La corsa del Milan verso un posto in Champions League si complica sempre di più. I rossoneri si trovano a otto punti dal quarto posto con una partita in meno disputata rispetto alle dirette concorrenti e solo tredici giornate a disposizione per provare a rientrare in gioco. Uno scenario che mette a rischio il futuro di molte figure chiave all’interno del club, a partire dall’allenatore fino ai top player della squadra.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, in caso di mancata qualificazione alla prossima edizione della Champions League, il Milan subirà un profondo restyling. Il primo nome in bilico è quello di Sergio Conceicao, il quale rischia seriamente l’esonero a fine stagione, soprattutto dopo aver fallito l’obiettivo principale e il recente match di Champions League contro il Feyenoord. Ma il tecnico portoghese potrebbe non essere l’unico a pagare le conseguenze di una stagione deludente.
Il club, infatti, potrebbe valutare la cessione di alcuni elementi chiave della rosa per finanziare una ricostruzione. Tra i nomi più discussi ci sono quelli di Mike Maignan, Theo Hernandez e Rafael Leao, leader del Milan ma che, per rendimento o per esigenze di mercato, potrebbero essere sacrificati. La società è chiamata a fare scelte difficili, cercando di coniugare sostenibilità economica e competitività sportiva.

Arriva il nuovo Ds
Non solo la squadra, ma anche la dirigenza potrebbe subire importanti cambiamenti. La ricerca di un nuovo direttore sportivo è già partita dopo l’addio di Antonio D’Ottavio a dicembre. Tra i profili valutati ci sono Igli Tare, ex Lazio, e Fabio Paratici, ex Juventus, ma anche Francois Modesto, ex Monza, mentre Andrea Berta, ex Atletico Madrid, sembra destinato altrove. La necessità di una figura esperta in grado di rafforzare l’area sportiva è diventata una priorità per la proprietà, soprattutto se la prossima stagione dovrà ripartire senza i ricavi garantiti dalla Champions League.
Conte al Milan torna ad essere fattibile
A proposito di futuro, negli ultimi giorni è tornato in auge un nome già accostato ai rossoneri in estate: Antonio Conte. Il tecnico leccese, attualmente alla guida del Napoli, ha trasformato la squadra partenopea portandola a lottare per lo Scudetto dopo un inizio di stagione turbolento. Tuttavia, le sue recenti dichiarazioni lasciano intendere una possibile rottura con il club campano e il Milan potrebbe approfittarne per riallacciare i contatti. Secondo La Gazzetta dello Sport, la dirigenza rossonera sta valutando diverse opzioni, ma Conte rappresenterebbe una garanzia in un momento così delicato. Alternativamente, il nome di Gian Piero Gasperini resta affascinante, anche se il tecnico dell’Atalanta non sembra intenzionato a lasciare Bergamo e la sua esperienza all’Inter è stata tutt’altro che indimenticabile.
Gli ostacoli per arrivare a Conte
Va considerato che Conte ha un contratto con il Napoli fino al 2027 e per approdare a Milano dovrebbe rescindere l’accordo con De Laurentiis. Dall’altra parte il Milan dovrebbe essere disposto a modificare la propria strategia rispetto alla scorsa estate, quando decise di puntare su Paulo Fonseca. La sensazione è che i rossoneri siano in una fase di riflessione, con l’incertezza del presente che potrebbe condizionare profondamente il futuro del club.
I prossimi mesi saranno cruciali per definire il destino del Milan. La qualificazione in Champions League non è ancora sfumata del tutto, ma senza un’inversione di rotta, il rischio di una rivoluzione totale diventa sempre più concreto.