La stagione del Milan continua a prendere una piega preoccupante, nonostante la decisione drastica di cambiare allenatore alla fine del 2024. Paulo Fonseca, chiamato a raccogliere l’eredità di Stefano Pioli, ha lasciato il posto a Sergio Conceicao dopo appena 24 partite, ma il cambio di guida tecnica non ha portato i risultati sperati. I rossoneri si trovano ora in una situazione ancora più difficile, con il rischio concreto di vedere sfumare l’accesso alla prossima Champions League.
Il confronto tra Fonseca e Conceicao

Guardando ai numeri, si evince che il rendimento della squadra non solo non è migliorato con Conceicao, ma anzi ha subito un lieve peggioramento. Sotto la gestione di Fonseca, il Milan aveva una media di 1,59 punti a partita in Serie A, segnando in media 1,5 gol e subendone 1. Con Conceicao, la media punti è scesa a 1,40, mentre i gol realizzati sono scesi a 1,3 e quelli subiti sono aumentati a 1,3. Un trend negativo che si è aggravato ulteriormente con le tre sconfitte consecutive per 2-1 nelle ultime uscite.
Se inizialmente il nuovo tecnico aveva portato un entusiasmo rinnovato, culminato con la vittoria della Supercoppa Italiana nella sua seconda partita, la realtà del campionato si è rivelata molto più complicata. Nemmeno il sostegno di una campagna acquisti invernale ambiziosa, con ben cinque nuovi innesti, ha saputo invertire la rotta.
L’ambiente teso e il rischio crollo
Oltre ai numeri, un altro aspetto preoccupante è l’atmosfera che si respira all’interno dello spogliatoio. Conceicao è noto per il suo approccio duro e rigoroso, il che potrebbe aver creato un ambiente più teso e difficile da gestire. Inoltre, il clima di contestazione attorno al club non aiuta a ritrovare la serenità necessaria per risollevare la squadra. Se il trend attuale dovesse continuare, il rischio di un crollo verticale sarebbe sempre più concreto.
Il rammarico di Pioli nel vedere il Milan così

In un momento così complicato per il Milan, Stefano Pioli, oggi allenatore dell’Al-Nassr, ha voluto esprimere il proprio rammarico nel vedere il suo vecchio club attraversare un periodo così difficile: “Mi dispiace molto, per i miei giocatori, per i tifosi, per tutto quello che si era costruito negli anni. A Milano si era creato qualcosa di magico ed emozionante, e spero che il club possa ritrovare quell’energia”.
Quale futuro per il Milan?
Il futuro del Milan rimane incerto. Se i risultati non dovessero migliorare, la posizione di Conceicao potrebbe essere messa in discussione prima della fine della stagione. L’unica certezza sembra essere la separazione dal tecnico a fine anno e la nomina di un nuovo DS, oltre ad un uovo allenatore.
Di certo i nuovi ingressi avranno un compito arduo: ridare fiducia ad uno spogliatoio demotivato e riallacciare lo sfilacciato rapporto tra la proprietà e il tifo rossonero.