Cambiare un altro allenatore non avrebbe senso per il Milan

La squadra di Conceição è stata battuta 2-1 da un Torino solido, cinico e trascinato da un Milinkovic-Savic in stato di grazia.

Pasticcio Maignan e Thiaw

Il primo gol della partita arriva a causa di una clamorosa autorete di Thiaw. Un rinvio impreciso di Maignan colpisce il centrale rossonero, che, non riuscendo a evitare il pallone, lo manda nella propria rete. Cosa che si era verificata anche all’andata.

E se è vero che il Toro fa poco o nulla nella prima mezz’ora, è anche vero che la fragilità del Milan sta nella sterilità offensiva e negli errori dei singoli. La lezione contro il Feyenoord evidentemente non è stata imparata.  Il Milan, pur avendo giocato meglio nel primo tempo, non è riuscito a concretizzare. Il Torino si è aggrappato a Milinkovic-Savic che ha fatto la differenza con numerosi interventi decisivi, tra cui la parata su rigore a Pulisic. Il Milan ottiene un rigore per un tocco di mano di Pedersen, ma Milinkovic para magnificamente il tiro di Pulisic.

Nel secondo tempo, Conceiçao modifica la squadra, inserendo Fofana per dare equilibrio. Il Milan passa a un attacco più offensivo con Abraham al fianco di Gimenez, mentre Pulisic e Joao Felix occupano le fasce. Il Milan continua a insistere, ma Milinkovic si esibisce in una serie di parate, prima su Fofana, poi su Joao Felix e Reijnders. Joao Felix colpisce il palo esterno, ma il Milan non riesce a concretizzare.

L’ingresso di Sottil dà vivacità alla manovra e proprio da una sua azione nasce il pareggio di Reijnders, fino a quel momento poco lucido. La gioia dura poco perché il neoentrato Gineitis trova il vantaggio dopo una dormita collettiva. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La Champions si allontana

Un’altra sconfitta per il Milan, che vede sempre più lontano l’obiettivo della qualificazione alla Champions League. La squadra, pur mostrando discrete trame di gioco, continua a inciampare e le speranze di risalire in classifica si affievoliscono. Con la panchina di Sergio Conceição che ora appare in bilico, cresce il dibattito su cosa fare per raddrizzare una stagione che sembra ormai in discesa.

Nonostante l’allenatore sia sotto pressione, la realtà è che un cambio di guida tecnica, seppur a volte necessario in momenti di crisi, difficilmente risolverebbe i problemi strutturali della squadra. Il Milan, pur essendo sotto la guida di Conceição da poco, continua a mostrare le stesse lacune emerse in passato, sia in termini di solidità difensiva che di finalizzazione. A questo si aggiungono le difficoltà a esprimere un gioco fluido e a concretizzare le occasioni create, con un attacco spesso sterile e poco incisivo.

La verità è che il Milan sembra aver bisogno di un progetto più ampio, che vada oltre la semplice scelta dell’allenatore. Il club deve affrontare una riflessione su quale direzione prendere, cercando di risolvere le problematiche legate alla rosa.

 

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