Il Milan non dovrebbe continuare con Sergio Conceicao in panchina anche nella stagione 2025/26: Tudor, Conte e De Zerbi i nomi più accreditati.
Il Milan sta vivendo una stagione turbolenta, segnata da risultati deludenti e un futuro sempre più incerto per Sergio Conceicao. Il tecnico portoghese, subentrato a dicembre dopo il fallimento dell’esperimento Paulo Fonseca, non è riuscito a invertire la rotta. Con il club al nono posto in campionato e fuori dalle competizioni europee, il suo destino sembra ormai segnato, anche se la dirigenza ha confermato la volontà di concludere la stagione con lui in panchina. Tuttavia, a giugno si prospetta una vera e propria rivoluzione.
Quando Conceicao è arrivato al Milan, la speranza era che potesse risollevare la squadra dopo un inizio di stagione travagliato. Ma il suo impatto non è stato positivo: i numeri parlano chiaro, con un rendimento addirittura inferiore a quello di Fonseca in termini di punti a partita, gol segnati e subiti. I rossoneri faticano a trovare continuità e l’eliminazione dalla Champions League per mano del Feyenoord ha aumentato la pressione sull’allenatore.
Sacchi rimpiange Lopetegui

Le recenti sconfitte in campionato e il rendimento altalenante della squadra hanno scatenato critiche anche da parte di figure storiche come Arrigo Sacchi, che ha sottolineato la mancanza di una chiara identità tattica e un ambiente carico di tensioni. L’ex leggendario tecnico rossonero ha addirittura parlato di errore della proprietà nel non ingaggiare Lopetegui in estate.
“Purtroppo gli errori, durante la stagione, sono arrivati con la forza di una valanga. Tutto nasce da una mancanza di chiarezza nelle idee. Ricordo, e spero di non sbagliarmi, che il Milan aveva individuato Lopetegui come allenatore per questa stagione.
“Poi, visto che i tifosi si sono ribellati, perché consideravano Lopetegui un profilo non adatto, si è deciso di puntare su Fonseca che però non aveva un curriculum particolarmente brillante. Ecco, quella è stata la prima mossa sbagliata.
“Se tu, presidente, direttore sportivo o amministratore delegato, sei convinto di una scelta o di un’idea, devi portarla fino in fondo e non cedere agli umori della folla. Se Berlusconi avesse dovuto ascoltare cosa pensavano di me i tifosi o i giornalisti, non avrei mai allenato il Milan: mi chiamavano signor Nessuno.
“Ed è stata la cosa più dolce e gentile che mi abbiano detto. Ma Berlusconi, che aveva chiaramente in mente cosa voleva, non si è lasciato influenzare e ha continuato per la sua strada.
Un nuovo ds e un nuovo allenatore per il Milan
La dirigenza del Milan sta già pianificando il futuro con un cambio di rotta radicale. Un nuovo direttore sportivo verrà inserito nel team dirigenziale e avrà un ruolo chiave nella scelta del prossimo allenatore. La priorità sembra essere quella di evitare scommesse rischiose e puntare su un tecnico con esperienza internazionale o con un solido background in Serie A.
Tra i nomi più caldi per la panchina rossonera ci sono profili di alto livello:
- Roberto De Zerbi: Il tecnico del Marsiglia è da tempo accostato al Milan. Le sue idee di gioco offensive e la capacità di gestire squadre sotto pressione lo rendono un candidato ideale. Inoltre, la sua dichiarata passione per il Milan potrebbe giocare a favore della sua candidatura.
- Cesc Fabregas: L’ex centrocampista spagnolo sta sorprendendo alla guida del Como, dimostrando un grande potenziale con il suo stile di gioco offensivo e organizzato. Tuttavia, la concorrenza è alta, con Inter, Roma e Napoli interessate al suo profilo.
- Antonio Conte: Il suo futuro al Napoli è incerto e il Milan potrebbe essere un’opzione. Conte è sinonimo di garanzia nei progetti di ricostruzione, ma la dirigenza rossonera dovrebbe ammettere che non averlo preso la scorsa estate è stato un errore.
- Maurizio Sarri: Attualmente libero, Sarri ha sempre mostrato attenzione al mondo Milan e potrebbe essere un’opzione. Tuttavia, il possibile arrivo di Igli Tare come ds potrebbe complicare le cose, dato il rapporto deteriorato tra i due ai tempi della Lazio.
- Igor Tudor: Già valutato dal Milan prima dell’arrivo di Conceicao, potrebbe tornare in lizza soprattutto se Tare diventasse ds. Tudor ha condiviso lo spogliatoio con Zlatan Ibrahimovic alla Juventus e potrebbe essere un nome gradito alla dirigenza.
Il futuro immediato: Conceicao può ancora salvarsi?
Nonostante le difficoltà, la stagione del Milan non è ancora finita. Restano 11 partite di campionato e la Coppa Italia, che potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per Conceicao. Il suo contratto è valido fino al 2026, ma il Milan ha la possibilità di attivare una clausola rescissoria a giugno.
La sensazione è che se anche il tecnico portoghese riuscisse a riportare la squadra in zona europea e a conquistare un trofeo, non otterrebbe la conferma in estate. L’idea della dirigenza del Milan è infatti quella di ripartire da zero, con nuove idee e un nuovo progetto.
Conclusione: un bivio cruciale per il Milan
Il Milan si trova in un momento decisivo della sua storia recente. Dopo quasi cinque anni di stabilità, la scelta degli ultimi allenatori si è rivelata fallimentare e ha portato il club in una crisi profonda. La prossima estate sarà determinante per il futuro rossonero: la scelta del nuovo allenatore e del nuovo direttore sportivo dovrà essere fatta con lungimiranza, senza farsi influenzare dagli umori della tifoseria, ma con un progetto chiaro e strutturato.
Solo così il Milan potrà tornare ai livelli che la sua storia impone, evitando di restare intrappolato in un ciclo di scelte sbagliate e rivoluzioni incomplete.