Furlani

Il senso del viaggio a New York di Furlani

Negli scorsi giorni Giorgio Furlani è volato a New York per parlare con Cardinale. Il senso del viaggio.

È notizia di qualche giorno fa – riportata dalla Gazzetta dello Sport – il viaggio di Giorgio Furlani a New York per parlare con Gerry Cardinale. L’amministratore delegato del Milan avrebbe sentito l’urgenza di volare oltreoceano per ottenere faccia a faccia delle rassicurazioni dal proprietario del Milan circa le gerarchie di potere in quel di via Aldo Rossi.

Secondo quanto riportato dalla rosea, infatti, l’argomento cardine della conversazione sarebbe stato la gestione del club in vista della prossima stagione. Andranno decisi i profili del nuovo direttore sportivo e anche quello del nuovo allenatore. Furlani dopo l’incontro con Cardinale ha ricevuto una delega rinnovata anche sulla parte sportiva: secondo il giornale italiano sarà lui ad avere l’ultima parole sulle prossime scelte del Milan.

Che confusione

Una mossa strategica (o disperata) quindi quella dell’amministratore delegato rossonero, che ha reclamato il peso della sua posizione nel processo decisionale di Casa Milan.

Ridimensionati, almeno apparentemente, Geoffrey Moncada e Zlatan Ibrahimovic, che negli ultimi periodi sembravano essersi presi la responsabilità della ricerca di nuovi profili per l’area tecnica. Nel pre-partita contro il Lecce l’ex scout francese ha però rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Penso che nel calcio il ruolo di Direttore Sportivo è importante. Se c’è una persona che in questo momento può aiutare l’AC Milan sì, la valutiamo. Però senza stress. Dobbiamo guardare insieme. Il lavoro del Direttore Sportivo è importante”.

Insomma, nonostante le smentite del caso, la sensazione è che al Milan viga l’anarchia più totale. Vuoti di potere e di responsabilità colmati con improvvisazione e superficialità. Il gruppo di lavoro avrebbe dovuto portare vantaggi precisi, come più volte specificato da tutte le parti in causa, ma finora i risultati non si sono visti.

Dopo il licenziamento di Maldini e Massara, Furlani ha introdotto così il nuovo ciclo: “Abbiamo deciso un riassetto organizzativo che porta alla creazione di un gruppo di lavoro per la parte tecnico/sportiva. La nostra priorità ora è consolidare e rafforzare i progressi compiuti negli ultimi anni, in tutte le componenti del Club. La nostra ambizione non è cambiata, anzi si è fortificata: essere competitivi ai vertici del calcio europeo“.

Oggi, a quasi due anni di distanza, L’impressione è che le decisioni prese al Milan nell’ultimo periodo non siano frutto di un efficace lavoro di squadra, al contrario di un’approssimazione derivata dall’improvvisazione attuata a fasi alterne dai singoli.

Tags AC Milan

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