Nuovo Ds del Milan: Paratici supera Tare nella corsa al dopo-Moncada

In casa Milan, il nodo della scelta del nuovo direttore sportivo continua a essere un tema centrale per il futuro del club. Dopo settimane di valutazioni e indiscrezioni, la dirigenza rossonera, con l’amministratore delegato Giorgio Furlani in prima linea, ha deciso di prendersi il tempo necessario per effettuare una scelta ponderata. L’obiettivo è chiaro: evitare errori in una decisione che potrebbe influenzare le prossime stagioni e il rilancio sportivo del Diavolo.

Il tramonto di Igli Tare e l’ascesa di Fabio Paratici

Negli ultimi giorni, il nome di Igli Tare sembrava il più accreditato per il ruolo di direttore sportivo, ma le sue quotazioni sono improvvisamente crollate. L’ex ds della Lazio, che era già stato accostato al Milan in passato, non sembra più essere la prima scelta della dirigenza. Al contrario, prende quota l’ipotesi Fabio Paratici. L’ex dirigente di Juventus e Tottenham è attualmente fermo a causa dell’inibizione di 30 mesi inflitta dalla Corte Federale d’Appello della FIGC nel gennaio 2023 per il caso plusvalenze che ha coinvolto i bianconeri. Tuttavia, il suo nome resta tra i papabili, segno che il Milan sta valutando tutte le opzioni, comprese quelle più complesse.

Per quanto riguarda la panchina invece il nome che rimbalza con più convinzione tra le mura di Casa Milan è quello dell’ex Massimiliano Allegri, oggi libero. Il tecnico livornese in estate ha rifiutato una ricchissima offerta proveniente dall’Arabia ed è ora ponto a tornare in sella ad una Big della Serie A.

Non solo Paratici, tutte le alternative

Se il profilo di Paratici resta in sospeso, non mancano altre soluzioni sul tavolo dei dirigenti rossoneri. In Italia, i nomi di Tony D’Amico dell’Atalanta e Giovanni Sartori del Bologna sono stati più volte accostati al Milan, grazie al loro eccellente lavoro di scouting e gestione delle risorse. Sul fronte estero, invece, si parla di Markus Krösche dell’Eintracht Francoforte e di Thiago Scuro, attuale direttore generale del Monaco. Due nomi totalmente allineati alla politica dei giovani voluta da Red Bird.

Un cambio ai vertici per un nuovo ciclo

L’ingresso di un nuovo direttore sportivo rappresenterà una svolta cruciale per il Milan, che punta a costruire una squadra competitiva per il futuro. La prossima stagione sarà determinante e la scelta della nuova guida tecnica e del rinnovamento della rosa passeranno attraverso il nuovo ds. Come confermato da Fabrizio Romano, il Milan affronterà questa decisione con estrema cautela, consapevole dell’importanza di individuare la figura giusta per guidare il progetto sportivo.

Tare, un destino rossonero sfumato?

Curiosamente, questa non è la prima volta che il Milan si interessa a Igli Tare. Già nel 2019, Paolo Maldini aveva sondato il terreno per portarlo in rossonero, ma l’opposizione del presidente della Lazio, Claudio Lotito, aveva fatto sfumare l’affare. Se il patron biancoceleste avesse dato il via libera all’epoca, oggi la storia del Milan sarebbe potuta essere diversa. Ora, però, il club rossonero guarda avanti, alla ricerca del profilo ideale per costruire una nuova era di successi.

L’attesa continua, ma una cosa è certa: il Milan non vuole sbagliare. La scelta del nuovo direttore sportivo sarà il primo passo verso il futuro, con l’obiettivo di riportare il Diavolo ai vertici del calcio italiano ed europeo.

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