San Siro. L’obiettivo è quello di sviluppare un piano di riqualificazione che migliori la qualità ambientale e garantisca nuove funzioni a supporto dello stadio.
Palazzo Marino ha stabilito anche una chiara tempistica: entro il 30 giugno si dovrà confermare la dichiarazione di interesse pubblico del progetto di Milan e Inter, mentre l’atto di acquisto dello stadio e delle aree circostanti dovrà essere stipulato entro il 31 luglio 2025. Questo percorso permetterà alle due società di avere finalmente una certezza sulla loro futura casa.
Un investimento da un miliardo di euro
Il piano presentato dai due club prevede un investimento di circa un miliardo di euro per la costruzione di un nuovo stadio da oltre 70 mila posti nel Parco dei Capitani e nel parcheggio attuale dell’impianto. Parallelamente, il Meazza verrebbe in parte demolito e in parte rifunzionalizzato per altre attività sportive e culturali. Un progetto ambizioso che mira a garantire un impianto moderno e all’avanguardia, capace di generare entrate continue e di valorizzare il quartiere.
Scaroni e Marotta: la visione dei club
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha evidenziato la complessità del processo, ricordando come il percorso per arrivare alla realizzazione del nuovo impianto sia stato lungo e tortuoso. “Abbiamo giocato a un interminabile gioco dell’oca, ma siamo tornati all’idea iniziale, segno che non era così irrealizzabile“, ha dichiarato durante l’evento “Infrastrutture e Sport: una ricchezza per il Paese”. Scaroni ha ribadito che la ristrutturazione di San Siro sarebbe logisticamente impossibile: “Pensate alla difficoltà di gestire un cantiere con due squadre che giocano ogni tre giorni davanti a 70mila persone“.
Dello stesso avviso è Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, che ha sottolineato il ruolo di Oaktree, attuale proprietà del club nerazzurro, nel sostenere il progetto. “Lo stadio è un asset strategico non solo dal punto di vista sportivo, ma anche economico. Le proprietà hanno capito che serve un impianto moderno per generare risorse“, ha spiegato Marotta, facendo riferimento anche ai problemi strutturali del Meazza, come la gestione del manto erboso.
L’impatto sulla città e le prospettive future
La costruzione di un nuovo stadio rappresenta un’opportunità non solo per Inter e Milan, ma per tutta la città di Milano. L’attuale San Siro, al di fuori degli eventi sportivi, resta un’area inutilizzata, mentre il nuovo impianto permetterebbe di rendere la zona un polo di attrazione tutto l’anno. Il sindaco di Milano ha espresso il suo sostegno al progetto, confermando che il Comune sta lavorando per accelerare il processo burocratico.
Nei prossimi mesi, la Conferenza dei Servizi sarà determinante per stabilire se il progetto rossonerazzurro rispetta i requisiti urbanistici e ambientali previsti. Nel frattempo, i club e i tifosi restano in attesa di sviluppi, con la speranza che questa volta il progetto possa finalmente diventare realtà.