Rafael Leao potrebbe rivestire un ruolo diverso e più centrale con Massimiliano Allegri in panchina. Il livornese lo stima molto e sa come valorizzare i Top.
Rafael Leao continua a essere uno dei temi più dibattuti in casa Milan. L’attaccante portoghese, il giocatore più talentuoso e pagato della rosa rossonera, ha vissuto una stagione 2024-25 tra alti e bassi, senza riuscire a esprimere appieno il suo enorme potenziale. Dopo l’addio di Stefano Pioli, che più di ogni altro ha saputo valorizzarlo, il suo rendimento è calato con Paulo Fonseca e Sergio Conceição. Ora si guarda al futuro e il nome di Massimiliano Allegri potrebbe rappresentare la svolta decisiva per la consacrazione del portoghese.
Un talento da sbloccare definitivamente
Nonostante i suoi numeri discreti (10 gol e 9 assist), la stagione di Leao è stata caratterizzata da un curioso paradosso: il portoghese ha avuto un impatto molto più incisivo quando è partito dalla panchina. Con soli 315 minuti giocati da subentrante, ha segnato tre reti e fornito tre assist, con una media di un contributo ogni 52 minuti. Da titolare, invece, il suo apporto offensivo è stato molto meno efficace, con un gol o un assist ogni 183 minuti. Una tendenza che evidenzia la difficoltà di Leao nel gestire i ritmi della partita sin dal primo minuto e sfruttare gli spazi chiusi.
Rafael Leao: Allegri è un tecnico che potrebbe esaltarlo

L’eventuale arrivo di Massimiliano Allegri potrebbe cambiare le carte in tavola. Il tecnico livornese, noto per la sua capacità di adattarsi ai giocatori a disposizione e massimizzare il loro rendimento, ha già espresso in passato grande stima per Leao. “È un giocatore eccezionale e molto moderno”, aveva dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera nel 2022.
Allegri ha sempre trovato soluzioni tattiche per valorizzare i propri attaccanti, anche accettando alcuni compromessi difensivi. Un esempio evidente è stato il lavoro richiesto a giocatori come Mandzukic, Matuidi e Bernardeschi per coprire le mancanze difensive di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Potrebbe adottare una strategia simile con Leao, lasciandogli maggiore libertà offensiva e chiedendo ad altri interpreti di compensarne il lavoro senza palla.
Rafael Leao resterà al Milan?
La questione del futuro di Leao si lega anche alla strategia del club. Con una clausola rescissoria da 175 milioni di euro e un ingaggio da 5 milioni di euro netti più 2 di bonus, il Milan potrebbe essere tentato da offerte importanti, soprattutto se decidesse di avviare un processo di ricostruzione della rosa. Tuttavia, con Allegri in panchina, il portoghese potrebbe essere considerato un perno del progetto e non più un possibile sacrificabile sul mercato. L’interesse del Chelsea resta vivo, ma con un allenatore che punta su di lui, Leao potrebbe essere convinto a rimanere per diventare il simbolo del nuovo Milan.
Maignan, un rinnovo ancora in bilico

Un altro tema caldo in casa Milan riguarda il futuro di Mike Maignan. Il portiere francese ha un accordo verbale con il club per il rinnovo fino al 2028, con un ingaggio di 5 milioni più bonus, ma la firma tarda ad arrivare. Il Milan, infatti, sta riflettendo sulle prestazioni del portiere, che in questa stagione sono state altalenanti, pur essendo finalmente libero da infortuni.
Secondo l’esperto di mercato Matteo Moretto, la dirigenza rossonera sta valutando se il rinnovo sia la scelta giusta prima di procedere ufficialmente con la firma. Un’attesa che lascia aperta la porta a possibili scenari alternativi e che potrebbe influire anche sulle strategie future del club.
Il Milan verso una nuova era?
Il futuro del Milan dipenderà dalle scelte che verranno fatte nei prossimi mesi. Se Allegri dovesse realmente approdare sulla panchina rossonera, il suo obiettivo sarebbe chiaro: valorizzare al massimo Rafael Leao e renderlo finalmente un top player a livello mondiale. Al contempo, la dirigenza dovrà sciogliere i nodi legati ai rinnovi e al mercato, per costruire una squadra competitiva e ambiziosa. Il destino di Leao e Maignan potrebbe essere legato più di quanto si pensi, in un Milan che cerca la sua nuova identità.