Il Milan si prepara ad affrontare un periodo cruciale della stagione con un calendario decisamente impegnativo che, sebbene offra ancora opportunità, complica ulteriormente la lotta per il quarto posto e la qualificazione alla Champions League. Partendo dalle prossime partite, il cammino dei rossoneri si preannuncia arduo e pieno di ostacoli.
Napoli e Inter all’orizzonte
Il 30 marzo, il Milan affronterà il Napoli in Serie A in una sfida difficile contro una delle squadre più in forma del campionato. Questo incontro sarà fondamentale per rimanere in corsa per la qualificazione in Europa, soprattutto dopo le recenti difficoltà. Tuttavia, il vero test arriverà subito dopo, con il doppio confronto con l’Inter in Coppa Italia: il 2 e il 23 aprile, in quello che sarà un confronto diretto molto impegnativo per i rossoneri. Entrambe le partite contro i nerazzurri saranno decisive non solo per la corsa al trofeo, ma anche per la spinta mentale che una qualificazione alla finale potrebbe dare alla squadra.
Tre partite decisive
Nel mese di aprile, il Milan si troverà a giocare contro squadre come Fiorentina (5 aprile), Udinese (11 aprile) e Atalanta (20 aprile). Il calendario di certo non aiuta, anche perché tradizionalmente queste tre squadre hanno spesso fatto soffrire i rossoneri. La Dea viene da una goleada alla Juventus che ha lasciato il segno, mentre la Viola potrebbe tentare la risalita proprio per soffiare un posto in Europa League al Milan. Si può addirittura dire che queste tre sfide, con tutta probabilità, decreteranno le qualificate nelle competizioni europee della prossima stagione.
Successivamente, il Milan affronterà Venezia (27 aprile) e Genoa (4 maggio). Questi sono incontri in cui i rossoneri dovranno cercare di fare bottino pieno, ma senza sottovalutare le insidie che una stagione complicata può comportare.
Il mese di maggio vedrà il Milan affrontare Bologna (11 maggio), Roma (18 maggio) e Monza (25 maggio). La sfida contro la Roma sarà particolarmente importante, considerando che si tratta di un concorrente diretta per la qualificazione in Europa. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Guardando al calendario e alla situazione attuale, il quarto posto e la qualificazione alla Champions League sembrano un obiettivo difficile da raggiungere. Le lacune evidenti in questo Milan, come la mancanza di continuità, la fragilità in difesa e la scarsa incisività in attacco, sono fattori che pesano notevolmente. La squadra non ha mai mostrato una solidità tale da poter competere con costanza contro le formazioni di alta classifica, come Inter, Napoli e Atalanta. Inoltre, la mentalità non sempre da grande squadra e la gestione poco brillante delle partite cruciali sono elementi che rendono difficile sperare in una rimonta verso il quarto posto.
Il calendario, poi, non è affatto favorevole: i rossoneri dovranno affrontare i derby, due squadre come Fiorentina e Atalanta, che sono pericolose, e una serie di scontri diretti che potrebbero rivelarsi decisivi per la qualificazione europea. È difficile immaginare un finale di stagione da protagonista, considerando anche la qualità di gioco che il Milan ha espresso fino ad ora. LEGGI QUI: Le parole di Conceicao sul futuro
Responsabilità della società
A questo punto, l’obiettivo più realistico sembra essere la qualificazione in Europa League, che tuttavia non rispecchierebbe le aspettative iniziali della società. Una qualificazione che, sebbene prestigiosa, non porterebbe nemmeno lontanamente gli stessi benefici economici e sportivi della Champions League. Per il Milan, una stagione senza la qualificazione alla Champions sarebbe un fallimento, soprattutto dopo le promesse fatte in estate. La società aveva parlato di ambizioni ben più alte, e arrivare solo in Europa League non sarebbe certo il traguardo sperato.
Nonostante gli errori sul campo, la dirigenza rossonera, tra cui Cardinale, Furlani, Ibrahimovic e Scaroni, non può scaricare interamente la responsabilità sulle spalle dell’allenatore. Il progetto e le scelte fatte in estate, dal mercato alle scelte tecniche, hanno influito in modo decisivo sulle difficoltà attuali. Il Milan si trova ora a dover fare i conti con una squadra che non riesce a raggiungere i risultati auspicati, e questo è un chiaro riflesso di una gestione che non ha saputo rinforzare adeguatamente la rosa.