Dopo un mese e mezzo sulla panchina del Milan è tempo di giudizi per Sergio Conceicao. Anche con il portoghese i rossoneri stentano a trovare continuità.
Il mercato di gennaio aveva acceso le speranze dei tifosi rossoneri: Joao Felix e Santiago Gimenez, uniti a Christian Pulisic e Rafael Leao, formavano i cosiddetti “Fantastici Quattro”, un attacco stellare pronto a infiammare San Siro. Tuttavia, il primo test contro il Feyenoord in Champions League ha spento l’entusiasmo, lasciando emergere più dubbi che certezze.
Un quartetto del Milan non brilla
Nonostante le ipotesi e le aspettative, la prestazione contro il Feyenoord è stata deludente. Gimenez non ha inciso, Pulisic è stato sostituito senza lasciare il segno, e l’intero attacco è apparso sterile. La squadra di Sergio Conceicao, fedele al piano tattico, non è riuscita a servire adeguatamente le sue stelle offensive. Quando il pallone arrivava a loro, mancavano inventiva e incisività.
Conceicao verso il Cambio di Rotta

Secondo la Gazzetta dello Sport, l’esperimento dei “Fantastici Quattro” potrebbe già essere archiviato. Il tecnico portoghese starebbe considerando il ritorno al 4-3-3, inserendo Yunus Musah a centrocampo e relegando uno degli attaccanti al ruolo di “super sub”. Una scelta forzata, ma forse necessaria, viste le difficoltà mostrate.
La sconfitta contro il Feyenoord ha evidenziato problemi già noti. Mancanza di intensità, confusione tattica e errori individuali hanno nuovamente penalizzato il Milan. Secondo l’analisi della Gazzetta, la squadra è parsa pigra e priva di idee, con il piano di gioco del Feyenoord – semplice ma efficace – che ha messo a nudo i limiti rossoneri.
Un pattern preoccupante
L’aspetto più allarmante è la ripetizione degli stessi errori. In Europa, il Milan continua a inciampare sugli stessi ostacoli: atteggiamento insufficiente, errori difensivi e mancanza di reazione dopo le difficoltà. Le grandi stelle, da cui ci si aspetta la svolta, non sono riuscite a fare la differenza.
Il progetto dei “Fantastici Quattro” rischia di tramontare ancor prima di decollare. Conceicao dovrà decidere se insistere nell’esperimento o tornare al passato. Una scelta complessa, ma necessaria per riportare il Milan sulla giusta rotta. I tifosi, intanto, attendono risposte concrete, stanchi di vedere gli stessi errori ripetersi.
Milan, l’effetto Conceicao stenta a decollare

A un mese e mezzo dall’arrivo di Sergio Conceiçao sulla panchina del Milan, emergono segnali contrastanti sul percorso intrapreso dai rossoneri. Nonostante la vittoria della Supercoppa Italiana, le difficoltà che avevano caratterizzato l’era Fonseca sembrano persistere, lasciando i tifosi con più dubbi che certezze.
Anche con Conceicao la continuità non arriva
In dodici partite sotto la guida dell’ex tecnico del Porto, il Milan non è mai riuscito a vincere tre partite consecutive. La striscia più lunga si ferma a due successi, interrotta da una serie di prestazioni deludenti: il pareggio casalingo contro il Cagliari dopo il trionfo in Supercoppa, l’opaca prova a Zagabria e la recente sconfitta a Rotterdam contro il Feyenoord. Segnali che evidenziano una continuità ancora lontana.
L’ultima vittoria contro l’Empoli è arrivata grazie a un episodio: l’espulsione di Luca Marianucci ha cambiato l’inerzia di un match che, nel primo tempo, aveva visto Lorenzo Colombo colpire il palo. Anche in Olanda il Milan è crollato alla prima difficoltà: un errore di Mike Maignan sul tiro di Igor Paixao ha aperto la strada al successo del Feyenoord, senza che i rossoneri trovassero una reazione adeguata. Emblematica l’occasione sprecata da Rafael Leao, caduto davanti al portiere Wellenreuther.
Un problema di approccio cronico
I primi tempi sottotono sono diventati una costante. Juventus, Inter, Cagliari, Como, Dinamo Zagabria e Feyenoord: le partenze lente sono ormai un tratto distintivo della squadra. Un difetto che non nasce con Conceiçao, ma affonda le radici nei mesi precedenti. Anche Paulo Fonseca, oggi al Lione, aveva sottolineato questa fragilità: “Il problema è che la nostra squadra è una montagna russa. Oggi bene, domani non si sa”.
Verso il futuro: serve continuità
Il percorso europeo non è ancora compromesso, ma l’altalena di prestazioni rende difficile immaginare una corsa serena verso la prossima Champions League. Come ha evidenziato Tijjani Reijnders dopo la sconfitta con il Feyenoord: “Dobbiamo essere più costanti. Vinciamo a Empoli e poi perdiamo qui: così non si compete a certi livelli”.
Sergio Conceiçao, visibilmente amareggiato in conferenza stampa, ha lasciato intendere che il tempo per gli esperimenti è finito. Il Milan deve trovare al più presto una stabilità che, finora, è mancata. I prossimi impegni saranno fondamentali per capire se il tecnico portoghese riuscirà a invertire la rotta o se il Diavolo resterà prigioniero dei suoi alti e bassi.