Nelle prossime settimane, il Milan si troverà di fronte a decisioni cruciali per il futuro del suo progetto sportivo. Tuttavia, l’amministratore delegato Giorgio Furlani sembra prendersi il suo tempo, nonostante l’importanza delle scelte da compiere. Con la pausa delle nazionali che offre una finestra di opportunità per pianificare il futuro, i rossoneri non sembrano intenzionati a imprimere un’accelerazione decisiva. Le priorità principali riguardano la scelta del nuovo direttore sportivo e del prossimo allenatore, che sostituirà Sergio Conceicao.
Un Processo Lento e un Mercato in Attesa
Mentre Zlatan Ibrahimovic e il proprietario Gerry Cardinale hanno già avviato colloqui esplorativi con Fabio Paratici e Igli Tare, il Milan sembra muoversi con estrema cautela. L’obiettivo è individuare il direttore sportivo che dovrà guidare la strategia tecnica e contribuire alla scelta dell’allenatore. Nel frattempo, Furlani è impegnato in incontri commerciali a Dubai e, almeno nei prossimi giorni, non sono previsti colloqui ufficiali con candidati per la ristrutturazione dirigenziale.
La stampa italiana ha spinto con forza i nomi di Paratici e Massimiliano Allegri, creando un flusso costante di notizie che sembrano orientare l’opinione pubblica verso una soluzione già scritta. Tuttavia, la realtà potrebbe essere ben diversa: il Milan non ha ancora preso una decisione definitiva e la ricerca di un direttore sportivo deve ancora entrare nel vivo.
Influenza Mediatica e Strategie Aziendali
La pressione esercitata dai media non è un aspetto secondario. Paratici e Allegri godono di un notevole potere nel mondo del calcio italiano, e il loro rapporto con alcuni giornali può contribuire a creare una narrazione favorevole al loro arrivo a Milano. Tuttavia, l’approccio di RedBird Capital è stato finora improntato alla sostenibilità economica e alla ricerca di soluzioni innovative piuttosto che a operazioni di alto profilo come quelle rappresentate dall’ex direttore sportivo della Juventus e dal tecnico livornese.
L’assunzione di figure di spicco con richieste economiche elevate potrebbe essere in contrasto con la filosofia del fondo americano, che predilige scelte più orientate alla valorizzazione dei talenti e al controllo dei costi. Per questo motivo, alternative come Markus Krösche (Eintracht Francoforte) e Thiago Scuro (AS Monaco) restano ipotesi credibili per la gestione tecnica del Milan, essendo dirigenti esperti nella scoperta e valorizzazione di giovani talenti.
La Scelta dell’Allenatore: Allegri, Italiano, Gasperini o Conte?
Sul fronte allenatore, quattro nomi dominano la scena: Massimiliano Allegri, Vincenzo Italiano, Gian Piero Gasperini e Antonio Conte. Se Allegri rappresenta una scelta di esperienza e solidità, Italiano e Gasperini incarnano un calcio più offensivo e propositivo, mentre Conte è sinonimo di leadership e immediatezza nei risultati. Tuttavia, senza un direttore sportivo già designato, appare prematuro parlare di un candidato già certo per la panchina rossonera.
L’orientamento della proprietà potrebbe essere cruciale: affidarsi a un tecnico con una visione europea, in linea con la filosofia di RedBird, o puntare su un allenatore già affermato in Serie A? Il dibattito è aperto e il Milan dovrà decidere in fretta per programmare con criterio la stagione 2025-26.
Il Rischio di un Deja Vu
Se da un lato la possibile nomina di Krösche o Scuro potrebbe rappresentare la continuità di una politica di mercato basata su investimenti mirati e giocatori emergenti, dall’altro potrebbe ripetere gli errori del recente passato. L’assenza di una guida forte e la mancanza di riferimenti chiari in campo hanno già penalizzato il Milan in questa stagione. Servono rinforzi di spessore e una strategia chiara per evitare di rimanere intrappolati in un limbo tecnico e dirigenziale.
L’attesa prolungata e le incertezze potrebbero rivelarsi dannose se il Milan non riuscirà a prendere decisioni rapide ed efficaci. Il rischio è quello di compromettere la pianificazione del mercato estivo, ritrovandosi a settembre con una squadra ancora da completare.
Lotta alla Champions ancora aperta?
Con i sei punti ottenuti contro Lecce e Como il Milan si ritrova di nuovo a sperare nel quarto posto che significherebbe Champions League. I rossoneri si trovano al momento a soli sei punti dalla quarta posizione, ma dietro ben sei squadre tutte in lotta per il medesimo obiettivo.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’eventuale qualificazione in Champions League permetterebbe al Milan di guadagnare di base 40 milioni di euro. Tuttavia per alcune squadre, tra cui il Diavolo, il miglior posizionamento nel ranking Uefa potrebbe far lievitare gli introiti fino a circa 60 milioni di euro.
La lotta per il quarto posto resta dunque ancora aperta? I bookmaker come SmartBettingGuide.com dicono di sì.
La pausa per le Nazionali arriva nel momento cruciale della stagione, proprio quando la lotta per il quarto posto in Serie A, valido per l’accesso alla prossima Champions League, si fa più serrata che mai. Sei squadre sono racchiuse in soli sei punti e il margine d’errore, da qui alla fine della stagione, si riduce drasticamente. Bologna, Juventus, Lazio, Roma, Fiorentina e Milan: tutte in corsa per un obiettivo che vale prestigio, gloria e ricchezza economica.
Bologna in Pole Position, Ma la strada è lunga
Attualmente, il Bologna occupa la quarta posizione con 53 punti, forte di una stagione al di sopra delle aspettative. La squadra di Thiago Motta ha mostrato compattezza e qualità, mettendo in difficoltà anche le big del campionato. Tuttavia, il calendario non è dei più semplici e ogni passo falso potrebbe costare caro.
Juventus: un calendario amico per uscire dalla crisi
Dopo un avvio di stagione da protagonista, la Juventus ha rallentato vistosamente, ma il calendario delle ultime giornate potrebbe rappresentare un vantaggio per i bianconeri. La squadra di Allegri dovrà ritrovare brillantezza e cinismo, elementi chiave per non vanificare il lavoro di mesi.
Roma e Fiorentina, le squadre più in forma
Secondo l’analisi della Gazzetta dello Sport, Roma e Fiorentina sono le squadre più in forma del momento. I giallorossi, rinvigoriti dalla gestione De Rossi, hanno ritrovato identità e compattezza, mentre la Viola di Italiano continua a mostrare un gioco efficace e risultati convincenti. Entrambe potrebbero rappresentare le vere mine vaganti nella corsa alla Champions.
Lazio e l’opzione Europa League
La Lazio di Sarri è un’incognita. I biancocelesti possono contare su un’arma in più: l’Europa League. Se dovessero riuscire ad arrivare in fondo alla competizione, vincerla significherebbe qualificarsi direttamente alla Champions, indipendentemente dal piazzamento in campionato. Un’opportunità da non sottovalutare.
Milan, il calendario è un nemico
La situazione più complessa è quella del Milan. I rossoneri, attualmente a 47 punti, sarebbero fuori dalla prossima Champions League. A preoccupare Pioli e i suoi giocatori è soprattutto il calendario, che li vedrà affrontare Napoli, Fiorentina, Atalanta, Bologna e Roma nelle ultime giornate. Finora, contro le prime otto della classifica, il Milan ha vinto una sola volta (nel derby d’andata contro l’Inter). Serve un cambio di marcia immediato per evitare un finale di stagione amaro.
Un altro aspetto chiave di questa volata finale è il numero degli scontri diretti ancora da disputare: ben nove. I bookmaker come SmartBettingGuide.com hanno già fissato le proprie quote. Questi incontri saranno veri e propri spartiacque, in cui ogni squadra potrà giocarsi le proprie carte per rimanere aggrappata al sogno Champions.
La sosta per le Nazionali è quindi l’ultima occasione per ricaricare le energie prima del rush finale. Al ritorno in campo, si ripartirà con un’unica certezza: nessuno può permettersi passi falsi.
Conclusioni: Un Milan in Bilico
Il Milan si trova davanti a un bivio. Da una parte, la voglia di tornare a una gestione più italiana con figure esperte del campionato, dall’altra la tentazione di proseguire su un percorso più internazionale, con un approccio basato sullo scouting e la sostenibilità finanziaria. La scelta del direttore sportivo e dell’allenatore sarà determinante per stabilire la direzione futura del club.
Le prossime settimane saranno decisive: Furlani ha la responsabilità di riportare il Milan sulla strada giusta, ma il tempo stringe. La programmazione della nuova stagione dovrebbe iniziare tra marzo e aprile, e ogni ritardo potrebbe costare caro. La speranza dei tifosi è che la società agisca con lucidità, senza farsi influenzare dalle pressioni esterne, ma con una visione chiara e ambiziosa.