Un inizio tutto sommato positivo per Joao Felix con la maglia del Milan, l’attaccante portoghese si è agilmente guadagnato un posto da titolare sotto la guida di Conceicao nonostante sia arrivato solo nei primi giorni di febbraio.
Intervistato dal canale ufficiale del Milan, l’ex Chelsea, si è raccontato partendo dal proprio debutto in maglia rossonera fatta con la Roma. “È stata una sensazione fantastica. Ma prima della partita sentivo come se avrei segnato. Con l’aiuto dei miei compagni di squadra l’ho fatto, e ora la cosa più importante è continuare così e fare tutto il possibile per aiutare la squadra e il Club”.
“Per essere felice e nella giusta condizione mentale devi sentirti amato dalla gente. Nel calcio, si tratta solo di giocare, e di giocare nella mia posizione, che è la cosa più importante, e vincere”.
Che tipo di persona sei fuori dal calcio?
“Quando ho un po’ di tempo libero mi piace passeggiare per la città, uscire, mangiare. Mi è stato detto che il cibo qui è ottimo, quindi proverà molti ristoranti. Mi piace anche fare altri sport. Padel, golf, tennis”.
Cosa ti ha dato ogni squadra in cui hai giocato?
“Sono arrivato al Benfica molto giovane, la mia prima squadra. Mi hanno aiutato tanto, a sentirmi a mio agio, ed abbiamo fatto un grande anno, sia a livello personale che di squadra. Mi sono trasferito in Spagna molto giovane, paese diverso, lingua diversa. Non ero abituato. Ci è voluto un po’ per ambientarmi all’inizio, poi mi sono adattato e le persone sono state fantastiche. Davvero un bel periodo a Barcellona, ho sempre pensato di giocare lì. Sono stato molto felice quell’anno. Poi al Chelsea, prima di venire al Milan, molto bene anche lì. Conoscevo già la gente perché ci ero stato in prestito prima. Mi è piaciuto, mi è piaciuta la Premier League. In generale, ho imparato qualcosa in ogni Club”.
Joao Felix su Conceicao e i nuovi compagni

“So com’è Sergio. Ama il calcio, le partite, vincere. Trasmette tutto questo ai suoi giocatori. Ha fatto bene ovunque sia andato e lo farà anche qui”.
Giocherai anche con Rafael Leao, com’è il tuo rapporto con lui?
“Molto buono, sia dentro che fuori dal campo. Andiamo d’accordo. Mi piace molto giocare con lui perché mi dà opzioni diverse. Se sono pressato mi dà sempre un’opzione in più, che sia sui piedi o in profondità. Amo giocare con lui ed averlo al mio fianco”.
Sull’adattamento nel nuovo gruppo.
“Si, ne conoscevo alcuni prima. Nel calcio ci conosciamo tutti. Oggi è più facile arrivare in un club e ricevere un’accoglienza molto calorosa”.
Sul numero 79: “Il 79 vuol dire molto per me, perché è stato il mio primo numero da professionista. Il numero che mi ha reso conosciuto nel mondo. Amerò sempre questo numero. Anche mio fratello lo indossa al Benfica ora. Quindi entrambi indossiamo ora il 79. È fantastico”.
La tua esultanza ha a che fare un po’ con l’NBA?
“Si, Steph Curry ha fatto l’esultanza “night night”,, che mi è piaciuta. Non avevo ancora visto nessuno farla nel calcio, quindi ho iniziato a farla qualche mese fa e penso che continuerà per un po’”.