Massimiliano Allegri freme all’idea di poter tornare ad allenare dopo il lungo periodo trascorso da disoccupato. Il tecnico brama la panchina del Milan.
Il Milan si avvicina a un periodo cruciale, in cui dovranno essere prese decisioni fondamentali per il futuro del club. La dirigenza rossonera si trova di fronte a una scelta strategica che potrebbe ridefinire la direzione del progetto sportivo: continuare con l’approccio “europeo” degli ultimi anni o tornare a una gestione più vicina alla tradizione del calcio italiano.
Due profili da Scudetto del bilancio: Krosche e Thiago Scuro
L’attuale direttore tecnico Geoffrey Moncada ha portato avanti una filosofia basata sulla scoperta di talenti a livello internazionale, puntando su profili giovani e su giocatori acquistati da campionati esteri. Questo modello ha garantito al Milan una certa sostenibilità economica, ma non sempre ha prodotto i risultati desiderati sul campo.
Negli ultimi giorni sono emersi due nomi di spicco per la riorganizzazione della dirigenza: Markus Krösche, attuale direttore sportivo dell’Eintracht Francoforte, e Thiago Scuro, in forza all’AS Monaco. Entrambi i dirigenti si sono distinti per la loro capacità di valorizzare talenti e generare profitti attraverso un’attenta gestione del mercato.
Krösche si è fatto un nome grazie al suo lavoro nello scouting e nella gestione sportiva, prima con il Lipsia e poi con l’Eintracht. Ha scoperto e valorizzato giocatori come Dani Olmo, Christopher Nkunku e Randal Kolo Muani, garantendo plusvalenze importanti ai club in cui ha operato. Simile il percorso di Scuro, che ha gestito con successo il Red Bull Bragantino e poi il Monaco, puntando su giovani di talento con un approccio sostenibile e orientato al lungo termine.
Se il Milan dovesse scegliere uno di questi profili, confermerebbe la volontà della proprietà RedBird di continuare sulla strada dell’internazionalizzazione e della sostenibilità finanziaria, a scapito di un’immediata competitività sul campo.

Il ritorno all’italianità: l’opzione Allegri-Paratici
Dall’altro lato, sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di un ritorno a una gestione più tradizionale, con dirigenti e tecnici che conoscono a fondo il calcio italiano. In questo senso, i nomi di Massimiliano Allegri e Fabio Paratici sono quelli più caldi.
Allegri, reduce dalla sua seconda esperienza alla Juventus, sarebbe pronto a rimettersi in gioco con una nuova sfida. Il tecnico livornese ha rifiutato offerte dall’Arabia Saudita e dal calcio inglese, manifestando il desiderio di allenare ancora in Serie A. La sua esperienza, unita alla capacità di gestire squadre di alto livello, potrebbe essere la chiave per ridare stabilità al Milan.
Accanto a lui potrebbe tornare Fabio Paratici, dirigente con una vasta esperienza in Italia e all’estero. Dopo aver costruito squadre vincenti alla Juventus e al Tottenham, il manager sarebbe l’uomo ideale per riportare il Milan ai vertici del campionato italiano. La sua rete di contatti e la conoscenza della Serie A potrebbero garantire un mercato mirato, con pochi innesti strategici in grado di fare la differenza.
Allegri è già indiavolato
Dopo l’addio alla Juventus nel 2019, Allegri è rimasto fermo per due anni, sfruttando il tempo per aggiornarsi e studiare le nuove tendenze del calcio moderno. Il ritorno a Torino nel 2021 non ha però prodotto i risultati sperati, nonostante la conquista della Coppa Italia. Una stagione tra alti e bassi ha portato alla fine anticipata del rapporto con il club bianconero, lasciando Allegri di nuovo alla finestra in attesa della giusta opportunità.
Nei mesi successivi, l’ex tecnico bianconero ha valutato diverse offerte, tra cui una proposta allettante dall’Al-Ahli, rifiutata perché il suo obiettivo principale resta quello di guidare una squadra di primo livello in Europa, preferibilmente in Italia. Progetti come quelli della Roma e del West Ham sono stati presi in considerazione, ma senza sviluppi concreti.
Il Milan pensa al ritorno di Allegri
In questo scenario, il Milan potrebbe essere il club giusto per il rilancio di Allegri. I rossoneri sono reduci da una stagione difficile e stanno cercando un nuovo allenatore in grado di riportare stabilità e competitività alla squadra. Secondo le ultime indiscrezioni, il profilo dell’ex tecnico juventino sarebbe uno dei più apprezzati dalla dirigenza di via Aldo Rossi.
Le motivazioni dietro questa scelta sarebbero molteplici. Innanzitutto, Allegri è un allenatore esperto, capace di gestire gruppi di alto livello e abituato alla pressione di guidare squadre di vertice. La sua voglia di rivalsa, dopo le difficoltà incontrate alla Juventus, potrebbe rappresentare un’ulteriore spinta per affrontare una nuova avventura con entusiasmo e determinazione.
Perché il Milan può essere la scelta giusta
L’ipotesi di un ritorno di Allegri al Milan trova sostegno in diversi fattori. Il primo è la qualità della rosa rossonera, che pur necessitando di qualche innesto nel mercato estivo, è già solida e competitiva. L’ex tecnico juventino non si troverebbe dunque a dover rivoluzionare la squadra, ma piuttosto a valorizzare al meglio i giocatori a disposizione.
Un altro elemento chiave è la stabilità economica del club. Rispetto alla Juventus, che negli ultimi anni ha affrontato non poche difficoltà finanziarie, il Milan si trova in una situazione più equilibrata, il che consentirebbe ad Allegri di lavorare con maggiore serenità, senza dover affrontare problematiche legate alla gestione del bilancio o alla sostenibilità degli investimenti.
Infine, c’è un aspetto che non va sottovalutato: Allegri conosce bene il Milan. L’esperienza vissuta tra il 2010 e il 2014, culminata con la vittoria dello Scudetto nel 2011, gli ha permesso di assimilare la cultura del club e di comprendere le dinamiche dell’ambiente rossonero. Un vantaggio non da poco, che potrebbe facilitare il suo eventuale ritorno e ridurre i tempi di adattamento.
La scelta che cambierà il futuro
Il Milan si trova davanti a una decisione che definirà il suo futuro per gli anni a venire. Da una parte, la scelta di dirigenti come Krösche o Scuro consoliderebbe la strategia europea di RedBird, con un focus sulla valorizzazione dei giovani e sulla sostenibilità finanziaria. Dall’altra, l’accoppiata Allegri-Paratici garantirebbe una gestione più orientata ai risultati immediati, con un ritorno alle radici italiane del club.
Con la seconda stella nel mirino e una tifoseria che chiede un progetto solido e vincente, il Milan non può permettersi errori. La prossima stagione sarà decisiva e la scelta della dirigenza e dell’allenatore sarà il primo passo per riportare il club ai fasti del passato.