Milan, prove di disgelo tra Furlani e Ibrahimovic: la ristrutturazione entra nel vivo

Dopo settimane di tensione e indiscrezioni su una lotta interna ai vertici del Milan, i rapporti tra Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic sembrano mostrare segnali di miglioramento. Una notizia che arriva in un momento cruciale per il club rossonero, alle prese con una riorganizzazione interna necessaria dopo una stagione deludente sotto ogni punto di vista.

Una convivenza difficile

Le voci di uno scontro aperto tra il CEO rossonero e l’ex fuoriclasse svedese si erano fatte insistenti, con alcuni report che parlavano di una dirigenza profondamente divisa. Tuttavia, negli ultimi giorni sembra che le parti stiano cercando un compromesso per il bene del club. Furlani ha recentemente viaggiato negli Stati Uniti per incontrare Gerry Cardinale, proprietario del Milan attraverso RedBird Capital, con l’obiettivo di delineare le strategie future. Il nodo principale resta la gestione della parte sportiva, con il CEO che ha ottenuto il via libera per avere maggiore autonomia nelle decisioni operative.

Nuovo Milan: Ibrahimovic sarà ridimensionato?

Nonostante questo, Ibrahimovic non è stato del tutto escluso dai giochi. Il suo ruolo potrebbe essere riformulato, riducendo l’influenza sulle scelte tecniche e dirigenziali, ma mantenendo il suo status di uomo di fiducia di Cardinale. Zlatan, d’altra parte, non sembra intenzionato a essere un semplice spettatore e vuole evitare di diventare un parafulmine mediatico per le decisioni della società. Per questo motivo, il suo coinvolgimento potrebbe essere più mirato e meno esposto pubblicamente.

La scelta del direttore sportivo

Uno dei dossier più urgenti sul tavolo riguarda la nomina del nuovo direttore sportivo, una figura chiave per la prossima stagione. Il recente viaggio di Furlani in America ha confermato il suo ruolo centrale in questa decisione, ma anche Ibrahimovic avrà voce in capitolo. Negli incontri londinesi delle scorse settimane, infatti, erano stati valutati diversi profili, tra cui Fabio Paratici, Andrea Berta e Igli Tare.

Negli ultimi giorni, però, sembra che il nome di Tare sia in calo nelle preferenze della dirigenza. Furlani appare più orientato verso Fabio Paratici, figura con maggiore esperienza nella gestione di top club, ma nelle ultime ore è emersa anche la candidatura di Tony D’Amico. L’attuale direttore sportivo dell’Atalanta è considerato un profilo interessante per la sua capacità di valorizzare talenti e costruire squadre competitive con budget contenuti.

Strategie per il futuro del Milan

Oltre alla questione del direttore sportivo, il Milan dovrà decidere il nome del nuovo allenatore, dopo il fallimento di Sergio Conceição. Anche in questo caso, Furlani è al lavoro su più fronti, consapevole che non può permettersi passi falsi. Nei prossimi giorni sono previsti incontri con vari candidati, e l’idea generale è quella di puntare su un profilo che conosca bene il calcio italiano.

L’obiettivo del club è chiaro: ricostruire una struttura dirigenziale solida per riportare il Milan ai vertici del calcio europeo. Il clima di tensione tra Furlani e Ibrahimovic sembra essersi allentato, ma resta da vedere se Zlatan accetterà di avere un ruolo più defilato nelle scelte strategiche. Nel frattempo, il club non può permettersi di perdere tempo: le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane saranno decisive per il futuro del Milan.

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