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Milan, tra RedBird ed Elliott: il club chiarisce i rapporti di forza con un comunicato

La Repubblica parla di forte ingerenza di Elliott nelle decisioni strategiche del Milan, il club ha fatto chiarezza con una nota pubblicata sul quotidiano romano.

L’AC Milan ha pubblicato questa mattina sui principali quotidiani una dichiarazione ufficiale per chiarire il rapporto tra RedBird Capital ed Elliott Management. La precisazione arriva dopo che La Repubblica aveva sollevato dubbi sulla reale influenza che l’ex proprietario del club eserciterebbe ancora sulle decisioni societarie, nonostante la cessione avvenuta nel 2022.

Il passaggio di proprietà e il maxi-prestito

Quando RedBird Capital, fondo guidato da Gerry Cardinale, acquisì il Milan da Elliott Management nel 2022, l’operazione fu strutturata in modo particolare. Per l’acquisizione del Milan Red Bird ha versato solo 650 milioni dei complessivi 1,2 miliardi. Per i restanti 550 milioni Elliott ha concesso al fondo di Cardinale un “prestito venditore” con un tasso d’interesse del 7%.

La scadenza del rimborso era stata inizialmente fissata per agosto 2025, alimentando speculazioni sulla capacità di Cardinale di onorare l’impegno e sull’eventuale influenza che Elliott potesse ancora esercitare all’interno del club. Tuttavia, a dicembre 2024 è stato annunciato che il prestito è stato rifinanziato, spostando la scadenza al 2028. Questa manovra concede maggiore respiro a RedBird, che potrà esplorare nuove soluzioni finanziarie, anche coinvolgendo ulteriori investitori.

Le tensioni e i dubbi sollevati da La Repubblica sulla proprietà del Milan

Negli ultimi mesi, il clima attorno al Milan è diventato più teso. La Curva Sud ha manifestato apertamente il proprio dissenso, rimanendo in silenzio nei primi quindici minuti di alcune partite e chiedendo esplicitamente la cessione del club da parte di Cardinale. A pesare sul dibattito è anche l’assenza prolungata del patron di RedBird da San Siro: Cardinale non si fa vedere allo stadio dallo scorso settembre.

Un altro elemento di discussione riguarda la governance del nuovo stadio. Secondo quanto riportato da La Repubblica, nel consiglio di amministrazione della società incaricata del progetto non figurano uomini di RedBird, nonostante il fondo abbia competenze specifiche in materia. Al contrario, tra i membri del CdA compare Stefano Cocirio, Chief Financial Officer del Milan e con un passato lavorativo in Elliott, alimentando i sospetti di una continua influenza dell’ex proprietario sulle scelte strategiche.

La precisazione ufficiale del Milan

Di fronte a queste insinuazioni, il Milan ha diffuso una nota ufficiale sulle pagine de La Repubblica con l’obiettivo di fare chiarezza. La società ha evidenziato alcuni punti chiave:

  • Riduzione del debito: RedBird ha ridotto l’importo principale del prestito con Elliott a 489 milioni di euro, confermando il ruolo di Elliott come puro prestatore. La presenza dell’ex proprietario nel consiglio di amministrazione del club è limitata a due membri su dodici.
  • Il ruolo di MI-Stadio: La società che gestisce le attività di San Siro, MI-Stadio, non è coinvolta nel progetto del nuovo stadio del Milan e dell’Inter. Il consiglio di amministrazione di MI-Stadio è composto da tre membri: Francesco Ferrini (presidente, indipendente), Massimiliano Catanese (Co-AD, rappresentante dell’Inter) e Stefano Cocirio (Co-AD, rappresentante del Milan).
  • Il ruolo di Cocirio: Il club ha specificato che Cocirio, prima di entrare a far parte del Milan come CFO, ha interrotto ogni rapporto con Elliott, con cui aveva collaborato per oltre sette anni.

Nel frattempo, la tifoseria resta vigile e critica, chiedendo maggiore chiarezza e trasparenza sulla direzione futura del club soprattutto in ambito sportivo. Il cammino del Milan, dentro e fuori dal campo, resta sotto stretta osservazione.

Tags AC Milan
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