L’amore di Alex Jimenez per il Milan è evidente, ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Il giovane laterale, arrivato dal Real Madrid, si è imposto con determinazione nella rosa rossonera, guadagnandosi la fiducia degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina del Diavolo. Tuttavia, il club spagnolo ha mantenuto un’opzione di riacquisto che potrebbe riportarlo a Madrid, lasciando il Milan con un’importante decisione da prendere nei prossimi mesi.
Alex Jimenez: dalla cantera del Real al Milan
Jimenez ha raccontato il suo percorso in un’intervista rilasciata a ‘Homegrown’ su Milan TV. Cresciuto nelle giovanili del Real Madrid, ha iniziato a giocare fin da bambino in un piccolo club di Madrid prima di essere notato dai Blancos a un torneo all’età di sette anni. Dopo undici anni nella cantera madrilena, è arrivata la chiamata del Milan, un’opportunità che Jimenez ha accolto con entusiasmo.
“Era un periodo difficile al Real,” ha confessato il giovane laterale. “Quando ho capito che il Milan mi voleva, ho detto subito di sì. Amo il Milan, sarà sempre nel mio cuore.”
Un debutto da sogno per Jimenez e l’idolo Theo Hernandez
Il debutto in prima squadra con la maglia rossonera è stato un momento indimenticabile per Jimenez. “Ero nervoso prima della partita, ma poi ho pensato che giocavo da tanto tempo e che dovevo semplicemente fare ciò che sapevo fare.”
Un punto di riferimento per il giovane spagnolo è senza dubbio Theo Hernandez, da sempre suo idolo. “Gli ho chiesto la maglia, mi aiuta molto, anche quando sbaglio. È un top player ma anche una top persona”
L’incertezza sul futuro di Alex Jimenez
Nonostante il forte legame con il Milan, il futuro di Jimenez rimane incerto a causa della clausola di riacquisto del Real Madrid. Il club spagnolo potrebbe riportarlo a casa per 9 milioni di euro già nell’estate 2025, oppure per 12 milioni nel 2026. Per questo motivo, è previsto un incontro tra le due società per discutere una possibile rimodulazione o rimozione delle clausole, con l’amministratore delegato Giorgio Furlani impegnato in prima linea nella trattativa.
Conceiçao e il primo trofeo vinto vinto da Jimenez
Jimenez ha trovato continuità con Sergio Conceiçao, che gli ha dato fiducia fin dal suo arrivo. “Mi ha fatto giocare titolare contro la Juve, mi ha dato fiducia dal primo momento. Mi piace troppo come allenatore, per il modo in cui lavora.”
Un altro momento speciale nella carriera di Jimenez è stato il trionfo nella Supercoppa Italiana contro l’Inter. “Non ci credevo quando Conceiçao mi ha messo titolare. Ho fatto un errore nel primo tempo, ma poi dalla panchina volevo solo vincere. Quando abbiamo segnato il primo gol, ho pensato ‘vinceremo, è nostro’.”
Sul fronte internazionale, Jimenez non nasconde il sogno di vestire la maglia della nazionale spagnola. “Sto aspettando il momento giusto, ma è chiaro che voglio giocare per la Spagna.”
Un messaggio per i giovani da parte di Jimenez
Infine, il giovane laterale ha un consiglio per chi sogna di diventare un calciatore professionista: “Non pensare a niente, lavora ogni giorno. Se fai le cose bene, tutto arriverà con il lavoro.”
Mentre il Milan e il Real Madrid discutono il suo futuro, Jimenez continua a dimostrare il suo valore in campo. Il suo cuore batte per il rossonero, ma il destino potrebbe riservargli un ritorno a Madrid. Il prossimo capitolo della sua carriera si scriverà nei prossimi mesi.

Milan, il confronto tra portoghesi: è crollo con Conceicao
L’arrivo di Sergio Conceicao sulla panchina del Milan era stato accolto con grandi speranze dalla tifoseria rossonera. Dopo l’esonero di Paulo Fonseca, criticato per un calcio che non aveva mai realmente convinto, la società aveva deciso di puntare sull’ex allenatore del Porto per dare una scossa alla squadra e salvare una stagione che si prospettava difficile. Tuttavia, i numeri e i risultati dimostrano che la scelta non ha portato i benefici sperati.
Supercoppa illusoria, poi il declino
L’inizio dell’avventura di Conceicao sembrava promettente, con la vittoria della Supercoppa Italiana che aveva riacceso l’entusiasmo dei tifosi. Ma quello che sembrava un punto di svolta si è rivelato un fuoco di paglia. Il Milan ha presto detto addio alla Champions League, e ora rischia seriamente di non qualificarsi nemmeno per le competizioni europee della prossima stagione. La squadra non è riuscita a trovare continuità, e i dati evidenziano un preoccupante peggioramento rispetto alla gestione precedente.
Difesa in crisi: numeri allarmanti
Secondo quanto riportato da Sky Sport, la fase difensiva del Milan è drasticamente peggiorata sotto la gestione Conceicao. Il 27% dei gol subiti arriva nei secondi tempi, un aumento significativo rispetto al 15% registrato sotto Fonseca. Ancora più allarmante è il dato sugli xG subiti a partita, che sono passati da 0,15 a 0,29, quasi il doppio. Questi numeri spiegano in parte il crollo dei risultati, con una squadra che fatica a mantenere la compattezza e la concentrazione per tutti i 90 minuti.
Ma c’è di peggio: il Milan è attualmente 18° in Serie A per gol subiti nella ripresa e addirittura 19° per tiri concessi agli avversari. Un dato che evidenzia una fragilità strutturale che va oltre il semplice cambio in panchina e che dovrebbe preoccupare seriamente la dirigenza.
Quale futuro per il Milan?
A questo punto, si parla molto della possibilità che Conceicao punti tutto sulla Coppa Italia per cercare di salvare la stagione e dare un senso al suo operato. Ma la domanda che sorge spontanea è: basterà un trofeo per risolvere i problemi di fondo del club? La tifoseria rossonera, già scottata dalle delusioni in campionato e in Europa, vuole risposte concrete, e la società dovrà prendere decisioni strategiche importanti per il futuro.
Se il Milan non dovesse riuscire a qualificarsi per le competizioni europee, ci si troverebbe di fronte a una crisi sportiva ed economica di difficile gestione. Il progetto Conceicao è già in discussione, e nelle prossime settimane sarà cruciale capire se l’allenatore portoghese sarà in grado di invertire la rotta o se il club dovrà valutare un nuovo cambio in panchina.
Il Milan si trova in un momento critico della sua stagione. L’avvento di Conceicao non ha portato i miglioramenti sperati, e i numeri parlano chiaro: la squadra soffre, soprattutto in fase difensiva. La Coppa Italia potrebbe essere un obiettivo concreto, ma il rischio di rimanere fuori dalle coppe europee è un problema ben più grande. Il futuro del club è in bilico, e le prossime settimane saranno decisive per capire quale direzione prenderà il Diavolo.