La delusione è enorme in casa Milan dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Feyenoord. Nonostante un avvio promettente con il gol lampo di Santiago Gimenez, i rossoneri non sono riusciti a chiudere la partita e hanno subito la rimonta della squadra olandese. L’espulsione di Theo Hernandez ha stravolto l’andamento della gara, lasciando il Milan in inferiorità numerica e incapace di gestire il vantaggio.
Conceicao: “La colpa è mia”
Dopo il match, Sergio Conceicao ha parlato ai microfoni di Sky Italia, assumendosi la piena responsabilità per l’eliminazione. “La delusione è enorme, siamo tutti arrabbiati. Sapevamo di essere più forti. Abbiamo sbagliato a Rotterdam e abbiamo preparato questa partita per vincere” ha dichiarato il tecnico, evidenziando come la squadra non sia riuscita a concretizzare le numerose occasioni create.
Conceicao ha poi difeso Theo Hernandez, sottolineando che il cartellino rosso ricevuto dal francese ha cambiato la partita. “Il volto di questa eliminazione è il mio, non di Theo”, ha affermato con fermezza.
Ibra e Conceicao sull’espulsione di Theo

Il Milan ha controllato la partita nei primi minuti, sfiorando più volte il raddoppio, ma l’episodio chiave si è verificato al minuto 35, quando Theo Hernandez ha ricevuto il secondo cartellino giallo per simulazione. Una decisione che ha acceso le polemiche, con Ibrahimovic che ha difeso il giocatore: “Non credo che Theo sia un attore, fa il suo gioco e cerca di fare del suo meglio”.
Tuttavia, la reazione della squadra non è stata all’altezza delle aspettative. Con l’uomo in meno, i rossoneri hanno perso compattezza e il Feyenoord ne ha approfittato per trovare il pareggio, che ha sancito la loro qualificazione agli ottavi.
Errori di gestione e cambi discutibili da parte di Conceicao
Un altro punto di discussione sono state le scelte di Conceicao nel secondo tempo. Il tecnico ha sostituito Santiago Gimenez, autore del gol del vantaggio e tra i più in forma nelle ultime partite. “La decisione è mia. L’ho presa perché è arrivato da poco e ha giocato rischiando di farsi male”, ha spiegato il portoghese. Tuttavia, questa mossa ha privato il Milan di un riferimento offensivo, consentendo al Feyenoord di guadagnare campo e premere con più decisione.
Le sostituzioni tardive e la mancanza di un pressing adeguato nel finale hanno contribuito al crollo rossonero, facendo emergere ancora una volta i limiti della squadra nelle situazioni di difficoltà.
Ibrahimovic: “Ci siamo suicidati”
Anche Zlatan Ibrahimovic, presente ai microfoni dopo il match, non ha usato mezzi termini per descrivere la prestazione del Milan. “Siamo delusi e arrabbiati. Penso che sia mancata la maturità. Non siamo arrabbiati con l’arbitro, ma con noi stessi. Ci siamo uccisi”, ha dichiarato l’ex attaccante svedese, ribadendo che il Milan avrebbe dovuto chiudere la partita nel primo tempo.
Le conseguenze dell’eliminazione
L’uscita prematura dalla Champions League non ha solo un impatto sportivo, ma anche economico. Il Milan perderà importanti entrate, sia in termini di montepremi (11 milioni) che di ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti. Adesso l’obiettivo principale diventa la qualificazione alla prossima edizione del torneo, evitando un’ulteriore stagione di difficoltà.
Conceicao e i suoi ragazzi dovranno ora concentrarsi sul campionato, cercando di mantenere una posizione tra le prime quattro della Serie A. Ogni errore da qui in avanti potrebbe costare caro e la pressione è ai massimi livelli. Il Milan ha bisogno di ritrovare solidità e mentalità vincente per rialzarsi dopo questa delusione.