L’arrivo di Santiago Gimenez al Milan lo scorso gennaio era stato accolto con entusiasmo e grandi aspettative. Il messicano, protagonista di stagioni brillanti con il Feyenoord, sembrava essere la risposta ai problemi offensivi dei rossoneri. Tuttavia, l’impatto con la Serie A non è stato immediato, e il giovane attaccante si trova ora a dover affrontare un periodo di adattamento più complicato del previsto.
Un inserimento tutt’altro che semplice per Santiago Gimenez
Arrivare a metà stagione in un campionato tatticamente complesso come la Serie A è una sfida che pochi attaccanti riescono a superare con successo. Gimenez sta faticando a trovare la sua dimensione nel Milan, come dimostrano i numeri non esaltanti raccolti finora. Nonostante l’impegno costante negli allenamenti, come sottolineato dall’allenatore Sergio Conceicao, il messicano non ha ancora espresso al meglio il suo potenziale. “Sta lavorando duro, in settimana lo vedo molto concentrato su tutte le cose che facciamo con lui e gli altri attaccanti. Non è un periodo facile qui in Italia, con squadre organizzate a livello difensivo: serve un periodo normale di adattamento”, ha dichiarato il tecnico dopo l’ultima partita.

Gimenez: i numeri non mentono, ma non condannano
Il confronto tra Gimenez e altri attaccanti della Serie A dimostra come il suo inserimento sia ancora in fase di rodaggio. Nell’ultima sfida contro il Como, per esempio, l’attaccante rossonero ha disputato 68 minuti senza trovare la via del gol, collezionando 18 tocchi di palla e vincendo solo 2 duelli su 7. Un paragone interessante è stato fatto con Tammy Abraham, anch’egli criticato in questa stagione, ma capace di fornire un assist decisivo in soli 29 minuti di gioco.
Questi dati, tuttavia, non devono far pensare che l’investimento del Milan sia stato un errore. Il talento di Gimenez è indiscutibile e, con il giusto tempo e una preparazione adeguata, può diventare un elemento chiave per la squadra.
L’importanza della programmazione
L’acquisto di un attaccante di valore a gennaio è sempre un rischio. Molti ritengono che il Milan avrebbe dovuto puntare su Gimenez per sopperire all’errore di aver acquistato Alvaro Morata in estate. Tuttavia il passato è passato e ora il messicano deve recuperare il terreno perduto.
Nonostante le difficoltà, alcuni segnali positivi ci sono stati. Gimenez ha dimostrato sprazzi delle sue qualità, anche se ancora con troppa discontinuità. Se riuscirà a integrarsi meglio nei meccanismi della squadra, il Milan potrà contare su un attaccante di alto livello per il futuro.
Le certezze di Reijnders e Pulisic

Se l’attacco rossonero ha ancora bisogno di assestarsi, il Milan può invece contare su due pilastri inamovibili: Tijjani Reijnders e Christian Pulisic. Entrambi si sono dimostrati determinanti per la stagione rossonera, portando un contributo costante in termini di prestazioni e numeri.
Reijnders ha siglato un gol e fornito un assist nell’ultima gara, confermandosi uno dei migliori acquisti della gestione recente. Il suo rinnovo fino al 2030 è una chiara dimostrazione della fiducia che il club ripone in lui. Pulisic, dal canto suo, ha già raggiunto quota 15 gol in stagione, eguagliando il suo record personale. Il Milan ha bisogno della sua classe e della sua incisività, e il rinnovo del suo contratto è una priorità per il club.
Costruire il futuro
Il Milan ha trovato stabilità in alcuni reparti, ma il lavoro di costruzione della squadra non è ancora terminato. L’attacco ha bisogno di certezze e Gimenez deve diventare una di queste. Il tempo è dalla sua parte, ma la pressione di San Siro non concede troppi margini di errore. I prossimi mesi saranno decisivi per il messicano: dovrà dimostrare di essere il bomber che il Milan aspettava.