La stagione del Milan si è rivelata un ottovolante di emozioni, ma l’eliminazione dalla Champions League ha rappresentato il punto più basso di un’annata. L’uscita anticipata dalla competizione europea non solo ha deluso le aspettative sportive, ma ha anche compromesso le entrate economiche del club, lasciando presagire un futuro incerto.
L’Eliminazione dalla Champions League e le sue conseguenze
L’eliminazione contro il Feyenoord ha lasciato un segno profondo. Nonostante un gol iniziale dopo soli 37 secondi, il Milan non è riuscito a imporsi contro una squadra olandese che, solo poche settimane prima, aveva subito una pesante sconfitta per 6-1 contro il Lille. Errori individuali, come la simulazione di Theo Hernandez, hanno peggiorato una situazione già complicata. Tuttavia, ridurre tutto a singoli episodi sarebbe semplicistico. La verità è che negli ultimi mesi si sono accumulati errori a tutti i livelli, rendendo questa eliminazione il sintomo di un malessere più profondo.
Il dato sugli spettatori nella gare casalinghe di Champions League
La delusione non si limita al rettangolo di gioco. Anche sugli spalti si respira un’aria pesante, con le proteste dei tifosi che si fanno sempre più evidenti. Tra le ragioni principali del malcontento spiccano i prezzi elevati dei biglietti, sia per le partite di Champions che per quelle di Serie A. Inoltre, le prestazioni poco brillanti della squadra e gli orari scomodi delle partite infrasettimanali hanno contribuito a un calo dell’affluenza a San Siro. Solo una delle cinque partite casalinghe di Champions ha superato i 60.000 spettatori: quella contro il Girona. Il dato preoccupante è che nemmeno il fascino della competizione europea è riuscito a riempire lo stadio, un segnale chiaro del distacco crescente tra il club e la sua tifoseria.
Pedullà attacca la dirigenza del Milan

Oltre alle difficoltà in campo e sugli spalti, il Milan deve fare i conti con una serie di problematiche interne. Alfredo Pedullà ha evidenziato alcuni eventi chiave che hanno segnato la rottura tra la dirigenza e lo spogliatoio. L’ammutinamento del 31 agosto, la controversia sul rigore del 9 ottobre e la confusione alla vigilia di Milan-Roma il 29 dicembre sono esempi di una gestione tutt’altro che impeccabile. Pedullà ha sottolineato la necessità di un cambiamento anche a livello dirigenziale, criticando figure come Moncada e Ibrahimovic accusati di essere troppo distanti dalla realtà quotidiana del club.
Le colpe di Conceicao secondo Pellegatti

Carlo Pellegatti ha descritto l’eliminazione come un’umiliazione che si aggiunge a una serie di eventi negativi mai visti prima nella storia del Milan. Il giornalista ha messo in evidenza non solo gli errori tecnici e tattici, ma anche la preparazione inadeguata alla vigilia della partita più importante della stagione. Secondo Pellegatti, il problema non riguarda un singolo colpevole, bensì un insieme di fattori che hanno compromesso il rendimento complessivo della squadra. La frase di Albert Einstein citata dal giornalista, “Non si trova la soluzione ai problemi con le teste che li hanno causati”, risuona come un monito per il futuro del club.
Un Futuro Pieno di Incognite
Con l’eliminazione dalla Champions, il Milan rischia di iniziare la prossima stagione da una posizione di svantaggio sia a livello sportivo che economico. La mancata qualificazione alla competizione europea ridurrebbe significativamente le entrate, complicando ulteriormente la pianificazione del mercato estivo. Inoltre, resta da chiarire il futuro dell’allenatore Conceiçao, così come la tenuta mentale dei giocatori, provati da mesi difficili. La dirigenza dovrà lavorare duramente per riconquistare la fiducia di tifosi e ambiente per riportare il Milan ai livelli che gli competono. Per farlo, afferma il giornalista, occorrerà un cambiamento radicale a tutti i livelli.
La stagione 2024/25 resterà nella memoria dei tifosi come una delle più deludenti degli ultimi anni. Tuttavia, ogni crisi può rappresentare un’opportunità di crescita. Se la dirigenza saprà fare tesoro degli errori commessi e intervenire con decisione, il Milan potrà tornare protagonista in Italia e in Europa. Per ora, però, l’unica certezza è che il club deve ritrovare al più presto stabilità e coesione, perché solo così potrà riconquistare il cuore dei suoi tifosi e tornare a scrivere pagine gloriose della sua storia.