Cesc Fabregas può essere il nuovo Sacchi del Milan? Il fascino del rischio

Il Milan sta cercando il profilo giusto per guidare la squadra nel futuro, e il nome di Cesc Fabregas emerge con sempre maggiore insistenza. Secondo La Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista spagnolo sarebbe il candidato principale per assumere la carica di capo allenatore dei rossoneri. Ma si tratta davvero della scelta giusta?

Fabregas: un tecnico emergente alla Sacchi

Fabregas, attuale allenatore del Como, si sta mettendo in evidenza con un ottimo 2025. La sua squadra pratica un calcio coraggioso e moderno, basato su tre principi chiave: qualità, personalità e coraggio. Dopo la recente vittoria sul Napoli, ha sottolineato l’importanza di un ulteriore valore: l’umiltà. Il suo approccio aperto e collaborativo lo ha portato a confrontarsi con allenatori come Roberto De Zerbi e Vincenzo Italiano, a conferma della sua voglia di apprendere e condividere idee.

Il paragone con Arrigo Sacchi, tracciato dalla stampa, è affascinante. Anche Sacchi arrivò al Milan a 41 anni, provenendo da un club di provincia come il Parma, con idee offensive rivoluzionarie. Fabregas ha solo 37 anni e si trova in una situazione simile con il Como, ma il salto al Milan rappresenterebbe una sfida di ben altra portata.

Il modello Como di Fabregas: gioco offensivo e grande personalità

Il Como di Fabregas si schiera con un 4-3-3 aggressivo, basato su principi di calcio posizionale e pressing alto. Non ha paura delle grandi squadre, come dimostrano le prestazioni contro club blasonati. Ha battuto in trasferta l’Atalanta, in casa Roma e Napoli, ed ha messo in difficoltà Milan, Bologna e Juventus. Tuttavia, il fatto di non aver vinto nessuna di queste ultime quattro partite indica che il percorso di crescita è ancora lungo.

Le statistiche raccontano di una squadra che sta crescendo: ottavo posto in Serie A per passaggi in avanti, 14° per occasioni create e nono per tocchi in area avversaria. Un segnale che il metodo Fabregas sta funzionando, ma che ha bisogno di ulteriore tempo per maturare.

Il dilemma dell’esperienza e del tempismo

La questione principale resta l’esperienza. Fabregas ha iniziato ad allenare da meno di un anno e mezzo, e il Milan rappresenterebbe un salto enorme. Tuttavia, la sua carriera da calciatore lo ha visto protagonista nei club più prestigiosi d’Europa, vincendo tutto con Arsenal, Barcellona e Chelsea. Ha lavorato con tecnici del calibro di Wenger, Guardiola, Conte, Sarri e Del Bosque, assorbendo conoscenze da alcuni dei migliori allenatori del mondo.

Fabregas ha dichiarato di voler rispettare il progetto quadriennale con il Como, ma le sirene di un club come il Milan potrebbero essere difficili da ignorare. Il Milan, dal canto suo, deve valutare se abbia il coraggio di affidarsi a un allenatore giovane e ambizioso, ma ancora inesperto su palcoscenici di alto livello.

Il Milan rischierà su Fabregas?

L’eventuale arrivo di Fabregas sarebbe una scommessa per il Milan. Da un lato, c’è il fascino di un tecnico giovane, con idee innovative e grande personalità; dall’altro, il rischio legato alla sua poca esperienza da allenatore. Il club rossonero deve decidere se puntare su una soluzione più sicura o se osare, abbracciando una rivoluzione che potrebbe rivelarsi vincente, ma che richiederebbe tempo e pazienza.

Come dice lo stesso Fabregas, servono qualità, personalità e coraggio. Forse, anche il Milan dovrà mostrare un po’ di coraggio nel sceglierlo come prossimo allenatore.

Milan, nessuno è più intoccabile: Chelsea su Reijnders e Leao

A proposito di futuro, il Milan si trova di fronte a un bivio cruciale. La mancata qualificazione alla prossima Champions League potrebbe infatti avere ripercussioni pesanti sui conti del club, costringendo la dirigenza a valutare eventuali offerte per i suoi talenti. Tra questi, anche Tijjani Reijnders, nonostante il recente rinnovo contrattuale, potrebbe non essere completamente al sicuro da una possibile cessione estiva.

Una stagione da protagonista

Arrivato la scorsa estate, Reijnders si è imposto come uno dei migliori giocatori della stagione rossonera. Con 40 presenze già all’inizio di marzo, il centrocampista olandese ha totalizzato 12 gol e 3 assist tra campionato e coppe, rivelandosi una delle poche luci in una stagione difficile per il Milan. Il suo impatto è stato tale da convincere il club a rinnovargli il contratto fino al 2030, garantendogli uno stipendio netto di 3,5 milioni di euro a stagione più bonus legati agli obiettivi personali e di squadra.

Oltre a Reijnders, il Chelsea ha chiesto recentemente informazioni anche per Rafael Leao, elemento di spicco della rosa milanista, oggi messo in discussione sia dalla dirigenza che dai tifosi. Il portoghese ha una clausola da 175 milioni di euro, ma la sensazione è che possa bastare poco più della metà per cederlo in estate.

Nessuna clausola per Reijnders

Al contrario, il prolungamento di contratto di Reijnders non prevede alcuna clausola rescissoria, un dettaglio che dimostra la volontà del Milan di trattenere il giocatore a lungo termine. Allo stesso tempo, però, la realtà finanziaria del club impone una riflessione: senza Champions League, nessuno può dirsi davvero incedibile. Non è intenzione del Milan cedere l’olandese, così come il giocatore non ha manifestato volontà di andarsene, ma un’offerta fuori mercato potrebbe cambiare gli scenari.

Non solo il Chelsea su Reijnders

Tra i club che stanno monitorando la situazione c’è il Chelsea. Dopo aver già chiesto informazioni su Rafael Leao, i Blues hanno sondato anche la posizione di Reijnders, testimoniando un interesse concreto, sebbene ancora lontano dall’essere una trattativa vera e propria. I rapporti tra le due società sono ottimi, come dimostrano gli affari che hanno portato a Milano giocatori come Fikayo Tomori, Olivier Giroud e Ruben Loftus-Cheek, facilitando eventuali negoziazioni future.

Ma il Chelsea non è l’unico club sulle tracce del centrocampista olandese. Anche Barcellona e Manchester City hanno annotato il suo nome nei rispettivi taccuini, pronti a valutare eventuali mosse a seconda delle evoluzioni del mercato estivo.

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