Igli Tare sembra essere tornato in auge dopo una settimana di pole, secondo i giornali, per Paratici. Corsa a quattro anche per il futuro allenatore.
Mentre la stagione entra nella sua fase decisiva, il Milan si trova davanti a scelte cruciali per il proprio futuro. La pausa per le nazionali rappresenta un’opportunità per accelerare la pianificazione della prossima stagione, eppure la sensazione che emerge da Casa Milan è quella di un’attesa che si prolunga. L’amministratore delegato Giorgio Furlani, dopo aver ristabilito l’equilibrio di potere interno, si sta prendendo il suo tempo per selezionare due figure chiave: il nuovo direttore sportivo e l’allenatore che guiderà i rossoneri nella stagione 2025-26.
La ricerca del nuovo direttore sportivo: Tare e Paratici in prima fila

Il processo di selezione del direttore sportivo è ancora in corso, e i principali nomi sul tavolo sono quelli di Igli Tare e Fabio Paratici. Due profili diversi, accomunati da una lunga esperienza nel calcio italiano ma con filosofie di lavoro diametralmente opposte.
Igli Tare, storico dirigente della Lazio, ha costruito il proprio successo su operazioni intelligenti e su un’abilità particolare nel valorizzare talenti sottovalutati. Tra i suoi colpi più memorabili figurano Sergej Milinkovic-Savic, Ciro Immobile e Luis Alberto, acquistati a cifre contenute e trasformati in pilastri della squadra. La sua capacità di operare con budget limitati e di generare plusvalenze è un elemento che potrebbe affascinare la dirigenza milanista.
Dall’altro lato, Fabio Paratici ha costruito una carriera all’insegna delle grandi operazioni di mercato. Alla Juventus ha portato Cristiano Ronaldo, Matthijs de Ligt e Federico Chiesa, puntando su colpi di grande impatto economico. L’esperienza al Tottenham, invece, non ha portato gli stessi successi, con investimenti pesanti su giocatori come Richarlison e Cristian Romero che non hanno dato i risultati sperati.
L’allenatore: quattro nomi in corsa sia con Tare che con Paratici
Parallelamente alla scelta del direttore sportivo, il Milan dovrà decidere chi prenderà il posto di Sergio Conceição. I nomi più quotati restano Massimiliano Allegri, Vincenzo Italiano, Gian Piero Gasperini e Antonio Conte.
Allegri rappresenta una soluzione di esperienza e stabilità, un tecnico che conosce bene la Serie A e che ha già vinto con il Milan. Italiano è un allenatore emergente, capace di proporre un calcio offensivo e organizzato. Gasperini garantirebbe un’identità tattica ben definita, mentre Conte sarebbe la scelta più ambiziosa, con la sua capacità di costruire squadre vincenti nel breve periodo.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, sembra che – spinte mediatiche a parte – il nome di Allegri non sia in pole per la dirigenza del Milan che ora guarda con maggiore trasporto al profilo di Vincenzo Italiano. Tuttavia per la scelta del tecnico tutto dipenderà da chi sarà il prossimo Direttore sportivo.
Il ruolo di Furlani e la necessità di accelerare

Nonostante la necessità di definire rapidamente le linee guida per il futuro, Furlani sembra non avere fretta. L’amministratore delegato sarà impegnato nei prossimi giorni in incontri commerciali a Dubai, mentre recentemente è stato a New York per confrontarsi con il proprietario Gerry Cardinale. Il rischio, però, è che questa attesa prolungata complichi ulteriormente la programmazione per la prossima stagione, considerando che le decisioni dovrebbero essere prese tra marzo e aprile.
Il Milan, reduce da una stagione complicata, non può permettersi ulteriori passi falsi. Il tempo delle riflessioni sta per scadere: le scelte fatte nelle prossime settimane determineranno il futuro del club rossonero.