Il Milan ha iniziato a muovere i primi passi in vista della prossima stagione, e i recenti incontri della dirigenza delineano un quadro di decisioni cruciali da prendere nei prossimi mesi. La cena tra Geoffrey Moncada e Fali Ramadani, l’incontro di Giorgio Furlani con Gerry Cardinale e il viaggio negli Stati Uniti sono solo alcuni degli indizi di una programmazione già cominciata.
Moncada e la cena con Ramadani: Jovic e non solo
Il direttore tecnico del Milan, Geoffrey Moncada, ha cenato ieri sera con il noto agente Fali Ramadani. Il nome del procuratore non è nuovo ai tifosi rossoneri, visto che rappresenta giocatori come Federico Chiesa, Nikola Milenkovic e Milos Kerkez. Tuttavia, uno dei principali argomenti di discussione potrebbe essere stato Luka Jovic, che è ancora sotto contratto con il club ma ha avuto poco spazio in questa stagione.
Il contratto dell’attaccante serbo scadrà in estate, e l’incontro potrebbe aver riguardato una possibile permanenza o un’eventuale cessione. Ma la discussione potrebbe essere andata oltre: Ramadani ha lavorato in passato come intermediario per numerose operazioni di mercato e ha avuto un ruolo importante anche nel percorso di alcuni allenatori, come Maurizio Sarri. La sua presenza potrebbe dunque essere legata anche alla ricerca di nuove figure per il Milan, sia a livello tecnico che dirigenziale.
Milan e la programmazione per il futuro: la ricerca del nuovo DS
Parallelamente a questi incontri, il Milan continua a muoversi per definire la propria struttura dirigenziale. Furlani è attualmente a New York per confrontarsi con Gerry Cardinale e RedBird sul futuro del club. Tra i temi principali in discussione c’è la ricerca di un nuovo direttore sportivo. Il Milan ha già sondato diversi profili, tra cui Andrea Berta, Fabio Paratici e Igli Tare, ma la decisione definitiva non è stata ancora presa.
L’obiettivo è individuare una figura capace di fungere da riferimento tra la squadra e la dirigenza, qualcuno che possa lavorare in sinergia con l’allenatore e garantire una gestione più strutturata delle operazioni sportive. Zlatan Ibrahimovic è direttamente coinvolto nella scelta e ha già partecipato a diversi incontri, segno di quanto sia importante questa nomina per il futuro del club.
Moncada: il rimpianto Isaksen e le mosse di mercato

Tra le questioni legate al mercato, emerge il rimpianto per Gustav Isaksen. L’ala danese, attualmente alla Lazio, è stata vicina al Milan in due diverse occasioni prima di approdare in Serie A nell’estate del 2023. Moncada lo aveva segnalato già nel 2022, quando era ancora capo scout, e poi nel 2023, quando era diventato direttore tecnico. Tuttavia, alla fine il Milan ha puntato su Samuel Chukwueze, che finora non ha reso come sperato.
I numeri parlano chiaro: Isaksen ha collezionato otto gol e nove assist, mentre Chukwueze si è fermato a otto gol e quattro assist. Il Milan potrebbe quindi tornare sul mercato per rinforzare la fascia destra e valutare eventuali nuove opportunità.
La questione stadio: San Siro o San Donato?
Oltre alla programmazione sportiva, il Milan è impegnato anche su un altro fronte cruciale: la questione stadio. Cardinale ha discusso con il consiglio comunale di Milano la possibilità di acquistare San Siro insieme all’Inter, presentando una proposta dettagliata con studi di fattibilità. Tuttavia, l’opzione San Donato rimane aperta nel caso in cui il progetto su San Siro non dovesse concretizzarsi.
Il nuovo stadio rappresenta un passo fondamentale per la crescita del club, sia dal punto di vista economico che sportivo. Il Milan è determinato a trovare la soluzione migliore e a garantire alla squadra una casa moderna e all’avanguardia.
Conclusioni
Il Milan sta affrontando una fase di grandi cambiamenti e decisioni strategiche. La programmazione per la stagione 2025-26 è già iniziata e il club vuole muoversi con largo anticipo per costruire una squadra competitiva. Dal mercato alla dirigenza, passando per il nuovo stadio, le prossime settimane saranno decisive per delineare il futuro rossonero.