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Furlani vola da Cardinale per progettare il nuovo Milan: di cosa parleranno

Il giorno zero della pianificazione del nuovo Milan ha avuto inizio. Giorgio Furlani, amministratore delegato del club rossonero, è volato negli Stati Uniti per un incontro cruciale con il proprietario Gerry Cardinale. Un summit che rappresenta molto più di una semplice riunione di routine: sarà il primo tassello del Milan che verrà.

Un’agenda senza ordine, ma con un tema prioritario: il nuovo Ds

L’incontro di New York affronterà molteplici temi, tanto che non esiste un vero e proprio ordine del giorno. Tuttavia, un argomento spicca su tutti: la scelta del nuovo direttore sportivo. Il Milan vuole cambiare rotta nella gestione dell’area tecnica e per farlo è pronto a puntare su una figura di alto profilo.

Nei mesi scorsi, Zlatan Ibrahimovic e lo stesso Cardinale hanno incontrato diversi candidati a Londra, tra cui Andrea Berta, Fabio Paratici e Igli Tare. Quest’ultimo sembra essere il favorito, ma non è ancora tramontata l’ipotesi Paratici. Furlani, forte del suo ruolo decisionale, vuole avere l’ultima parola prima di ratificare qualsiasi accordo, sottolineando il peso che ha nella struttura del club.

Il nuovo Milan: un mix tra USA e Italia deciso da Furlani e Cardinale

Se il Milan è destinato a essere sempre più un club di stampo americano nella gestione finanziaria, sul campo potrebbe mantenere una forte impronta italiana. L’eventuale scelta di Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, o di un profilo esperto come Paratici, riporterebbe un certo pragmatismo nella direzione tecnica, dopo una stagione in cui le scelte di mercato non hanno dato i risultati sperati.

A livello finanziario, la situazione del Milan continua a essere solida. Tuttavia, senza risultati sportivi all’altezza, il rischio di un’inversione di tendenza è sempre dietro l’angolo. Il club necessita di un nuovo equilibrio, ed è proprio su questo che Furlani e Cardinale lavoreranno nei prossimi giorni.

Incontro Furlani-Cardinale: per un Milan pronto a cambiare rotta

L’incontro newyorkese potrebbe segnare una svolta importante nella gestione del Milan. L’obiettivo è chiaro: costruire una squadra competitiva senza mettere a rischio la sostenibilità finanziaria. Con il mercato estivo alle porte, le decisioni che verranno prese in questo summit saranno determinanti per il futuro del club.

La Gazzetta dello Sport ha titolato: “Il Milan si rifà in America”. Una frase che sintetizza alla perfezione il momento storico che i rossoneri stanno vivendo. Il Milan del futuro sta nascendo ora, tra Milano e New York, come due anime finora “mal conciliate” che riprovano a lavorare insieme cambiando gli equilibri.

Ripartire con un nuovo progetto tecnico

Oltre al direttore sportivo i due manager parleranno anche della necessità di dover ripartire con un nuovo progetto tecnico affidando al nuovo DS la scelta del prossimo allenatore. Paulo Fonseca prima e Sergio Conceicao dopo hanno fallito e pertanto l’idea è quella di tornare ad affidarsi ad un tecnico possibilmente italiano o che conosca abbondantemente la Serie A.

Proprio per questo motivo i nomi accostati al Milan in queste ore hanno tutti una linea comune, l’allenare attualmente in Italia: Fabregas, Italiano, Conte, ma anche Sarri e De Zerbi, tutti tecnici con grande esperienza pregressa nel campionato italiano.

Dipende da Paratici e Tare

In questo senso, come detto, la scelta del nuovo allenatore dipenderà da chi rivestirà il ruolo di Direttore Sportivo al Milan. Con Paratici il Diavolo sarà chiamato a trattare con tecnici affermati come Conte, Sarri o Allegri, mentre l’arrivo di Tare permetterebbe più margine di manovra con profili magari più futuribili come Italiano, Fabregas e De Zerbi.

Tags AC Milan

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