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Milan, è puzzle a centrocampo: tra certezze, dubbi e il pezzo mancante

La stagione 2025-26 si avvicina e il Milan si prepara a prendere decisioni cruciali che influenzeranno non solo il futuro immediato, ma anche quello a lungo termine del club. Con il cambio imminente del direttore sportivo e la ricerca di un nuovo allenatore, la squadra dovrà affrontare una profonda analisi della propria rosa, con particolare attenzione al centrocampo, un reparto che necessita di definizioni precise per tornare ad essere competitivo ad alti livelli.

Il fulcro: Tijjani Reijnders

Se c’è un punto fermo su cui il Milan può costruire il futuro del proprio centrocampo, quello è Tijjani Reijnders. L’olandese sta vivendo una stagione straordinaria, con un bottino di 13 gol già a marzo, superando le aspettative e candidandosi a giocatore dell’anno per i rossoneri. Con la sua visione di gioco, abilità nel dribbling e istinto offensivo, Reijnders rappresenta la base su cui impostare il reparto. Il suo valore di mercato è schizzato oltre i 70 milioni di euro, ma il Milan ha blindato il suo talento con un rinnovo fino al 2030, garantendo stabilità e un punto di riferimento per il nuovo allenatore.

Warren Bondo: il pezzo più recente

Arrivato a gennaio come vice di Youssouf Fofana, Warren Bondo ha avuto un impatto ancora limitato a causa di infortuni e delle scelte tecniche di Sérgio Conceição. Tuttavia, nelle ultime partite ha iniziato a ritagliarsi spazio e ha ancora tempo per dimostrare il suo valore. Il suo futuro dipenderà molto dalla scelta dell’allenatore e dal sistema tattico che verrà adottato: in un centrocampo a tre potrebbe svilupparsi come mezzala, mentre in un doppio perno potrebbe diventare un mediano solido accanto a un compagno più tecnico.

Youssouf Fofana: il pezzo misterioso

L’ex Monaco era stato acquistato con grandi aspettative per dare equilibrio al centrocampo e favorire il passaggio al 4-3-3. Sotto Paulo Fonseca era un punto fermo, ma con Conceição ha visto ridursi il minutaggio. Fofana resta un elemento prezioso per il Milan, ma bisognerà capire in che ruolo potrà esprimere al meglio le sue qualità. Sarà un box-to-box come in Ligue 1 o verrà impiegato come mediano più fisico? Il mercato e il nuovo allenatore saranno determinanti nel chiarire la sua collocazione.

Yunus Musah: il pezzo che non si adatta bene

Musah ha vissuto una stagione altalenante, senza trovare un ruolo fisso. Pur avendo giocato in più posizioni, la sua crescita sembra essersi arrestata e le sue prestazioni sono spesso state sotto le aspettative, come dimostrato dall’ultima partita contro il Como, accolta con fischi dal pubblico. Il Milan deve decidere se puntare ancora su di lui o cedere alla tentazione di una cessione, magari in Premier League, per reinvestire su un profilo più adatto alle necessità della squadra.

Ruben Loftus-Cheek: il pezzo rotto

AC Milan’s English midfielder #08 Ruben Loftus-Cheek (R) vies with Venezia FC Italian forward #11 Gaetano Ristanio during the Italian Serie A football match between AC Milan and Venezia FC at the San Siro Stadium in Milan, on September 14, 2024. (Photo by Gabriel BOUYS / AFP) (Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Loftus-Cheek ha dimostrato di poter essere un giocatore chiave, ma la sua carriera è sempre stata condizionata dagli infortuni. Dopo un lungo stop, è tornato in campo, ma il Milan potrebbe non essere più disposto ad aspettare la sua completa ripresa. Se arriverà l’offerta giusta, il club potrebbe decidere di separarsi da lui per liberare spazio salariale e investire su un centrocampista più affidabile fisicamente.

Il pezzo mancante: il numero 6

Il Milan ha ancora una lacuna evidente nel centrocampo: un vero mediano capace di proteggere la difesa e recuperare palloni. L’assenza di un giocatore con queste caratteristiche è costata cara ai rossoneri nelle ultime stagioni, portando a fragilità difensive e difficoltà nel controllo del gioco. Tra i profili seguiti ci sono Morten Frendrup del Genoa, Samuele Ricci del Torino e Florentino Luís del Benfica. Un innesto in questo ruolo permetterebbe a Reijnders di giocare più vicino alla porta e a Fofana/Bondo di esprimersi meglio nei movimenti box-to-box.

Conclusione

Il centrocampo del Milan non è un progetto da rifondare completamente, ma necessita di correzioni mirate. Il club ha già tre certezze su cui costruire (Reijnders, Fofana e Bondo), mentre su Musah e Loftus-Cheek verranno fatte valutazioni di mercato. L’acquisto di un mediano forte fisicamente e tatticamente rappresenta la priorità per completare il reparto e dare equilibrio alla squadra. Sarà compito del nuovo direttore sportivo e del futuro allenatore trovare il pezzo finale del puzzle per trasformare il Milan in una squadra pronta a competere ai massimi livelli.

Tags AC Milan
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