Il Milan sta attraversando un momento di grande incertezza, sia sul campo che dietro le quinte. Mentre la squadra di Sergio Conceição fatica a ritrovare la vittoria in campionato, in via Aldo Rossi si stanno prendendo decisioni cruciali per il futuro del club. Il tecnico portoghese rimarrà alla guida fino al termine della stagione, ma in estate il suo destino sembra ormai segnato: si cambierà pagina con un nuovo allenatore. Parallelamente, la dirigenza sta lavorando per definire il nuovo direttore sportivo, con una corsa a due tra Fabio Paratici e Igli Tare.
Le voci su un possibile avvicendamento immediato in panchina sono state smentite. Il Milan ha deciso di confermare Sergio Conceição almeno fino alla fine della stagione, senza ricorrere a soluzioni temporanee come Mauro Tassotti. La volontà del club è quella di evitare ulteriori scossoni in un’annata già segnata da molte difficoltà. Tuttavia, il futuro del tecnico portoghese appare già segnato: in estate ci sarà un cambio alla guida della squadra.
La corsa al nuovo direttore sportivo: Paratici vs Tare

Mentre la squadra lotta per uscire dalla crisi, dietro le quinte si gioca un’altra partita altrettanto decisiva: quella per la nomina del nuovo direttore sportivo. Dopo aver scartato la candidatura di François-Joseph Modesto, sponsorizzata da Geoffrey Moncada, e preso atto delle difficoltà nell’arrivare ad Andrea Berta (destinato all’Arsenal), il Milan ha ristretto la scelta a due nomi: Fabio Paratici e Igli Tare.
Paratici porta al Milan Conte o Allegri
Fabio Paratici ha già dato la sua disponibilità a prendere le redini dell’area sportiva rossonera, ma ha posto delle condizioni precise: pieno controllo delle operazioni, libertà nella scelta del proprio team di collaboratori e una chiara definizione dei ruoli in società. Se venisse scelto, la sua nomina potrebbe ridimensionare il peso di Moncada all’interno del club. Inoltre, Paratici potrebbe avere un ruolo determinante anche nella scelta del prossimo allenatore, con due nomi in cima alla lista: Antonio Conte, che lui stesso portò al Tottenham, e Massimiliano Allegri, con cui ha un ottimo rapporto.
Tare, la scelta di Ibrahimovic e Moncada
Dall’altra parte, Igli Tare gode di un importante sostegno interno. L’ex ds della Lazio è un profilo apprezzato da Zlatan Ibrahimovic, che ne stima il carattere e le competenze di mercato. Anche Moncada spinge per questa soluzione, vedendo in Tare un partner ideale con cui collaborare in una struttura simile a quella dell’Inter, dove Piero Ausilio e Dario Baccin formano una coppia ben rodata. L’eventuale nomina di Tare segnerebbe una continuità con la gestione attuale e consoliderebbe il rapporto tra il nuovo ds e il comparto scouting già esistente.
Seppur Tare abbia una personalità forte, il potere decisionale richiesto sarebbe leggermente minore rispetto a Paratici. Una differenza che potrebbe essere fondamentale nella nomina del nuovo allenatore, in cui Tare proporrà Maurizio Sarri, ma rimarrebbe a disposizione per un’eventuale alternativa scelta coralmente.
De Zerbi allenatore: un nome che piace a tutti
Un terzo nome per la panchina che accomunerebbe sia la scelta di prendere Tare o Paratici Ds è Roberto De Zerbi. L’attuale tecnico del Marsiglia gode della stima di entrambi i dirigenti e potrebbe essere un nome spendibile per l’estate.
Tuttavia ad essere poco convinta sembrerebbe essere proprio la proprietà americana del Milan, spaventata dall’idea di puntare su una nuova scommessa. Per quanto abbia un’ottima esperienza, De Zerbi è ancora a secco di vittorie e non darebbe alcuna certezza sulla carte per la prossima stagione.
Dirigenza del Milan spaccata in due: è Ibra contro Furlani

La decisione sul nuovo direttore sportivo non è solo una questione di mercato, ma rappresenta anche una battaglia politica all’interno del club. L’incontro a Londra tra Ibrahimovic, Cardinale, Paratici e Tare ha generato tensioni con l’amministratore delegato Giorgio Furlani, che si è sentito scavalcato. Secondo quanto affermato da Calciomercato.com, le sue dichiarazioni dopo la sfida contro la Lazio, in cui ha ribadito che “nessuna decisione sul ds è stata presa e tutte passano da me”, sono un chiaro segnale di questa spaccatura.
Nei prossimi giorni il Milan prenderà una decisione cruciale per il proprio futuro. Qualunque sia la scelta tra Paratici e Tare, l’esito avrà un impatto profondo sul progetto tecnico del club e sulla prossima guida tecnica. Una nuova rivoluzione si profila all’orizzonte in casa rossonera.